Brindisi, 27/08/2004
Errico intenzionato a chiudere la discarica della zona industriale
La Provincia pare non abbia alcuna intenzione di prorogare l’autorizzazione all’attività della discarica di rifiuti speciali della zona industriale di Brindisi.
La discarica di tipologia 2C di proprietà del SISRI è gestita da Termomeccanica che utilizza quindici lavoratori. L’autorizzazione in vigore scade il 31 agosto e sarà la giunta provinciale a decidere per l’eventuale rinnovo. Ma la volontà dell’Amministrazione è già nota ed è stata ribadita nel corso di una conferenza di servizi convocata appositamente da Errico e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti di Comune capoluogo, SISRI, Termomeccanica e ARPA.
A conforto della posizione del presidente Errico, l’assessore provinciale al Lavoro Concetta Somma e la delegata alle aree naturali e parchi Bianca Asciano, oltre a dirigenti e funzionari del settore Ambiente.
Il 13 agosto Errico aveva provveduto ad effettuare su quell’impianto un sopralluogo proprio per verificare lo stato dei luoghi. Già in quell’occasione vennero riscontrate delle difformità tra quanto previsto dalla legge e dell’autorizzazione provinciale e l’attività svolta. Difformità che furono inviate anche in Procura per eventuali provvedimenti.
Per procedere all’adeguamento della struttura alla normativa è stato presentato da Termeccanica un piano di interventi.
Anche di questo si è discusso nella conferenza di servizi voluta da Errico e il piano è stato valutato inadeguato e necessario di ulteriori modifiche.
Ma al di là di questo aspetto vi sono molteplici ragioni, che i tecnici provinciali ritengono importanti, ad impedire alla Provincia di rinnovare l’autorizzazione all’attività della discarica. Vi sarebbe una fluttuazione dei terreni a causa dell’innalzamento della falda freatica e ciò renderebbe instabile il deposito di rifiuti.
Più sarebbe il materiale conferito in discarica e tanto maggiore sarebbe la fluttuazione.
Proprio quest’aspetto renderebbe difficilmente realizzabile anche la proposta formulata dall’assessore comunale Antonio D’Autilia che ha chiesto venga preso in esame la possibilità non di un rinnovo ma bensì di una proroga per un anno dell’attività dell’impianto.
L’indicazione temporale fa riferimento alla stima secondo cui si ritiene presumibile che proprio in un anno si possa utilizzare completamente la struttura esaurendo totalmente la sua capacità di smaltimento.
Il presidente Errico ha evidenziato come in quest’impianto vengano smaltiti essenzialmente rifiuti provenienti da tutt’Italia ma non certo prodotti localmente.
Anche ciò è in contrasto con una precisa direttiva della Provincia, che Termomeccanica e Sisri dicono di non aver avuto notifica ufficiale, che di fatto impedisce siano trasferiti a Brindisi e trattati rifiuti provenienti da fuori del territorio provinciale.
Infine l’aspetto occupazionale.
Il presidente Errico e l’assessore provinciale al Lavoro Somma, nell’esaminare la questione della procedura autorizzativa, hanno valutato con particolare attenzione anche all’aspetto occupazione individuando possibili soluzioni che non penalizzino i lavoratori. Soluzioni che saranno illustrate solo nel caso in cui si renderà necessario provvedere, come pare, alla chiusura dell’impianto per mancato rinnovo dell’autorizzazione.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
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