Home | Le notizie | Lo sport | I canali | Le tue foto | Brindisi Links | E-mail |

.Le news di Brundisium.net
.Lo sport: calcio, basket, volley

.I canali di Brundisium.net:

...· Approfondimenti
...· Appuntamenti
...· Arte
...· Beauty & Wellness
...· Brindisi vista da...
...· Cinema
...· Economia
...· Formazione e Lavoro
...· Frequently Asked Questions
...· Isola di G. Sciarra
...· Le tue foto
...· Libri
...· Musica
...· Personaggi
...· Poesia
...· Pubblica utilità
...· Salute
...· Scompartimento
...· Stelle e Strisce
...· Teatro
...· Università
...· Viaggi
...· Video

Brundisium.net
.Ti dico la mia
.Saluti
.La bacheca del calcio
.Il tabellone del basket
.Il muro del volley
.Baci e carezze
.Alma Mater
.La Chat di Brundisium.net
.Indice del sito
.Invia le tue foto

Che tempo fa adesso a Brindisi?

Utenti attualmente connessi:

Brindisi, Mennitti su "Acque Chiare": "mancato rispetto di alcune regole fondamentali"



Ultime Mese Ricerca

Brindisi, 16/04/2009

Mennitti su "Acque Chiare": "mancato rispetto di alcune regole fondamentali"

Nel merito della vertenza Acque Chiare ritengo necessario un intervento che chiarisca e definisca la posizione dell’Amministrazione Comunale.

Com’è noto, il problema fu sollevato da una lettera a me inviata da un consigliere comunale, che comportò una serie di indagini sulla regolarità del procedimento e sui controlli effettuati in ordine alle ricadute “sociali” previste dalla convenzione.
Riaperta la pratica per fornire puntuali risposte alle domande rivolte, presi atto della complessità della questione ed assunsi in Consiglio Comunale l’impegno di approfondimento con l’ausilio di adeguata consulenza. Sulla base delle notizie di stampa la magistratura avviò una indagine per propria autonoma iniziativa.

Il riesame degli atti evidenziò il mancato rispetto di alcune regole fondamentali, per cui un dato è certo ed indiscutibile, al di là delle valutazioni giudiziarie tuttora in corso: che l’Accordo di Programma all’origine dell’operazione ha subito modifiche sostanziali con l’adozione di provvedimenti assunti da organi non competenti. Partendo da questa constatazione e, successivamente, avvalendosi dei rilievi suggeriti dal proprio consulente, il Comune ha avviato con la Regione, altro contraente dell’Accordo in parola, un confronto serrato sui provvedimenti da assumere in presenza delle irregolarità emerse.

Mentre era in corso la vertenza amministrativa, è sopravvenuta l’azione giudiziaria penale, che si è manifestata con varie iniziative, fra le quali particolarmente penalizzante per gli interessati il sequestro delle ville acquistate. Anche su questo specifico argomento è in corso di svolgimento una vertenza che sta impegnando i vari livelli di competenza della magistratura.
Il Sindaco al momento del sequestro si trovò inopinatamente coinvolto in quanto nominato dal giudice per le indagini preliminari “custode” degli immobili sottratti alla disponibilità dei proprietari, incarico al quale assolse con il massimo scrupolo. Non solo in ossequio alla chiamata in causa da parte dei giudici, ma ancor più per garantire tutti – soprattutto gli acquirenti in buona fede – sull’impegno del Comune a non sottrarsi anche alle proprie responsabilità.

In merito alle polemiche in corso, il Sindaco tiene a ribadire la propria posizione che non è a favore o contro nessuno, ma a tutela della legalità che per alcuni aspetti è stata palesemente infranta. Nessun artificio dialettico potrà infatti cancellare dati acquisiti che sono pietre miliari di questa vertenza e nessuno potrà comunque capovolgere la verità: che la realizzazione di Acque Chiare, invece di rivelarsi un volano dell’economia locale, si manifesta come un ulteriore caso di illegittimità che rischia di travolgere interessi generali e particolari degni di rispetto. Per cui a ciascuno spetta compiere il proprio dovere: al Comune ove provi l’assunzione di decisioni non conformi alla norme, alla Regione per le eventuali omissioni di vigilanza, alla magistratura per il ripristino della legalità, agli acquirenti in buona fede che hanno investito sudati risparmi nell’acquisto di un bene immobile.

Il problema non sta nell’adozione o meno dell’enfatizzato “piano della costa”: non è una legge urbanistica in discussione, bensì una legge economica, nel senso che prevede la possibilità di autorizzare una variante urbanistica solo per conseguire un obiettivo di sviluppo. Sviluppo significa attività ricettiva, occupazione, presenze di turisti provenienti da altre regioni e da altri paesi. E’ avvenuta un’altra cosa: la vendita di ville intese come case al mare. Non è un peccato che si verifichino anche queste attività, ma Acque Chiare esiste perché esiste una legge che prevede il raggiungimento di altri fini.
Naturalmente dentro il problema generale c’è anche quello che riguarda gli acquirenti. Li riguarda perché la buona fede va tutelata, perché chi svolge funzioni pubbliche ( istituzioni e persone fisiche che le rappresentano) debbono agire con trasparenza e non possono scaricare sul cittadino oneri di accertamento che spettano a loro, in particolare ai pubblici ufficiali che pure in questa vertenza compaiono a vario titolo. E’ così rilevante la buona fede che la Cassazione ha rinviato gli atti al Tribunale di Brindisi chiedendo approfondimenti su questo tema. Il Comune non è insensibile a tale problema. Non oggi, alla vigilia della campagna elettorale, sempre.
Per questa ragione l’accertamento della situazione urbanistica sta avvenendo senza precipitazioni, anche se con scrupolosa puntualità. Se avessi voluto lavarmi le mani, avrei portato in Consiglio il provvedimento di revoca dell’Accordo di Programma e, almeno sotto l’aspetto urbanistico, la questione sarebbe chiusa. Invece mi sono fatto carico del problema con l’auspicio di giungere ad una soluzione che non sia di cattivo esempio per nessuno, ma solo di sostegno degli interessi più pregnanti.

Personalmente non debbo scegliere su quale sponda attestarmi, se con i giudici o contro di loro. Per principio sto sulla sponda della legalità ed accanto a chi la presidia. Però in questa vicenda il sentimento di giustizia in qualche parte si differenzia, quasi divorzia da quello di legittimità. Per dirla chiaramente è sicuramente legittimo che un imputato scelga percorsi che gli guadagnino la riduzione della pena, ma non è giusto che per la stessa questione si infierisca verso un ignaro acquirente portandogli via la casa. Ma qui entrano in campo le regole del gioco e la responsabilità risale e a chi le ha stabilite, non si possono caricare su chi le attua. E tuttavia intitolare la propria azione alla ricerca dell’equità è un atto di responsabilità al quale un uomo pubblico non dove mai sottrarsi.

Al fine di garantire la massima trasparenza, anche su richiesta del dirigente interessato, da oggi gli atti relativi alla vertenza Acque Chiare passano nella competenza di un dirigente comunale sinora rimasto estraneo alla pratica. Bisogna svelenire l’ambiente e garantire trasparenza. Questa è la linea che intendo confermare.

Domenico Mennitti
SINDACO DI BRINDISI


Correlato su internet:


· La tua posta
· Segnala un compleanno
· Rassegna stampa
· Brundisium TV
· Sfondi per il desktop
· Fiamma - La sala giochi
· In chat
· Sondaggi
· Brindisi Links
· Statistiche


Chi siamo | Contattaci | Credits | Note per gli utenti | Indice del sito | | Brundisium.net in home page