Brindisi, 30/05/2009
Fondi Fas: interviene Saccomanno
L’accordo di Programma Quadro sottoscritto il 18 dicembre 2008 tra Ministero dell’Ambiente e Regione Puglia prevedeva interventi e finanziamenti volti a consentire l’avvio delle bonifiche.
I soggetti attuatori erano Apat, Icram, Iss e Arpa Puglia.
Il fabbisogno per gli interventi prioritari è calcolato in 131.150.000 euro, così finanziato:
- 50 milioni di Risorse programmatiche del ministero dell’Ambiente (fondi Fas della programmazione 2007-2013);
- 65 dalla regione (Fondi Cipe Fas);
- 5 milioni dal Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale (Dm 468/01);
- 15.150.000 euro dalle prime transazioni coi privati obbligati agli interventi.
Come si vede chiaramente, al pari dei tanti documenti programmatici vuoti firmati dal precedente Governo Prodi, lo stanziamento delle risorse nazionali è solo nozionale e programmatico. Disposto, inoltre, con una semplice dichiarazione senza che a questa seguisse alcun atto amministrativo conseguente.
L’affermazione che le risorse siano sparite è semplicemente destituita di fondamento. I fondi FAS di competenza nazionale confluiti nel Fondo per il sostegno dell’economia reale e delle imprese presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri sono a disposizione e finanzieranno gli interventi pattuiti.
Quello che demagogicamente l’Assessore Losappio dimentica di dire è che in questi mesi il Ministero dell’Ambiente ha avviato, e in alcuni casi portato a conclusione, le transazioni con le imprese insediate nel sito industriale di Brindisi. Queste transazioni daranno luogo a ingenti quantità di risorse che finanzieranno gli interventi di bonifica.
A fronte di queste lamentazioni sarebbe utile ricordare che la Giunta Vendola si appresta a far perdere ai pugliesi una cifra che va dagli 80 ai 90 milioni di euro sui Fondi Fas 2000 – 2006 perché ad oltre tre anni dalla loro assegnazione queste somme non sono nemmeno state impegnate: non si è stati, cioè, in grado nemmeno di decidere cosa farne.
Michele Saccomanno
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