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Brindisi, Il PSDI critico sulla formazione della giunta provinciale



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Brindisi, 30/07/2004

Il PSDI critico sulla formazione della giunta provinciale

L’esecutivo provinciale del PSDI, riunito per una valutazione politica in ordine alla formazione della giunta alla Amministrazione Provinciale, ha approvato all’unanimità la relazione svolta dal Segretario Provinciale.
Il PSDI esprime forte preoccupazione politica sulla conclusione della trattativa per la formazione della giunta dove ha visto prevalere la forza dei numeri sulla compattezza e sulla prospettiva della coalizione di centro sinistra a differenza di quanto è successo in altre realtà dove l’interesse della colazione ha prevalso sui meschini interesse di singole parti.
Alla provincia di Brindisi è stato consumato un atto politico che riproduce fedelmente e ripercorre la stessa strada che ha portato alla formazione della giunta Antonino ed a sostenerlo fino in fondo da parte delle stesse segreterie politiche di allora (Cretì per i DS, Amati per la Margherita) che mai in nessuna occasione hanno censurato l’operato dei loro consiglieri comunali, dei loro assessori, dei loro rappresentanti negli enti di secondo grado e nelle società miste che tanti guasti e costi hanno prodotto alla collettività e da cui è derivata la sconfitta per il Comune Capoluogo.
Rifondazione Comunista, nonostante la precedente negativa esperienza nel capoluogo, è nuovamente caduta nella tentazione di aggregarsi ai dirigenti provinciali di Ds e Margherita e non ha riflettuto che di fatto ha accettato due deleghe sostanzialmente ‘’vuote’’ (che senso ha ad esempio avere la delega alla cultura e non avere la biblioteca provinciale ).
Il segretario della Margherita, Avv. Amati parla, in relazione a temi ambientalistici, di assordanti silenzi, abbia la compiacenza di rammentarci quando mai egli su tali temi è intervenuto, egli dimentica che è stato un protagonista (essendo segretario provinciale della Margherita) della giunta Antonino e delle scelte da questa compiute.
In buona sostanza alcune forze politiche hanno addossato tutte le colpe di mala amministrazione solo ai loro soldati lasciando in carica i generali.
Per quanto attiene allo SDI è il caso di rammentare che, tale partito accettò una delega al comune di Brindisi, nella giunta Antonino, pur non avendo alcun consigliere comunale.
Lo SDI è il partito che in questa occasione ha voluto far valere il principio del manuale ‘’Cencelli’’, è evidente che si è di fronte a puro opportunismo.
La grande preoccupazione del PSDI è quindi sottolineata soprattutto dal basso livello di discussione politica che ha caratterizzato in quest’ultimo periodo i partiti maggiori del centro sinistra che avendo perso nel comune capoluogo hanno attuato un vero e proprio assalto alla diligenza (amministrazione provinciale).
Non puo’ sfuggire il dato che in realtà si assiste ad un monocolore dei DS, infatti hanno le principali deleghe, la vice presidenza, e lo staff del Presidente, non si comprende le ragioni che hanno portato la Margherita ad accettare un simile ruolo di subalternanza emarginando forze politiche che per progettualità, cultura, storia, gli sono tradizionalmente vicine.
Il gravissimo atteggiamento adottato dalle segreterie provinciali di DS e Margherita in un momento politico importante che traguarda le elezioni regionali e politiche dove gli inviti di Prodi, Fassino e Rutelli che giornalmente fanno verso la compattezza e la salvaguardia della intera coalizione, butta alle ortiche un lavoro delicato e costante compiuto prima, durante e dopo la campagna elettorale che ha portato Michele Errico a ribaltare una maggioranza di centro destra che alla vigilia sembrava imbattibile in questo territorio.
Il PSDI ritiene, a differenza di altre forze politiche, il Presidente Errico garante di una coalizione che lo ha portato alla vittoria politica e non assolutamente si possono addossare responsabilità a singole forze politiche che fanno la propria battaglia amministrativa nel pieno della propria autonomia politica.
A questo riguardo il PSDI chiama ad un giudizio politico i parlamentari della nostra provincia ad esprimersi in ordine all’attuale situazione politica determinatasi dopo la formazione della giunta provinciale perché loro dovrebbero essere coloro che portano sul territorio ed esprimono la volontà politica dei cittadini e dei partiti che chiameranno e coinvolgeranno a sostenerli alla prossima campagna elettorale.
Non si può infine nascondere il rammarico in relazione alla assenza di rappresentanti del comune capoluogo in seno alla Giunta , la Sig.ra Asciano ha infatti una delega consiliare, è a tutti nota la complessità dei problemi che attanagliano la città di Brindisi a cui invece non viene riconosciuta alcuna rappresentanza, eppure i cittadini di Brindisi hanno contribuito in maniera determinante alla elezione del notaio Errico, è evidente che sono prevalsi gli interessi localistici a scapito del comune capoluogo che si vede ancora una volta mortificato nelle proprie legittime aspettative.
Non si comprende chi dovrebbe con cognizione di causa intervenire su temi quali: polo industriale, porto, aereoporto, ambiente, visto che tutto ciò gravita sulla città di Brindisi, pare che non si sia voluto arrecare alcun disturbo alla azione dell’amministrazione comunale.
DS, Margherita, SDI, hanno tenuto lontani dai tavoli degli incontri politici provinciali le forze politiche ‘’minori’’, compete ora a loro compiere un passo indietro se realmente vogliono recuperare un ruolo ed un rapporto con l’intera coalizione.
Il Presidente della Amministrazione Provinciale è l’ unico e solo garante della prerogativa politica di garantire l’intera coalizione sul piano politico ed amministrativo, se non riesce in tale compito ne deve trarre le dovute conseguenze in ottemperanza ai precisi impegni che ha assunto con il suo elettorato. Il Presidente è chiamato ad una prova di coerenza, gli elettori lo hanno votato sulla base di precisi impegni, siamo certi che egli non vorrà tradirli.

COMUNICATO STAMPA PARTITO SOCIALISTA DEMOCRATICO ITALIANO


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