Brindisi, 15/05/2009
Sindacati Polizia: "dalla Politica fatti e non più parole"
Siamo alle solite: ad ogni tornata elettorale, politica o amministrativa che sia, i candidati di qualsiasi schieramento di riferimento si mostrano profondi esperti in tema di sicurezza e legalità.
Una volta eletti dimenticano i loro spot mediatici, dimenticano di aver fatto del tema sicurezza il cavallo di battaglia della loro propaganda elettorale.
Giungono al potere e puntualmente puntano il dito sugli errori commessi dalla legislatura precedente, addossando ad essa la responsabilità dei continui tagli alle risorse del Comparto sicurezza e difesa, quasi a voler lavare la propria coscienza immobilista.
Con straordinari, missioni, mezzi, strumenti tecnici e vestiario, assegnati sempre in misura minore, si realizza una sola condizione: trasformare i poliziotti in mendicanti della “possibilità di svolgere adeguatamente e in sicurezza il proprio compito”.
Cosa dire più di quanto si è detto dell’ormai famigerato decreto nr. 112/08: ha visto gli operatori delle forze dell’ordine sotto la mannaia delle decurtazioni per malattia del “Dottor Sottile” che li escludeva solo a seguito delle veementi manifestazioni di protesta di TUTTE le Organizzazioni Sindacali.
A quale prezzo però? Prelevare risorse economiche da quelle assegnate alle Forze dell’Ordine. Che furbata…
Che dire poi, dell’ultima prodezza del nostro Ministro per la P.A. e l’Innovazione: modificare alcune norme sulla contrattazione senza alcun confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, nonostante vi fosse un preciso impegno in tal senso.
Alla prima occasione il Governo contraddice la volontà di garantire la specificità delle Forze dell’Ordine e tenta di ridurre i diritti di rappresentanza del personale che altro non è che il peggioramento delle condizioni di chi tutela la sicurezza dei cittadini e del Paese.
Che amarezza vedersi continuamente traditi…
Non condividiamo le esternazioni di alcuni sottosegretari che definiscono la sicurezza un problema di carattere nazionale.
Le linee politiche sono innegabilmente di carattere nazionale. Questi illustri Signori devono spiegarci come mai al Nord si istituiscono nuovi Uffici di Polizia come il Posto di Polizia Ferroviaria a Varese, mentre nel Sud si chiudono.
Sarà che è una mera coincidenza che il nostro Ministro dell’Interno sia proprio originario di quelle zone!
Gli Uffici di specialità di Polizia Ferroviaria, Stradale e di Frontiera di questa provincia, a causa di un’annosa carenza di personale, non sono in grado di assicurare tutti i servizi su tutti i turni, inoltre, si registrano gravi carenze strutturali nel Porto di Brindisi che creano non pochi disagi ai lavoratori della sicurezza ed a tutti i passeggeri in transito; tutto questo a causa delle inadempienze dell’Autorità Portuale.
Ben vengano le creazioni di nuovi Uffici, ma è quanto mai opportuno che ci siano criteri equi e soprattutto vengano valutate le reali e improcrastinabili necessità territoriali.
Ora però la domanda sorge spontanea: le legittime istanze della gente del Sud e di noi poliziotti sono fatte proprie dal politico del momento e ben rappresentate in sede centrale?
Quanto questi amministratori hanno cercato di tutelare e difendere a denti stretti il nostro territorio come invece fanno altrove?
Chiediamo ai candidati sindaci e presidenti della provincia quali siano le loro linee programmatiche, i reali intendimenti per la sicurezza del territorio e per l’istituendo Centro di Identificazione e di Espulsione a Restinco, considerate le notevoli e più volte rappresentate carenze di risorse umane nelle Forze dell’Ordine in questo capoluogo e nell’intera provincia.
Quali sono le iniziative per assicurare legalità e sicurezza nei centri di Mesagne e Ostuni a fronte dell’approssimarsi della stagione estiva?
Noi non abbiamo dimenticato quanto è accaduto la scorsa estate. La stampa a ritmo quasi quotidiano poneva alla ribalta della cronaca nera le predette cittadine per le rapine, i furti e gli attentati dinamitardi. Siamo stati tacciati da autorevoli giornalisti di aver lasciato gli increduli villeggianti in una sorta di far west, dove alcun senso di legalità e sicurezza regnava.
Di fatto le cose erano ben diverse! Nelle politiche centrali nessuno ha ravvisato o, molto più verosimilmente, nessuno ha fortemente preteso l’invio di rinforzi, assolutamente necessari, nella Città Bianca per far sì che il turismo e l’indotto economico ad esso sotteso fossero tutelati e valorizzati.
La classe politica, purtroppo, puntualmente delude gli specialisti della sicurezza e l’intera comunità di questa provincia.
Ora siamo allo stremo, ora desideriamo fatti e non più parole!
COMUNICATO
STAMPA SEGRETERIE PROVINCIALI BRINDISI
Siulp
Conte
Sap Pulli
Siap-Anfp
Colella Silp-Cgil
Capodieci Coisp
Pennetta Uilps
Gioia Marrazzo
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