Roma, 26/02/2009
Nucleare, Tomaselli e Bubbico (PD): "Siamo ormai all’allarme procurato!"
Le reazioni contrastanti di molte regioni in queste ore sull’ipotesi di ospitare nuove centrali nucleari sono la conferma dell’improvvisazione con cui il Governo si muove in una materia così delicata. La Sardegna dice no contando sulla parola data in campagna elettorale dal premier che escludeva la localizzazione nell’isola di impianti nucleari: tra un anno si vota in molte regioni e il premier, è presumibile, dirà la stessa cosa anche lì…. Altre regioni si dibattono tra improbabili e prematuri si o no. Siamo ormai all’allarme procurato!
L’annuncio di un protocollo d’intesa tra i governi italiano e francese sul nucleare con la definizione del numero di impianti da realizzare nel nostro paese, delle partnership industriali, delle tecnologie da utilizzare se non è una mera operazione di propaganda, rappresenta un ennesimo schiaffo al Parlamento, sempre più un intralcio per Berlusconi e il suo governo.
Il Senato è impegnato, infatti, in queste settimane nell’esame del disegno di legge che affronta il cosiddetto “ritorno al nucleare” con una serie di previsioni normative: criteri di localizzazione degli impianti; tipologie degli impianti; modalità e individuazione siti e strutture per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi; la istituzione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza; informazione e coinvolgimento delle comunità locali.
Il PD e i propri gruppi parlamentari hanno tenuto, sin dall’inizio, un atteggiamento responsabile e non ideologico, non mancando di interloquire nel merito dell’articolato proposto dal Governo, disponibili a contribuire affinchè l’Italia si predisponga su tale questione ad una logica “di sistema”, pronti a cogliere le innovazioni tecnologiche e i risultati della ricerca in termini di affidabilità e sicurezza degli impianti, di riduzione delle scorie, di competitività nel rapporto costi-benefici.
Ora, tutto diventa più difficile anche nel confronto parlamentare: per questo riteniamo urgente che il Ministro Scajola venga al più presto a riferire in Senato.
Sen. SALVATORE TOMASELLI
Sen. FILIPPO BUBBICO
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