Brindisi, 14/05/2009

CCIAA: Malcarne sullo "scippo" del Salone Nautico

Il Presidente della Camera di Commercio di Brindisi Alfredo Malcarne prende atto dei risultati della conferenza stampa svoltasi stamani a Bari, durante la quale è stato presentato lo studio di fattibilità per l’individuazione di una nuova destinazione d’uso del ”Molo di San Cataldo”, finalizzata alla realizzazione di un nuovo approdo turistico. Nella stessa occasione, tra l’altro, è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra il Comune di Bari, l’Autorità Portuale del Levante e la Fiera del Levante per la realizzazione e la gestione di una darsena turistica proprio presso il Molo di San Cataldo.

“Non ci sono più dubbi – afferma Malcarne – sul fatto che la città di Bari punta con decisione allo sviluppo del diportismo nautico in quanto perfettamente consapevole delle opportunità che questo comparto offre in termini di sviluppo economico ed occupazionale. Lo hanno confermato i massimi responsabili della Fiera del Levante, del Comune di Bari e dell’Autorità Portuale del capoluogo di regione, i quali parlano chiaramente della necessità di organizzare una fiera nautica in grado di fare di Bari un punto di riferimento per il diportismo per l’intero Mezzogiorno. Ci sono tutti i presupposti, quindi, per ritenere che il futuro del Salone Nautico del Salento è a rischio, quantomeno in riferimento alla volontà di renderlo ancor più importante rispetto ad oggi.
Ed è a rischio anche il futuro del Distretto della Nautica se nel Salento non si cominceranno a produrre atti concreti invece di continuare ad eludere il problema. Il porto di Brindisi, nonostante i timidi segnali di ripresa dello scorso anno, continua a vivere una crisi senza precedenti, acuita dalla mancanza di un piano strategico che non può essere limitato al semplice impiego delle risorse disponibili senza aver varato un piano di sviluppo condiviso e integrato con ciò che la città di Brindisi intende fare per proiettarsi nel futuro.
In questo clima di incertezza, con la mano destra che non sa quello che fa la mano sinistra, non si compiono passi in avanti e tutti i possibili investitori tendono a scappar via. Un esempio? La definizione degli ambiti portuali in cui realizzare un quartiere fieristico attrezzato e di tipo permanente. Dopo i colloqui avuti con il Presidente dell’Autorità Portuale ritenevamo di poter cominciare a programmare il tutto nell’area di Sant’Apollinare, anche attraverso l’utilizzo del capannone ex Montecatini.

Oggi, però, apprendiamo dalla stampa che c’è stato un dietro-front dell’ente portuale, il cui massimo responsabile immagina utilizzi differenti di tali strutture. Per questo motivo riteniamo ormai improcrastinabile giungere ad una definizione del problema.
La Camera di Commercio di Brindisi si farà carico di organizzare un incontro fra tutti gli Enti brindisini allo scopo di individuare l’area su cui realizzare il quartiere fieristico, senza ulteriori indugi. Se Brindisi dovesse perdere anche questo treno, si potrebbe parlare a chiare lettere di una irreversibilità della crisi che già tanti danni ha provocato all’economia della provincia di Brindisi”.

COMUNICATO STAMPA CCIAA BRINDISI