Brindisi, 14/03/2009
Settore Chimico, Femca Cisl: niente catastrofismo ma molto da fare
Al fine di evitare, sterili ed inutili strumentalizzazioni, la FEMCA CISL di Brindisi, intende illustrare
la reale situazione che si sta prospettando nell’industria chimica del territorio ed in particolare nel Petrolchimico.
Come è noto a tutti, è in atto una profonda crisi economica-finanziaria, con conseguente recessione produttiva. In tutto il settore produttivo industriale, della provincia di Brindisi, il ricorso agli ammortizzatori sociali per fronteggiare tale crisi in corso è aumentato, in questi primi mesi dell’anno, più del doppio rispetto al consuntivo degli anni precedenti.
Nel Petrolchimico invece, così come nella SANOFI AVENTIS e nella EXXONMOBIL, al di là di quanto si aspettavano alcuni iettatori, non c’è stata nessuna azienda che abbia fatto uso degli ammortizzatori sociali, sia quelli tradizionali che quelli in deroga, relativi alla legge n. 2/2009.
Infatti da più tempo, da quando è iniziata la recessione economica, circolano voci che ipotizzano smobilitazioni produttive da parte delle aziende chimiche dentro il Petrolchimico.
Proprio per questo la FEMCA CISL vuole informare tutti i lavoratori circa l’attuale assetto produttivo: P1CR in marcia al 75%, PE1/2, sulla linea 2 la produzione è di circa 26 t/h su 30 t/h e sulla linea 1 la stessa è di 22 t/h su 28 t/h, P30 in marcia al 70%, in ENIPOWER la produzione di energia elettrica dei Ciclo Combinati è normale, lo stesso dicasi circa le produzioni di CHEMGAS. Per quanto riguarda la BASELL, il PP2 è in marcia al 85-90%% di carico, mentre al P9T, attualmente fermo, sono previste le operazioni di riavvio per la fine del mese (marzo), con una produzione nel mese di aprile di circa il 70% della capacità produttiva.
Per cui chi immaginava scenari catastrofici deve essere rimasto deluso!
Ma è pur vero che, come non si possono fantasticare situazioni apocalittiche sul piano produttivo ed occupazionale, altrettanto vero è che l’attuale situazione di crisi globale non può farci dormire sonni tranquilli. Purtroppo, oggi si deve vivere alla giornata e i programmi produttivi da parte delle aziende non sono più a medio e lungo periodo, ma a brevissimo termine ed è per questi motivi, che c’è ragione di essere preoccupati.
Allo stato attuale il mercato dell’auto, grazie agli strumenti messi in atto dal Governo e il settore dell’edilizia, grazie alle decisioni della Commissione Europea di mantenere l’IVA agevolata, stanno avendo una ripresa, anche se pur lenta, pertanto allo stato dell’arte, le previsioni, se rimangono le attuali condizioni, si possono definire cautelativamente accettabili.
Restano invece i rammarichi e le delusioni, per ciò che si potrebbe realizzare e che ancora oggi non vede luce. Infatti si è ancora in attesa degli investimenti relativi al fatidico Accordo di Programma che, tolte due eccezioni (PERITAS e TI GROUP), attendiamo per ridare respiro al territorio, ma ancor più per risolvere il problema degli ex dipendenti DOW ed EVC in attesa di ricollocazione ormai da diversi anni, che vivono solamente di promesse ed attese.
Resta il problema della concessione delle aree libere del Petrolchimico a nuovi Soggetti industriali interessati a realizzare insediamenti in un sito attrezzato ed asservito sotto ogni punto di vista, ma che l’ENI preferisce lasciarle in stato di abbandono piuttosto che farle utilizzare a Terzi.
Per finire, la mancata esigibilità immediata degli investimenti BASELL ed ENI che restano fermi, a causa di problemi finanziari, di strategia industriale e di autorizzazioni, che se realizzati nei tempi previsti renderebbero più competitivo, integrato e ambientalmente più compatibile lo stabilimento di Brindisi. Ci si riferisce allo sbottigliamento dell’MZCR di BASELL, alla Pipe-Line con la Raffineria ENI di Taranto, all’impianto di deidrogenazione delle benzine, al raddoppio del’impianto di Trattamento Acqua di Falda (TAF), al potenziamento dei forni del Cracking ed alla Pipe-Line con la COSTIERO ADRIATICO, tutti di POLIMERI EUROPA.
A fronte di tutto ciò la FEMCA CISL, invita tutti i lavoratori a prendere le distanze da chi, volutamente, diffonde notizie false e tendenziose, soprattutto quando poi vengono attribuite a una o all’altra Organizzazione Sindacale, e di rivolgersi direttamente alle R.S.U. o alle proprie Organizzazioni Sindacali onde ricevere opportuni chiarimenti.
COMUNICATO STAMPA FEMCA CISL
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