Brindisi, 14/03/2009

Associazioni: "una diversa economia e le tante incompatibilità del rigassificatore"

Più lavoro e meno attacchi alla salute dei cittadini e all’ambiente: su queste direttrici chiediamo che le forze politiche si confrontino seriamente durante la prossima campagna elettorale amministrativa.
Occorre dare maggiore concretezza ed organicità all’impegno rivolto a costruire per il nostro territorio un modello di economia capace di dare impulso ad attività imprenditoriali in linea con le risorse e le vocazioni locali: servizi portuali e marittimi, agricoltura, commercio, turismo e le diverse iniziative proprie delle piccole e medie imprese.
In un territorio dove l'attacco alla salute ed alla salubrità ambientale è stato così duro, guardare alle enormi risorse destinate alla sanità ed al recupero ambientale come fonte di investimento per produzioni orientate a trattenere in loco una parte sempre maggiore di questi finanziamenti sarebbe un altro modo concreto per rispondere alla crisi economica e contestualmente alle esigenze delle nostre popolazioni.

Ribadiamo che un tale progetto di economia è assolutamente incompatibile con l’intento di realizzare nella nostra città, nel porto e a ridosso del centro abitato, il rigassificatore. Si tratta di una incompatibilità socio-economica che viene ancor prima della incompatibilità propriamente ambientale attualmente all’esame della Commissione ministeriale della VIA nell’ambito della procedura di revisione dell’iter amministrativo.
Una incompatibilità quest’ultima che si può agevolmente riscontrare con una semplice ispezione dei luoghi guidata dal principio di diritto per il quale i fatti notori e di comune esperienza non richiedono ulteriori conferme. Ed a tale proposito va rimarcato l’impossibilità, salvo l’intervento di certe magie, che la commissione via giunga a non tener conto dei deliberati delle istituzioni locali, del responso tecnico della Commissione VIA Regionale nonché del parere negativo dell’Autorità Portuale espresso nelle varie conferenze dei servizi.

Il nostro movimento che ha interpretato la volontà popolare con le massicce manifestazioni degli anni scorsi, sarà presente nella città e nel territorio per riproporre le ragioni di un impegno rivolto a rilanciare l’economia locale e ad impedire la realizzazione di un impianto segnato anche da una grave incompatibilità morale per come è emersa dalle note inchieste penali.

NOTA CONGIUNTA A FIRME DI:
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Fondazione “dr. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Confconsumatori Brindisi, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.

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