Ostuni, 12/08/2004
Presentate 3 manifestazioni popolari
Presentazione ufficiale questa mattina per tre
pilastri della tradizione popolare ostunese.
XXVIII Sagra dei Vecchi Tempi (15 agosto), la
plurisecolare Cavalcata di Sant’Oronzo (25, 26 e 27
agosto), e III Raduno attacchi (14 agosto).
I tre eventi sono stati presentati presso Palazzo di
Città dal Sindaco di Ostuni, avv. Domenico
Tanzarella dal presidente dell’Associazione
Cavalcata di Sant’Oronzo Don Angelo Ciccarese, dal
presidente del gruppo folk “La Stella”, Don Maurizio
Caliandro e dal presidente del Comitato Attacchi
d’epoca, Amerigo Carella.
Si comincia sabato 14 agosto alle ore 19 con il 3°
raduno degli Attacchi d’epoca, una straordinaria
sfilata di carrozze, calessi e traini antichi trainate da
cavalli per le vie della Città. Un emozionante tuffo
nel passato alla riscoperta degli antichi mezzi di
trasporto a trazione animale. Alla manifestazione
parteciperanno 20 attacchi d’epoca.
Domenica 15 agosto, invece, alle ore 19 torna la
Sagra “Vecchi Tempi Ostuni Animata: Le rocce
raccontano.
L’iniziativa, giunta ormai alla XXVIII edizione, è
organizzata dall’associazione culturale
onlus “Gruppo folk - La Stella” con la partecipazione
delle associazioni: “Cavalcata di S. Oronzo con la
collaborazione della Confraternita “S.Maria della
Stella” e con il patrocinio dell’Amministrazione
Comunale.
La manifestazione coinvolgerà il borgo antico, in
particolare viale Oronzo Quaranta, lo “stradone” che
costeggia le mura “bianco calce” del Centro Storico.
Saranno riproposti gli antichi mestieri, squarci di vita
quotidiana ma anche le pietanze tipiche preparate
secondo tradizione.
Nella “Cantina” sarà possibile degustare vino e
sangria conservati in recipienti antichi. Inoltre i
visitatori potranno toccare con mano tutti gli attrezzi
e le tecniche con le quali veniva prodotto vino.
Suggestiva anche la riproposizione di mestieri ormai
scomparsi o in via d’estinzione come l’arrotino, il
tamburellaio, il funaio e il giocattolaio.
Proseguendo lungo viale Quaranta, nell’itinerario
allestito dall’organizzazione, si potranno ammirare
gli operai intenti a battere il grano e un suggestivo
spettacolo organizzato dal gruppo folk “La Stella”:
una ragazza sarà “morsa” dalla “tarantola” e il
gruppo folk darà vita alla tipica Tarantella.
Particolarmente suggestiva sarà la riproposizione
fedele di un matrimonio ambientato agli inizi
del ‘900”, mentre nei pressi di Porta Nova, si
svolgerà l’usuale rito della “scalata dell’albero della
cuccagna”.
Giovedì 26 agosto tornerà per le vie di Ostuni la
plurisecolare Cavalcata in costume dei devoti di
Sant'Oronzo che si rinnova puntualmente dal 1794,
in occasione della solenne processione in onore del
Santo Protettore.
La singolare sfilata è annunciata da un motivetto
cadenzato, suonato da un trio di grancassa,
tamburo e piffero.
Sant'Oronzo divenne protettore di Ostuni nella
seconda metà del XVII secolo, per il miracolo della
liberazione dal contagio della peste in terra
d'Otranto. Nel 1656 fu edificata in suo onore la
chiesa-santuario del Monte Morrone, sulla collina
ostunese. Incerte le origini della cavalcata; ne
parlano Ludovico Pepe, padre Bonaventura da
Lama, il sacerdote Angelo Cavallo.
Di sicuro, il 26 agosto 1803, il notaio Felice Giovine
insieme a 43 concittadini ufficializza
l'accompagnamento a cavallo della processione del
Santo. Per i festeggiamenti in suo onore furono
raccolti sette ducati a testa. L'evento fu determinato
dall'arrivo in città del simulacro d'argento del Santo
realizzato nel 1794 dal cesellatore napoletano Luca
Baccaro, per conto del possidente Pietro Sansone.
La cavalcata ha avuto sempre un carattere
interclassista, con obblighi uguali per tutti; un buon
nucleo di cavalieri era rappresentato dai "vaticali"
(addetti al trasporto delle merci), alcuni dei quali nel
febbraio del 1794, scortarono la statua d'argento del
Santo da Napoli ad Ostuni.
La lunga processione si snoda per le vie cittadina
richiamando ogni anno l'attenzione dei turisti, curiosi
di ammirare un evento storico, e degli ostunesi che
rinnovano la loro devozione nei confronti di
Sant'Oronzo. Le linee delle divise dei cavalieri,
rimandano al periodo napoleonico: casacca rossa,
pantaloni bianchi, cappello cilindrico con pennacchio
biancorosso, mantiglia rossa trinata di bianco.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE
COMUNALE DI OSTUNI
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