Brindisi, 24/04/2009
AG, l'ambiente come fattore di sviluppo: la rivoluzione conservatrice di Saccomanno
Un programma di sviluppo reale a vocazione ecologista è in cima agli impegni del PDL e alla coalizione guidata da Michele Saccomanno: né furia ideologica, né industrialismo selvaggio pare essere l’asse portante del centrodestra, nel solco della moderazione e dell’aggancio alla realtà di ogni giorno.
“E’ indubbio che la questione ambientale terrà banco durante la campagna elettorale, - ha dichiarato Luca De Netto, presidente provinciale di AG - ma data la grande importanza del tema, è necessario sottolineare le differenze tra le forze in campo. Il nostro non è mai stato e non sarà mai un ambientalismo ideologico e miope che caccia via l’uomo dalla terra e lo rende estraneo, quasi colpevole di esistere e di vivere in un determinato territorio. D’altro canto il PDL combatterà in ogni modo un ritorno indietro alla prima repubblica come vorrebbero certe lobby industrialiste e partitocratiche, secondo il vecchio schema delle cattedrali nel deserto che portano solo precariato in cambio di veleni.
L’ambiente per noi non è qualcosa di metafisico, l’ambiente dobbiamo godercelo - ha continuato il giovane dirigente del PDL - coincide innanzi tutto con il nostro territorio, quindi è un’ opportunità da valorizzare, promuovere e tutelare. Una vera e propria risorsa-ambiente come sistema a 360 gradi: non solo modelli di sviluppo ecosostenibili per le industrie dunque, controllo sulle emissioni o vigilanza sugli iter procedurali relativi al rigassificatore o alla nuova centrale elettrica a biomasse, ma anche la possibilità concreta di innescare, forti dell’esperienza di Saccomanno, un circuito virtuoso per l’agricoltura, il turismo, il commercio, e l’artigianato locale.
Degna di nota – ha concluso De Netto - è certamente l’idea di Saccomanno di siglare accordi con le compagnie crocieriste in modo da rendere Brindisi, la Città d’Acqua, meta turistica del Mediterraneo, conseguente promozione dei beni culturali e dell’enogastronomia, valorizzazione dell’università e della Cittadella della Ricerca, studio e recupero delle tradizioni popolari, creando così le condizioni migliori per una crescita economica forte e sana, e porre finalmente fine alla fuga dei giovani costretti a partire.”
AZIONE GIOVANI BRINDISI
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