Brindisi, 05/06/2009
Giorgio Sciarra: chiarezza su polo energetico e rigassificatore
Almeno negli ultimi scampoli di questa campagna elettorale è giusto fare chiarezza se non altro sui due temi fondamentali per il nostro sviluppo: quello dei rapporti con il polo energetico e lo spinoso problema del rigassificatore.
Quanto alle convenzioni il candidato Ferrarese afferma che le concluderà “il giorno dopo” il suo presunto insediamento. Sembra che l’ex presidente di Confindustria non tenga conto della complessità del problema, delle connesse difficoltà ed anche degli interessi prioritari della collettività e cioè la salvaguardia dell’ambiente, della salute e del ritorno occupazionale. Quindi delle due l’una o si sottovaluta il problema o ci sono già intese (ai cittadini ignote) su come risolverlo.
La seconda questione è quella del rigassificatore: è nota la posizione storica del si all’impianto di Ferrarese e la sua successiva, favorevole ad uno spostamento in altro luogo, resa nota in occasione della candidatura. Ma in una recentissima intervista televisiva ha dichiarato che questo impianto “non è un telefono né un bicchiere”, indi non si può spostare: o si fa lì (a Capobianco) o non si fa (mentre Brigante sposa la tesi off-shore). Fa capire, in questa intervista televisiva, che la sua attuale posizione si collega al suo nuovo ruolo e alle scelte già operate dalle istituzioni locali. Aggiunge, con accenti populistici, che sarà poi la gente a decidere come se non fosse arcinoto che la gente ha già deciso sia attraverso le rappresentanze isituzionali sia con massicce manifestazioni di popolo, si vuole forse mettere in discussione questo? E’ certa politica invece che, per bocca di Ferrarese, sembra tentennare. Stante la sua mutevole e non chiara posizione, non sarebbe, quindi, il caso che il maggiore partito che lo sostiene, il PD, chiarisca tenendo presente che esso pubblicamente condizionò la candidatura di Ferrarese al «rispetto imprescindibile delle seguenti condizioni politico programmatiche: continuità programmatica, e senza equivoci, con le scelte più rilevanti compiute dalla Amministrazione Provinciale uscente» con «l’affermazione della cultura della legalità, la tutela dell’ambiente e della salute».
Rimarcando in particolare «l’importanza del no al rigassificatore e del si ad un assetto energetico che riduca significativamente le emissioni e quindi l’uso del carbone, quali parametri esemplari di una volontà di migliorare la situazione ambientale e che non tollera ulteriori insediamenti che incidano sulla sostenibilità ambientale». Ecc.
Se non si è chiari su tali temi è difficile essere credibili anche sugli altri strettamente legati a questi, viziando così un rapporto di fiducia con gli elettori-cittadini già messo a dura prova.
Giorgio Sciarra
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