Brindisi, 07/05/2009
Cobas: "grave attacco da Confindustria e Sfir"
Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato denuncia l'arroganza della Confindustria Brindisina e della società SFIR rivolta nei nostri confronti, che ci ha permesso però di trovare conferma al fatto che lo zuccherificio è un imbroglio sulla pelle dei Brindisini.
L'Assessorato alle politiche del Lavoro aveva invitato il nostro Sindacato a partecipare alla riunione prevista per ieri mattina alle ore 10,00 nella loro sede dove si sarebbe svolta una riunione con la SFIR, società che sta costruendo lo zuccherificio a Brindisi nella zona industriale.
Questa riunione era stata rimandata più volte e solo su insistenza dell'Assessorato si stava svolgendo, ed aveva lo scopo di realizzare una verifica del protocollo di intesa firmato dalla Sfir con la Amministrazione Provinciale di Brindisi nel mese di Gennaio.
Ma la Confindustria locale e la società SFIR hanno rifiutato di sedersi al tavolo con i Cobas, con delle motivazioni che per quel tipo di riunione non avevano nessuno tipo di giustificazione.
A quel punto il Sindacato Cobas li ha spiazzati, abbandonando il tavolo, non dandogli così nessun tipo di giustificazione per far saltare la riunione, in modo tale che i risultati della riunione potessero mostrare compiutamente le nostre critiche a quel protocollo
di intesa. Così è stato.
Il verbale uscito da quella riunione rimanda ancora la
presentazione di un piano occupazionale rivolto alla collocazione dei lavoratori in mobilità e di disoccupati, quindi un chiaro imbroglio.
Inoltre la parte delle autorizzazioni relative alla costruzione della centrale elettrica all'interno dello zuccherificio vanno subito bloccate per palese violazione di quel Protocollo di intesa realizzato nei mesi scorsi con la Amministrazione Provinciale.
Non abbiamo assistito ancora ad atti istituzionali che comprovino una contemporanea diminuzione dell'uso di combustibili fossili rivolto a compensare le maggiori emissioni dovute alla istallazione di una centrale elettrica di 39.000 KW all'interno dello zuccherificio, che
utilizzerà per il suo funzionamento oli vegetali e gas.
Possiamo tranquillamente affermare che è la ostruzione della centrale elettrica il vero scopo di questo insediamento, che quanto sarà produttivo come zuccherificio dalle carte non lo abbiamo ancora
capito.
Per chi passa dalla zona dove si sta istallando lo zuccherificio può vedere pezzi di impianto vecchi appoggiati per terra, che molto probabilmente saranno parti utilizzati per il nuovo e splendente zuccherificio. Della serie smonta da una parte e monta dall'altra.
Ancora una volta questo territorio è attraversato da aziende che hanno il solo scopo di realizzare speculazione economica.
Invitiamo la Amministrazione Provinciale ad agire di conseguenza, in presenza di gravi violazioni del Protocollo di Intesa in tema di occupazione e di ambiente.
Il Cobas lancia un appello alle associazioni ed ai cittadini affinchè si promuova insieme una campagna di iniziative rivolte a scongiurare questo ennesimo scempio ambientale e sciacallaggio economico.
Per il Cobas del Lavoro Privato Roberto Aprile
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