Roma, 15/05/2009
Vico (PD): "Crisi Chimica, il Governo si svegli"
"Chi pensa a una rottamazione della chimica italiana sbaglia" ha dichiarato l’on. Ludovico Vico, primo firmatario della Risoluzione sulla chimica italiana presentata dal PD e discussa ieri alla X Commissione della Camera.
"E’ necessario un piano industriale di rilancio del settore affinché il paese torni a pesare nella chimica mondiale – ha continuato il parlamentare - diversamente perderemo oltre a una grande parte di occupati, un importante patrimonio di conoscenze tecnico-scientifiche."
Si tratta di una crisi senza precedenti in un settore che rappresenta per l’Italia 57 miliardi di euro, 81 miliardi se si considera anche la farmaceutica, un settore che da lavoro a 200.000 addetti.
"Le esportazioni dei prodotti chimici sono a - 40,9%, la chimica e la petrolchimica hanno scontato l'effetto della crisi mondiale prima di altri settori perchè rappresentano l'anello della catena delle materie prime necessarie al comparto manifatturiero, ma pesa anche sul settore la specificità della crisi italiana" ha chiarito l’on. Vico nel corso della relazione.
La lenta ma progressiva fuoriuscita dalla chimica del Gruppo Eni e della sua società “Polimeri Europa”, la crisi produttiva delle fibre sintetiche artificiali resa nota da Montefibre, la recente grave crisi del ciclo del cloro innescata dalla decisione del Consiglio di amministrazione di "Vinyls Italia", di avviare la procedura del fallimento, sono tutti tasselli che determinano un costo sociale insostenibile in molte aree del Paese.
"Occorre che il governo si svegli, bisogna fare presto e bene perché il settore ha urgente bisogno di essere rilanciato con investimenti per infrastrutture, sapere, brevetti, bonifiche, innovazione e ricerca - ha continuato l’on. Vico - non è più sufficiente sostenere a parole che la chimica è strategica".
Nella risoluzione il PD chiede, tra l’altro al Governo, di investire una quota significativa degli enormi dividendi che il Ministero dell'economia e delle finanze ricava dall'Eni, per nuovi investimenti nelle produzioni e nelle eccellenze di mercato con un impegno massiccio nella ricerca scientifica, nella formazione, nell’innovazione, e con misure fiscali di vantaggio soprattutto nel Mezzogiorno e a favore delle piccole e medie imprese.
COMUNICATO STAMPA ON. LUDOVICO VICO
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