Mesagne, 07/08/2004
Approvato il piano regolatore
La Giunta Regionale ha approvato il Piano Regolatore Generale della città di Mesagne. L’esame del PRG presso l’organo tecnico di controllo (Comitato Urbanistico Regionale) è stato lungo e approfondito tratteggiato da una serie di puntigliose osservazioni critiche di natura formale e sostanziale cui l’Amministrazione Comunale ha dovuto spesso controdedurre. Tutti gli accorgimenti tecnici ed i supporti politici sono stati messi in campo dal Sindaco avv. Mario Sconosciuto, dall’Assessore dr. Pompeo Molfetta, dall’arch. Enzo Longo e dall’ing. Claudio Perrucci che hanno seguito direttamente questa fase finale. Al termine dell’istruttoria l’impianto generale del Piano, la forza “politica” delle grandi scelte che in esso si compiono, ha prevalso sulle perplessità sollevate.
L’Assessore all’Urbanistica, dr. Pompeo Molfetta, che ne ha seguito le vicende per ben tre legislature prima come presidente della Commissione “Uso e Assetto del Territorio” e oggi come responsabile del Settore esprime soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo politico programmatico tanto atteso dalla città e ribadisce i punti di forza del PRG che in definitiva sono gli stessi contenuti nel Documento d’Indirizzo Generale sulle linee guida approvato dal Consiglio Comunale nel ’91 e successivamente ratificate nella Relazione Preliminare al Piano del ’94.
- salvaguardare e tutelare il patrimonio storico, culturale e ambientale del territorio urbano e rurale;
- risanare il tessuto edificato esistente soprattutto nelle sue frange più periferiche;
- dotare e riequilibrare gli standards urbanistici (verde pubblico, parcheggi ecc..) in una città che ha indici bassissimi;
- promuovere uno sviluppo economico rispettoso delle risorse proprie del territorio e delle sue tradizionali vocazioni.
Sebbene il PRG nella sua lunga evoluzione subisce adattamenti e trasformazioni in funzione del grande contributo offerto dalla discussione politica e dalle numerose osservazioni dei cittadini, non perderà mai questi connotati di partenza che ne costituiranno l’ossatura politica fondante.
Il PRG arriva al capolinea dopo una storia lunghissima e articolata. La prima stesura del PRG, quella redatta dal prof. Siola, rispose appieno alle indicazioni programmatiche del Consiglio Comunale offrendo uno strumento rigoroso e vincolistico volto soprattutto alla tutela di un territorio che si era espanso oltre ogni ragionevole misura. La lunga fase delle osservazioni diede modo alla città di esprimersi con passione e partecipazione sulla proposta di Piano che fu largamente condivisa a cui solo si chiedeva di derogare su alcuni assunti per rispondere meglio ad esigenze ormai consolidate nel tempo. Si chiedeva soprattutto che fosse garantita la edificabilità nelle campagne al di la dei vincoli imposti dalla zonizzazione, che le periferie fossero “ricucite” utilizzando metodi che facilitassero la edificazione per concessione singola, che fosse garantita la perequazione degli oneri e degli utili per pervenire alla acquisizione consensuale delle aree da destinare a standard’s ecc..
Sulla base di queste spinte popolari il Piano fu rielaborato dall’allora dirigente UTC arch. Savino Martucci che cercò soluzioni che accogliessero queste istanze della città senza snaturare il Piano e senza eludere la legislazione urbanistica vigente. Questo importante esercizio di mediazione tecnico-politica ha prodotto il PRG che oggi viene approvato. Naturalmente l’approvazione è vincolata all’accoglimento di alcune prescrizioni . Deve essere ancora esaminata con attenzione tanto la Delibera della Giunta Regionale quanto il “Parere” del CUR e le rimodulazioni cartografiche che derivano dalle prescrizioni proposte. E’ facile comunque prevedere, sulla scorta del contraddittorio avuto durante le udienze cui l’Amministrazione è stata invitata, gli ambiti territoriali oggetto di prescrizioni. In particolare la vasta area di “recupero urbanistico” della “Torretta” ed alcune zone di frangia tipizzate come B di Completamento. Non dovrebbero subire modificazioni sostanziali la zona Storica ampliata, le zone B completamente edifica, le C di espansione ove insistono Piani di Lottizzazione Convenzionata approvati o in corso di approvazione.
L’Amministrazione Comunale ora ha di fronte due opzioni:
- adeguare il PRG alle prescrizioni proposte dalla Regione e quindi andare all’approvazione definitiva del Piano;
- non adeguarsi alle prescrizioni della Regione e produrre controdeduzioni da sottoporre ulteriormente al vaglio della Regione.
E’ un passaggio delicatissimo che richiede un ampio approfondimento che sarà preliminarmente consumato all’interno delle Istituzioni e poi sarà offerto al confronto pubblico della città nelle forme e nei modi che diano la più ampia garanzia di partecipazione così come è stato finora.
Certo nella valutazione complessiva dei dati non si potrà trascurare il fattore tempo che è diventato elemento determinante nella discussione generale sul sistema dei Piani Regolatori così come predisposti dalla ormai vecchia legge 56/80 a cui noi comunque dobbiamo ancora riferirci. I tempi biblici di approvazione dei Piani fanno si che questi generalmente approdino alla fase operativa quando ormai le trasformazioni occorse al territorio sono tali da depotenziarne ruolo e funzione e questo certamente varrà anche per noi che questo piano aspettiamo da oltre 25 anni.
L’Assessore all’Urbanistica
dr. Pompeo MOLFETTA
COMUNICATO AMMINISTRAZIONE COMUNALE MESAGNE
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