Brindisi, 30/01/2009
Legali Dipietrangelo: soddisfazione per la sentenza
In riferimento alla sentenza emessa dal Tribunale di Brindisi relativa alla cosiddetta "Tangentopoli brindisina", si registra una nota degli avvocati Carmelo Molfetta e Massimo Manfreda, legali di Carmine Dipietrangelo, all’epoca dei fatti consigliere comunale dei Ds ed imputato nel processo per corruzione in relazione all’acquisto delle case di Tuturano da parte del Comune di Brindisi e finanziamento illecito ai partiti.
"Particolarmente grave – scrivono i legali – era l’accusa di corruzione, tanto che nel corso di questi anni Dipietrangelo ha pagato un enorme prezzo politico per un’accusa che oggi, finalmente, è risultata infondata. Il Tribunale, infatti, lo ha assolto per "non aver commesso il fatto".
Un grande risultato – continua la nota - che ha finalmente chiarito che Dipietrangelo non si è macchiato di alcun atto corruttivo, ma ha svolto la sua attività politica con trasparenza ed onestà.
La marginale condanna per il reato di finanziamento illecito ai partiti – conclude la nota - che peraltro sarà oggetto di appello, nulla toglie al valore della assoluzione che il Tribunale oggi ha dato a Dipietrangelo per il reato di corruzione. Sul piano professionale e personale nostro, esprimiamo soddisfazione per il risultato conseguito che ha permesso a Dipietrangelo di affrancarsi, sebbene in parte, delle tante amarezze e rinunce cui ha fatto fronte nel corso di questi anni di processo”.
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