San Pietro V.co, 21/02/2009
8Giugno: raccolta di firme contro il porto industriale di Cerano
L’Autorità Portuale (di cui fanno parte Comune e Provincia di Brindisi), Regione e Governo, hanno sancito che Cerano possa diventare un Porto Industriale per il trasporto del carbone e del gas.
Difatti, oltre al danno ambientale e sanitario ulteriore a quello attuale, già pesante, che ne conseguirebbe, si renderebbe inarrestabile l’erosione attuale delle coste salentine, visto che il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha rilevato che la causa principale dello stato erosivo del 42% delle coste italiane è dovuto alla “costruzione di porti e di strutture aggettanti che bloccano il flusso sedimentario della riva”.
Già la sola opera di presa a mare dell’attuale centrale elettrica ha interrotto il trasporto verso sud di 120.000 mc/anno di sabbia, impedendo il ripascimento naturale delle spiagge e obbligando a un ripascimento artificiale e a costosissime e deturpanti opere di difesa della costa.
Si immagini cosa accadrebbe con una diga, quale un nuovo Porto, almeno dieci volte più grande!!
Inoltre, temiamo che il Porto Industriale a Cerano, serva anche ad allocarvi il Rigassificatore………
Ancora, la Regione ha previsto che la Centrale di Cerano possa bruciare il Combustibile da Rifiuti, chiamato CDR, con l’emissione di grandi quantità di diossina nell’aria, già inquinata dagli altri elementi prodotti dalla combustione del carbone, e dalla stessa diossina dell’ILVA di Taranto.
Infine, incredibile ma vero, nel Comune dell’area a rischio di crisi ambientale situato più a ridosso della Centrale elettrica di Cerano, quale è San Pietro Vernotico, non vengono misurate le polveri sottili (PM10), né tantomeno quelle ultrasottili (PM 2,5 e altre), che poi sono gli inquinanti che fanno la differenza per stabilire la salubrità dell’aria. Difatti, a Torchiarolo, dove esse vengono misurate, a causa dello sforamento continuo dei limiti rilevato, la qualità dell’aria oscilla tra il discreto e il pessimo, e a San Pietro Vernotico, che si trova sotto la centrale, a 4 KM da Torchiarolo, e dove le polveri non vengono rilevate, la qualità dell’aria risulta sempre ottima !!!
Su questi temi, il Comitato 8giugno, nato nel 2006, ha condotto una dura e scomodissima battaglia nei confronti dei pubblici poteri che, con le vostre 1694 adesioni, finora siamo riusciti solo a frenare, ma, come si vede, non a bloccare.
Per questo ci rivolgiamo direttamente a voi cittadini, senza deleghe, come estrema risorsa che, in una democrazia normale, dovrebbe essere la prima!
Stiamo perciò avviando una raccolta di firme nel territorio, che durerà fino all’8 giugno, e che invieremo, ci auguriamo a migliaia, come forma di protesta, all’Autorità Portuale, al Comune e alla Provincia di Brindisi, alla Regione, al Governo, perfino alle istituzioni della giustizia europea.
Vi chiediamo di aiutare, con la vostra adesione e firma, questa battaglia del Comitato 8giugno in favore dello sviluppo sostenibile del nostro territorio e in difesa della nostra salute.
OSIAMO L’IMPOSSIBILE, PERCHE’, SE E’ GIUSTO, ALLORA PUO’ DIVENTARE POSSIBILE!
IL COMITATO 8GIUGNO
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