Brindisi, 19/05/2009

Carcere nel porto, Brigante: "il Governo considere Brindisi pattumiera d'Italia"

Il Governo Berlusconi farebbe bene a predisporre dei cartelli con la scritta “Brindisi pattumiera d’Italia”. Quantomeno renderebbe chiare le intenzioni di penalizzare la nostra città.
Ci stanno provando in tutti i modi: ci hanno letteralmente rubato i finanziamenti per la bonifica della zona industriale, l’area franca, ci fanno convivere con centrali elettriche che bruciano una gran quantità di carbone, hanno delocalizzato altrove i grandi impianti aeronautici, vogliono realizzare a tutti i costi un rigassificatore all’interno del porto, intendono valutare Ostuni come possibile sito per una centrale nucleare e adesso si paventa anche il rischio che nel porto di Brindisi si possa far ormeggiare un penitenziario galleggiante.
La notizia non è ufficiale, nel senso che Brindisi è uno dei siti “possibili” individuati a seguito della strampalata proposta del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Franco Ionta.
Ma diciamo subito che non siamo disposti ad accettare questa ennesima provocazione. Il porto di Brindisi deve vivere di traffici “reali”, sia di merci che di passeggeri e non può essere scambiato per un parcheggio di esseri umani costretti a vivere dietro le sbarre.
A fronte di tutto questo ci saremmo aspettati un’immediata reazione del sindaco Mennitti o del presidente dell’Autorità Portuale Giurgola, ma entrambi sono impegnati a raccontare barzellette su investimenti inutili per infrastrutturare il porto e sulla individuazione di aree per il quartiere fieristico che sono improponibili.
Anche per questo Mennitti rifiuta il confronto con gli altri candidati sindaci. Lui i problemi della città neanche li conosce, impegnato com’è a tenere in ordine il suo rifugio dorato di Palazzo Nervegna.

Ufficio Comunicazione del Candidato Sindaco per il PD Dr. Salvatore Brigante



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