Francavilla F.na, 10/04/2009

Emiliano (PRC) sulle scelte del PD

I riti della settimana santa pervadono anche la politica. Tra misteriose apparizioni dello stesso nome su piccole auto dal motore Mercedes e gigantografie di illustri e sorridenti concittadini, tra oscene presentazioni di homines novi e allucinanti comunicati democratici, la risurrezione di Cristo quest’anno non farà poi tanto scalpore! Ci stiamo abituando a ben altri fenomeni paranormali. La vera notizia è che il miracolo c’è stato: il PD si è mosso.
Dopo aver vagliato le più diverse ed opposte posizioni, dopo aver dichiarato tutto e il contrario di tutto, il PD è uscito dall’animalesco letargo. Peccato sia ancora in stato di allucinazione.

I sintomi ci son tutti, come si deduce dall’ultimo post apparso sullo stadio-blog “la Chiazza”: auto-attribuzione di un “grande senso di responsabilità” e conseguenti accuse di irresponsabilità ai nemici di sinistra, sospetto di complotto, elevata attività onirica, ossessione.
Il mio democratico coetaneo, autore delle righe in questione, riesce persino a notare un misterioso accordo tra Filomeno e Della Corte, una sorta di complotto segreto per annientare l’intera umanità. Il motivo di siffatte allucinazioni ed errate percezioni della realtà è da attribuirsi alle ultime esperienze degli amici democratici.
Forse il giovane cronista piddino ha ancora impresse nella mente immagini dolci e familiari, immagini che anche noi abbiamo potuto osservare col tramite di uno schermo televisivo. Immagini di “un partito riformista, moderno, competitivo e che dimostra nei fatti l'amore per la città” (il virgolettato è dello stesso amico).
Volti giovani come quello di una ragazza che mesi fa su un palco posto in piazza leggeva una lettera di sdegno nei confronti di Curto. Lo faceva appassionatamente, in maniera commossa, talmente forte che fino a ieri credevo facesse sul serio. A quanto pare, recitava (non vorrei dirlo, ma…) se oggi quella stessa ragazza partecipa assieme all’ex senatore alla presentazione di Ferrarese quale candidato alla presidenza della provincia.
Abbiamo visto celebri volti del PD cittadino sedere assieme ai vecchi nemici, accanto a coloro che fino a poco tempo fa rappresentavano Satana, il Male per Francavilla. Oggi rappresentano invece un utile (seppur ipocrita e assurdo) sostegno su cui poggiare il proprio culo.
Abbiamo visto il volto sorridente di un celebre e giovane imprenditore democratico, contento dell’accordo siglato per la provincia… il sogno di una politica asservita ai propri interessi, un sogno che finalmente si realizza per merito dell’enorme senso di “responsabilità” del PD francavillese. Bruno, Poli Bortone, Tomaselli, Curto, Lippolis, Ferrarese, Paciullo… gente senza la quale il mondo risulterebbe piatto e monotono, donne e uomini senza i quali la politica sarebbe esclusivamente fatta di passione e coerenza. Niente opportunismo, nessun interesse velato di trasversalismo.

Chi l’avrebbe mai detto? Chi mai sarebbe riuscito ad immaginare tutta questa gente in una stessa stanza, mentre ascolta le stesse parole, mentre annuisce allo stesso progetto, mentre sorride e si cerca negli sguardi esperti?

Solo un allucinato avrebbe ieri potuto farlo. Solo un allucinato potrebbe oggi non farci caso. Ora rileggerò per l’ennesima volta il post in questione, facendo attenzione a rimandi metaforici e linguaggi figurati; cercherò di dare una lettura alternativa del testo, di parafrasare ogni periodo, di non fermarmi al primo significato, ma di elaborare nuovi concetti che nelle parole trovino solo il pretesto di una penna da consumare e di dita da allenare. Cercherò poi di metterlo a confronto con l’ultimo comunicato del Partito Democratico, quello che si apre con “disagio e sconcerto”, tanto per capirci. Vedrò quale dei due esula più dalla realtà. Infine rivaluterò il mio amato Baudelaire, lucido telegrafista al cospetto.

Raffaele Emiliano (Segreteria di Rifondazione Comunista) Francavilla Fontana