Brindisi, 17/02/2009
Ciullo (Pdl): "il no al rigassificatore non è un dogma indiscutibile"
Riportiamo integralmente un intervento di Massimo Ciullo (PdL), Assessore all'Urbanistica del Comune di Brindisi.
Aver riportato nei consigli comunale e provinciale il dibattito sul rigassificatore ha sicuramente rappresentato un atto di democrazia e trasparenza. Mennitti ed Errico hanno indubbiamente promosso il ristabilimento delle regole e delle scelte condivise o, almeno, partecipate, dopo un periodo in cui numerose decisioni venivano assunte senza rispettare le specifiche prerogative di soggetti qualificati ed organi istituzionali. All’impulso di Mennitti ed Errico ha fatto seguito la mobilitazione di tutte le forze politiche e sociali che, in modo intelligente, hanno contribuito ad una nuova stagione di maturità civile. Così, la necessità di ristabilire le regole democratiche ha innegabilmente condizionato e determinato il ‘no’ al rigassificatore. Il collante più forte del ‘no’ è stato quello di riportare la questione nel legittimo percorso decisionale, sensibilizzando altresì l’intera comunità sull’argomento. Tuttavia, per molti, la posizione assunta nei confronti del rigassificatore non è mai stata di carattere ideologico o di preclusione a priori. E i periodi di ‘cattività’, prima o poi, finiscono. E terminano anche per la LNG. Se, addirittura, si pensa che non sono mai iniziati per l’ENEL, nonostante ve ne sarebbe stato bisogno, figuriamoci se non debbano finire per una società come la LNG, la cui mission risponde a logiche di equilibri energetici internazionali favorevoli all’Italia. Non solo. Ma, prossimamente, andrà chiarito anche il preciso significato dell’uscita dell’ENEL, il 19.6.2005, dalla compagine societaria di LNG. Pertanto, il ‘no’ al rigassificatore non può costituire un dogma indiscutibile. E tanto meno si può impedire che se ne parli. Né si può pretendere che se ne discuta solo in consiglio comunale. Anzi è bene che gli elettori, così come il futuro sindaco, sappiano già da ora quali sono le posizioni che saranno espresse su tale argomento nella rinnovanda assise cittadina. Quindi, fatta salva la libertà di coscienza dei singoli che va sempre rispettata, il PDL locale non si potrà discostare dagli indirizzi di politica nazionale. E qualunque sindaco di centrodestra non potrà che prenderne atto e adeguarsi, poiché non vi sarà, come non vi è neppure oggi, alcuna dissonanza fra il premier Berlusconi e il PDL locale. Insomma, se la LNG dovesse ottenere la Valutazione d’Impatto Ambientale e la questione dovesse essere contestualmente tradotta in termini politici, il PDL dovrà andare in quella direzione. E, a tal proposito, non c’è bisogno che il dibattito venga riaperto in un consiglio comunale di fine mandato. L’importante è che i partiti politici siano chiari in merito alle loro posizioni. E i partiti politici hanno prerogative e titoli per esprimersi sia fuori che all’interno degli organi istituzionali. Nessuno pensi che il consiglio comunale possa essere più il luogo dove ogni singolo consigliere rappresenti solo se stesso e si rapporti esclusivamente con un sindaco che favorisca tale pratica.
Per la Puglia valga quanto ha affermato il neopresidente regionale Cappellacci: “Ha vinto la Sardegna reale, con tanti problemi da risolvere, rispetto a una Sardegna virtuale, un paese dei balocchi che non esiste”. Se qualcuno pensa che i radical-chic, siano essi di sinistra o di destra, rappresentino un consenso che vada oltre quello del proprio salotto, allora con il PDL ha sbagliato indirizzo.
COMUNICATO STAMPA MASSIMO CIULLO
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