Brindisi, 15/04/2009

Forum Ambiente Salute e Sviluppo: "la costa ed un sorprendente intervento"

Il Forum Ambiente Salute e Sviluppo ha più volte posto il problema della mancanza di una pianificazione e di una vera e propria politica di tutela e valorizzazione della costa di Brindisi. Anche recentemente abbiamo evidenziato lo scandaloso stato di abbandono dei ruderi, carichi di materiale contenente cemento-amianto frantumato in contrada Sbitri, e l’inadeguatezza di interventi istituzionali tesi ad impedire che vengano portati a conseguenza ulteriori danni e reati in corso.

In questi giorni è tornata a manifestarsi l’attenzione verso quello che doveva essere il complesso turistico-alberghiero di “Acque Chiare” e che invece è diventato, in assenza dei presupposti e delle autorizzazioni di legge, un vero e proprio villaggio turistico. Da un lato infatti gli organi di Polizia, sollecitati anche da chi lamentava furti nelle villette sequestrate, hanno rilevato la presenza non consentita di alcuni proprietari e, dall’altro, l’Assessore Comunale all’Urbanistica Massimo Ciullo ha annunciato in televisione la predisposizione di un atto amministrativo, presumibilmente una delibera d’intenti, con cui l’Amministrazione comunale dovrebbe impegnarsi a fornire lo strumento attraverso cui legalizzare l’esistenza del villaggio ed ha annunciato l’intenzione di non candidarsi a Consigliere Comunale in caso di mancato recepimento della sua richiesta da parte del Sindaco e della Giunta.

L’assessore Ciullo tende a tracciare una linea di demarcazione tra gli aspetti penali su cui sta indagando la Procura della Repubblica ed i compiti amministrativi di pertinenza dell’Istituzione. In realtà non si vede come si possa, anche solo a livello di dichiarazione d’intenti, prescindere dall’azione giudiziaria e dall’esigenza di ripristinare la legalità se non approvando lo strumento generale di pianificazione degli interventi urbanistici cioè il piano della costa.

Non è soltanto nei confronti di chi ha acquistato immobili residenziali di un preteso complesso turistico alberghiero che l’Assessore all’Urbanistica deve assumere impegni perché lo dovrebbe fare anche nei confronti dell’intera comunità che ha diritto di sapere se “le ville” in attesa di condono edilizio da un ventennio (per le quali l’Amministrazione comunale percepisce tributi quali Ici e TARSU) sono da legalizzare o (specialmente se a ridosso del mare) da abbattere. Ed ancora: se gli insediamenti urbani e gli stabilimenti balneari verranno forniti di adeguati servizi, se vi saranno norme e procedure uguali per tutti e se la costa potrà godere di investimenti contro le erosioni, il degrado, l’abusivismo selvaggio ed in favore della sua valorizzazione.

Sono queste le questioni sulle quali l’Assessore Ciullo dovrebbe dare e pretendere precise risposte prima delle elezioni amministrative interrogandosi anche sul merito del suo operato. Così come dovrebbe guardare con maggiore obiettività e rispetto agli interventi della Magistratura senza confondere lo stato di polizia con lo stato di diritto a connotazione democratica.

FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO