Francavilla F.na, 11/06/2009

Circolo PRC: "è morta la speranza"

Come trasformare uno strumento di democrazia nel più efficace mezzo di sottomissione? Semplice: usando tale strumento in maniera errata, afferrando un coltello dalla parte dentata, puntando una pistola su se stessi.
Si è verificato per l’ennesima volta e non è stata una divinità o entità superiore a venire in soccorso del Male. No, care cittadine e cari cittadini, questa volta (come le altre, del resto) il torto è tutto dalla nostra parte. Il torto è sempre dalla parte di chi non sa riconoscere ed utilizzare la ragione. E non v’è alcuna ragione in chi sceglie consapevolmente il Male.
Il 6 e 7 Giugno non abbiamo perso noi, abituati come siamo a svendere impegno e coraggio a qualche folle idealista in possesso di una tessera elettorale. Non è stata la nostra causa ad uscire sconfitta dalle consultazioni popolari, né chi ha voluto metterci la faccia sopra.
Cari elettori e care elettrici, a morire è stata solo e soltanto la speranza, la nostra e quella che credevamo fosse anche la vostra speranza. Speranza di rinnovamento, speranza di radicale cambiamento.
Avete scelto il peggio, avete scelto di non scegliere e di ritrovarvi tra due settimane ad essere governati al Comune e alla Provincia dalle destre.
Questa è infatti l’unica certezza: che vinca Della Corte o Galiano, che prevalga Ferrarese o Saccomanno, noi tutti abbiamo perso.
Non ci va di dover votare il male minore, né di dare un voto contro qualcuno dimenticando di darlo a sostegno dell’altro.
Al prossimo ballottaggio noi non ci saremo, perché mai daremo il nostro sostegno al Male. Non ci saremo neppure per dare la nostra voce al referendum, temendo che una porcata possa trasformarsi addirittura in una “boiata”.
Non tiferemo per l’uno o per l’altro, non esulteremo né piangeremo alla vista dell’esito.
Staremo invece ancora una volta dalla parte della ragione, quella che ci fa essere convinti una volta di più del nostro lavoro, della nostra assidua militanza, del nostro impegno.
Quella stessa ragione che calpesteremmo votando ciò in cui non crediamo, scegliendo un Male minore e bugiardo piuttosto che un Male assoluto ma almeno sincero.
E che vinca il peggiore!

Circolo PRC "Ernesto Che Guevara"