Brindisi, 13/08/2004
Verdi: passare "dall'emergenza allo sviluppo sostenibile"
Il Presidente Michele Errico (come il Presidente Romano Prodi a livello nazionale) invita tutte le componenti della coalizione di centrosinistra provinciale a superare le polemiche interne e ad utilizzare questi pochi giorni di vacanze estive, più che ad esternazioni a mezzo stampa non utili a favorire il confronto costruttivo sui fatti concreti, a prepararsi per avviare e realizzare nel tempo, il comune programma elettorale, così apprezzato e premiato dai cittadini.
Il programma, come tutti sanno, ruota attorno ad una diversa concezione dello sviluppo della nostra società: lo sviluppo sostenibile. Uno sviluppo che non ci costringe più a inse-guire le emergenze ambientali, ma prevenirle e scongiurarle.
Sintomatico si è rivelato, a questo proposito, l’incendio del deposito “Alfa Edile”, in merito al quale la magistratura accerterà se la causa della combustione è accidentale o dolosa, anche se a volte il dolo vuol dire distrazione, superficialità, inesperienza e mancanza di professionalità nel raccogliere, maneggiare, stoccare e riciclare materiali che solo la specie umana in natura riesce a produrre, ma che nessun altro vuole e che non rientrano nel complesso sistema ciclico naturale.
Materiali plastici che se clorurati (come il P.V.C.) accrescono a dismisura la loro tossicità, quando bruciano a temperature inferiori a 1200°C, perché liberano, oltre all’acido cloridrico (responsabile delle piogge acide), sostanze catramose cancerogene (il nerofumo e le diossine). In particolare il tetraclorodibenzo-para-diossina (TCDD) è risultato responsabile di malformazioni del feto e di gravi patologie epatiche; non essendo poi biodegradabile permane a lungo nel terreno, chi ha memoria ricorderà il grave e tragico inquinamento da diossina a Severo (MI) nel 1976. A quasi 30 anni da allora ci troviamo ancora oggi a evidenziare i limiti e i pericoli di uno sviluppo che è sempre più lontano dalla sostenibilità ecologica e sociale.
Torniamo, quindi, a denunciare con forza il perdurare della mancanza di un funzionale ed organico piano di emergenza industriale più volte richiesto inutilmente da noi Verdi.
Occorre quindi far cambiare rotta urgentemente a questo sviluppo, non “inseguendo più le emergenze o assecondando richieste e pressioni di alcuni gruppi di interesse”, ma costruire assieme un nuovo progetto organico di società.
La via è quella indicata dal Presidente Errico col suo no al rigassificatore nell’area brindisina, che allontana dal nostro territorio un altro impianto ad alto rischio, perché scelto con la vecchia logica e concezione.
Strumento indispensabile a sostenere questo processo di cambiamento ci pare la proposta di costituire l’Agenzia Provinciale di Formazione e di Educazione Ambientale, perché le politiche di programmazione e di sviluppo del territorio, per essere rinnovate ed attuate, devono essere sostenute da seri processi formativi ed educativi di qualità, rivolti all’intera comunità.
Occorre che istituzioni, partiti, enti, associazioni lavorino assieme con l’obiettivo comune di educare alla consapevolezza ed alla responsabilità delle proprie azioni.
Consapevolezza, responsabilità, collaborazione sono infatti alcune parole chiave del processo di costruzione delle “Agende 21” locali, che hanno come obiettivo la gestione e lo sviluppo compatibile del territorio.
“Agenda 21”: progetto politico-programmatico redatto durante la conferenza mondiale dell’ambiente di Rio de Janeiro nell’estate del 1992. In questo contesto occorre attivare con la stessa solerzia l’Agenzia per l’Energia e la Consulta o Forum per l’Ambiente, già previsti dallo statuto di altre province italiane e pugliesi.
Di seguito noi Verdi indichiamo alcuni temi e problematiche dell’Agenda 21 che vanno affrontate con una nuova saggezza per poter vivere in modo sostenibile.
1) Gestione rifiuti e questione termovalorizzatori.
2) Risparmio energetico e fonti rinnovabili.
3) Trasporto e viabilità sostenibile.
4) Agricoltura e prodotti di qualità.
5) Turismo sostenibile.
6) Aree protette e riforestazione diffusa.
7) Riqualificazione ambientale e paesaggistica.
8) Controlli e prevenzione ambientale.
9) Gestione ciclo acqua.
10) Attività culturali. Tutela e valorizzazione del patrimonio storico – artistico.
COMUNICATO STAMPA FEDERAZIONE DEI VERDI
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