Brindisi, 11/03/2003
Nella base Onu confluiranno i caschi blu dall'Irak
Cinquecento osservatori dell’Onu attualmente impegnati in una missione al confine tra Iraq e Kuwait confluiranno a Brindisi nei prossimi giorni a seguito dell’ormai probabile avvio del conflitto bellico.
La conferma giunge dall’ufficiale Paola Mattarazzo che nell'ambito della base logistica ha compiti di collegamento tra Onu, Governo italiano e le agenzie umanitarie.
In sostanza, a Brindisi giungeranno i caschi blu di tutte le nazioni, fatta eccezione per gli asiatici (il gruppo più numeroso è costituito da osservatori del Bangladesh), che invece confluiranno nella base Onu di Dakka.
I civili saranno ospitati negli alberghi cittadini ed in quelli della provincia, mentre per i militari è stata predisposta l’accoglienza negli alloggi disponibili all’interno dell’aeroporto militare “Pierozzi” e quindi a poche decine di metri dagli uffici della base Onu.
La permanenza a Brindisi dei caschi blu, però, sarà limitata – in più di qualche caso – alle ore necessarie a trasferirsi in aereo a Roma o Milano da dove poi raggiungere la destinazione finale.
In città, invece, resteranno in pianta stabile (pronti a organizzare una nuova missione) il quartier generale amministrativo (composto solo da civili), che sarà diretto dalla signora Azel Scoth e che potrà contare su un totale di cinquanta operatori. I militari, invece, saranno soltanto undici e, sulla base degli accordi raggiunti dall’Onu con il Governo italiano, non potranno disporre di armi durante la permanenza a Brindisi.
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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