Brindisi, 21/04/2009
Pulli (SAP): "Fumologia, la nuova scienza"
Soltanto il profondo senso del dovere che, ben radicato, nutre e rinforza ogni giorno le nostre seppur logore ma sempre fiere divise, assicura l’immancabile sicurezza all’intera comunità.
Giammai ci siamo tirati indietro nelle nostre attribuzioni e funzioni, e non perché lo imponga più di qualche legge dello Stato, ma semplicemente perché lo Stato siamo NOI. Il nostro giuramento alla Nazione è sacro!
Ne è segno tangibile il fatto che da diversi mesi, nonostante non siano state retribuite le ore di lavoro straordinario, nonostante non siano state liquidate le missioni, noi siamo sempre in prima linea, ad evidente costo zero!
Altro segno tangibile? Si continua a svolgere regolare servizio su autovetture che di tale hanno ormai solo il nome. Si continua ad inseguire delinquenti ben consapevoli dei rischi connessi alla sicurezza in cui si potrebbe incappare. Malgrado vi sia sempre il solerte impegno degli addetti della motorizzazione della Questura, incessante è la processione di auto alle officine. Continua è la manutenzione che questi veicoli richiedono atteso l’elevato chilometraggio raggiunto; essi sempre più spesso non rispondono a generali e particolari criteri di efficienza e qualità che la nostra attività necessariamente richiede. In effetti a correre sono rimasti solo i rischi!
Altro segno tangibile? Alcune delle Specialità, benchè i decreti ministeriali lo vietino e malgrado le norme contrattuali prescrivano diversamente, svolgono anche il controllo del territorio.
Altro segno tangibile? Ci declassificano le cause di servizio. Sembra una barzelletta eppure… il Comitato di verifica, sta disconoscendo e riformando in modo negativo e penalizzante per i dipendenti, le pratiche di riconoscimento delle patologie incorse in servizio, già verbalizzate dalla Commissione Medica Ospedaliera periferica! Come si suol dire, fidarsi di un giudizio medico legale espresso in sede collegiale è bene, ma non fidarsi è meglio! E chi ne paga le conseguenze? Ovviamente la collettività tutta per gli sprechi che ne derivano e soprattutto noi per il trattamento riservato. Comunque, malconci e doloranti, scendiamo ancora in campo.
Altro segno tangibile? Il personale del Commissariato di Ostuni, diretto dal dott. Angiuli, con la Squadra Mobile di Brindisi coordinata dal dott. Barnaba, pur di assicurare alla giustizia i presunti autori degli eventi delittuosi che hanno colpito quella comunità, hanno sacrificato le ore destinate ai loro affetti, hanno sfidato la sorte mettendo a repentaglio la loro vita con le “mitiche” (ahi noi, quanto mai reali!!!) macchine fatiscenti, hanno anche utilizzato proprie apparecchiature tecnologiche per meglio acquisire elementi probanti e, ancor peggio, hanno rinunciato ai pasti e al sonno!
Spesso ci chiediamo se ne valga la pena, quanto sia giusto rinunciare e privarsi di qualche momento in più con la propria famiglia, se poi presso la “Casa Madre” alberga tanto disinteresse per il rispetto di quegli imprescindibili, sacrosanti e legittimi diritti dei lavoratori. Questa domanda, prima ancora di essere manifestata è già abortita: noi siamo poliziotti, è il nostro dovere!
Comunque è facile parlare di sicurezza! La sicurezza è certamente assicurare e garantire il legittimo svolgersi del vivere civile ma, come tutte le cose, ha un “risvolto della medaglia” che i cittadini e la stessa classe politica non conosce nei suoi aspetti più peculiari. Quanti sono a conoscenza delle reali condizioni in cui operiamo e quanti governanti sposano effettivamente la nostra causa? I politici, qualsiasi sia il colore della bandiera che sventola nelle piazze durante i comizi, si beano nel parlare e nel garantire tutto il loro impegno nel recuperare le periferie degradate ed assicurare maggiore sicurezza. Parole, anzi chiacchiere! Una volta raggiunto l’ambito e agognato potere, non solo, sono inspiegabilmente colpiti da un morbo che procura un’amnesia istantanea, portandoli a dimenticare quanto fortemente promesso ai propri elettori, ma addirittura, si scoprono abili giocolieri della scienza del momento: la fumologia mediatica!
False e screditanti notizie sono state fornite alla stampa. È del tutto falso il fantomatico e favoloso aumento degli stipendi elargito alle forze di polizia: € 160,00 quando invece è di soli… € 30,00! Per di più diventano prestigiatori: lodevolmente tolgono l’ICI sulla prima casa ed…ecco il trucco… aumentano il prelievo fiscale regionale e comunale di circa € 70,00. Scaltri!
Fortunatamente per il cittadino il senso del dovere degli appartenenti alle Forze dell’Ordine è sempre elevato e con grandi sacrifici portiamo avanti la nostra “missione”: assicurare e garantire la sicurezza.
Proficua e determinante in questa Legislatura è stata l’elezione, su schieramenti contrapposti, di uomini provenienti dalle Forze dell’Ordine che, poiché vissuti sulla propria pelle, hanno portato finalmente nelle aule del Parlamento i disagi e le reali problematiche dei poliziotti che, se irrisolti, mai porteranno questa società a definirsi civile. La tanto decantata sicurezza, si assicura soltanto se, in primis, si tutela questo sparuto manipolo di uomini nella propria specifica attività, assicurando loro maggiori uomini e maggiori mezzi per poter intervenire in modo efficace ed efficiente.
Crediamo che anche in sede locale dei poliziotti tra i banchi di qualche amministrazione consentirebbe a questa miope classe politica di comprendere finalmente la “questione sicurezza”, di individuare strategie risolutive, non più di concetto e aleatorie ma concrete per iniziare a vedere la sicurezza non più con lenti deformanti, ma con giusti occhi.
Facciamo, altresì, un appello alle Istituzioni, e a quelle Illustre personalità che si affacciano per la prima volta sulla scena politica, poiché l’estate è alle porte. Cerchiamo di evitare di essere ancora una volta derisi sui giornali per la scarsa presenza di divise deputate alla tutela del soggiorno dei turisti che presto affolleranno le nostre coste. Iniziamo fin da ora a chiedere a livello centrale di essere inseriti nel programma di rinforzi di personale, per meglio garantire alla Città Bianca e al progresso economico ad esso sotteso, sicurezza. Diamo ausilio a quegli operatori. Solo con maggiori risorse si potrà evitare di vanificare il lavoro finora prodotto e continuare in modo più capillare e incisivo a debellare il crimine che in modo sommesso e sotterraneo si sviluppa. Siamo ormai alla deriva e, sempre per quel famoso morbo di cui sopra, dimenticati e strumentalizzati dalle Istituzioni. Analogo vibrante appello lo rivolgiamo per il notorio Centro di Restinco.
Grazie all’apporto di questa Organizzazione Sindacale sempre attenta alla tutela e alla sicurezza dei dipendenti ivi in servizio, in un recente passato in questa struttura sono stati effettuati lavori di ristrutturazione dagli organi competenti. Oggi non è pensabile assicurare la vigilanza al Centro, che presto diventerà anche Centro di identificazione, con 5 militari ed un Ispettore di Polizia. Dire che occorrono rinforzi è cosa scontata ed evidente. Per le risorse umane e strumentali abbiamo ormai raschiato il fondo del barile! Per assicurare vigilanza a Restinco è necessario recuperare uomini, trasferendo, aggregando (ma i costi sono eccessivi), assegnando temporaneamente (con nessun aumento dei costi), oppure attingendo da quelli presenti sul territorio ma a discapito del territorio stesso. Consentitemi un piccolo richiamo alla Legge n.121/81 ove espressamente si parla di coordinamento interforze (Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza). A buon intenditore poche parole!
Il senso dello Stato è un profondo e nobilissimo sentimento che dovrebbe essere proprio di tutti e maggiormente di chi amministra la cosa pubblica. Purtroppo così non è!
IL SEGRETARIO PROVINCIALE Francesco Pulli
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