Home | Le notizie | Lo sport | I canali | Le tue foto | Brindisi Links | E-mail |

.Le news di Brundisium.net
.Lo sport: calcio, basket, volley

.I canali di Brundisium.net:

...· Approfondimenti
...· Appuntamenti
...· Arte
...· Beauty & Wellness
...· Brindisi vista da...
...· Cinema
...· Economia
...· Formazione e Lavoro
...· Frequently Asked Questions
...· Isola di G. Sciarra
...· Le tue foto
...· Libri
...· Musica
...· Personaggi
...· Poesia
...· Pubblica utilità
...· Salute
...· Scompartimento
...· Stelle e Strisce
...· Teatro
...· Università
...· Viaggi
...· Video

Brundisium.net
.Ti dico la mia
.Saluti
.La bacheca del calcio
.Il tabellone del basket
.Il muro del volley
.Baci e carezze
.Alma Mater
.La Chat di Brundisium.net
.Indice del sito
.Invia le tue foto

Che tempo fa adesso a Brindisi?

Utenti attualmente connessi:

Brindisi, CGIL: cinque proposte contro la crisi



Ultime Mese Ricerca

Brindisi, 11/06/2009

CGIL: cinque proposte contro la crisi

E’ falso che la crisi sia ormai passata. E’ vero, invece, che il peggio, soprattutto sul piano occupazionale, debba ancora venire. Lo confermano i dati istat sull’aumento della cassa integrazione (+ 370% nell’ultimo mese) , sul calo delle produzioni (- 12%) , sulla contrazione dei consumi energetici (-7%) che provocano una minaccia (del tutto nuova nel settore) per la stabilità occupazionale nelle grandi centrali, e la stessa Banca d’Italia che prevede nel 2009 il crollo di ben 5 punti di PIL. E’ sciagurato intervenire esclusivamente a sostegno del sistema bancario-finanziario (peraltro responsabile della crisi mondiale), in aiuto del sistema produttivo del solo lombardo-veneto (escludendo tutto il resto del Paese e saccheggiando il Mezzogiorno) e con misure sugli ammortizzatori sociali ancora inadeguate per entità e durata.
Contro la crisi, nulla viene messo in campo se non l’invito a fare acquisti per sostenere i consumi (non si capisce con quali soldi atteso che saltano gli stipendi e le pensioni sono sotto la soglia della povertà) e politiche negazioniste anche del dramma vissuto dai 400.000 nuovi disoccupati vittime della crisi. A Brindisi, sono 2.500 i posti di lavoro persi negli ultimi mesi. Così il tasso di disoccupazione (disoccupati + inoccupati) raggiunge il 24,34% con picchi oltre il 25% a Brindisi città e tra il 28 ed il 29% nei comuni della “zona sud” (dati ISTAT relativi all’anno 2008). Altro che disoccupazione al 12% come sostenuto da qualche imbonitore locale.
Allora, c’è bisogno di ripartire da nuovi investimenti che vedano protagonisti i territori, e quelli del mezzogiorno in particolare , per produrre occupazione e la ripresa dell’economia locale.

In questo contesto, la Camera del lavoro di Brindisi avanza 5 proposte quali priorità per i programmi di governo delle rinnovate istituzioni locali.

1- costituire subito un tavolo anticrisi.
Quante e quali sono le aziende del sistema delle PMI in difficoltà? Quanti posti di lavoro sono andati persi? Nessuno a Brindisi è in grado di dirlo né sembra preoccupato di monitorare la crisi ed i suoi effetti nel territorio. Come si possono, allora, modulare gli interventi anticiclici? Individuare le priorità? Raccordare gli strumenti normativi e individuare le risorse economiche da mettere subito a disposizione del territorio? Quanto servi il tavolo lo dimostra la figuraccia che Brindisi ha fatto a proposito di bonifiche: L’accordo di programma non si potrà più realizzare perché i soldi già stanziati (complessivamente quasi 400 milioni per 700 nuovi posti di lavoro) sono stati destinati dal Governo a Fidenza, Ravenna e Massamortara. Ma cosa ha saputo fare Brindisi per impedire lo scippo o semplicemente opporsi ad esso? Nulla, nonostante le ripetute denunce della CGIL e la proposta, inascoltata, di tenere una manifestazione unitaria territoriale per nuove politiche industriali. Né è servito lo spazio dedicato all’argomento dalla stampa locale “solo a posteriori”, a situazione ormai definitivamente compromessa.
E’ mancato il tavolo dove mettere a confronto le conoscenze ed avviare le iniziative. Ma, anche,la volontà politica di contrastare le decisioni del governo nazionale, di investire per la sostenibilità ambientale, l’innovazione e la ricerca. Ora, si costituisca subito il tavolo anticrisi.

2 - 100 cantieri per 1000 posti di lavoro e 200 nuovi occupati nell’industria turistica.
Non servono grandi opere ma basterebbe partire dal piccolo, dalle piccole infrastrutture in grado di valorizzare Brindisi, dalla messa in sicurezza del territorio (spiagge, parchi, strade) delle scuole (per le quali sono già stanziati 6 milioni di euro a Brindisi ma che vedono ascensori e solai crollare sistematicamente), degli edifici a rischio nei centri storici e nelle periferie popolari di ogni nostro Comune, riqualificando i quartieri dormitorio e costruendo nuove abitazioni a canone agevolato dando risposte al bisogno di casa dei meno abbienti e delle giovani coppie.
Facciamo partire immediatamente le opere già cantierizzabili e ferme per motivi burocratici, per la campagna elettorale o perché le risorse sono bloccate. Rendiamo subito esecutivi i primi progetti di area vasta. Creeremmo nell’immediato 1000 nuovi posti di lavoro. Inoltre, in tutto il territorio, sotto la regia della provincia , coinvolgendo ogni ente locale, in coerenza con la riforma della legge regionale sul turismo, si possono assumere 200 operatori, guide, custodi, accompagnatori, coordinatori. Tanto da realizzare e valorizzare gli itinerari turistici classici e nuovi (costiero-balneari, , enogastronomici, agroculturali, collinari) in particolare nella zona sud della provincia.

3 - Regolarizziamo il sistema degli appalti.
Ad ogni rinnovo d’appalto pubblico e, soprattutto, privato nel sistema delle grandi committenti industriali locali si determinano sistematicamente: il ricorso al massimo ribasso (la soglia è ritenuta congrua anche con riduzioni del 60% sulla base d’asta) per l’aggiudicazione della gara; la messa in discussione dei livelli occupazionali; la contrazione dei diritti retributivi e contributivi acquisiti dai lavoratori; la elusione delle norme sulla sicurezza. Sono le conseguenze della logica dell’abbattimento dei costi sul fronte del lavoro (non dei profitti) ma anche della mancanza di chiarezza nei bandi e nei capitolati circa il ccnl da applicare, le unità lavorative da confermare per le attività da aggiudicare, la valutazione dei requisiti professionali posseduti, della dotazione tecnico-strumentale in possesso della azienda concorrente, della regolarità contributiva, etc.
Occorre ,in tal senso, inserire delle clausole vincolanti per le imprese appaltatrici e, in particolar modo, per le grandi committenti la cui incomprensibile resistenza all’adozione di regole certe e condivise alimenta il sospetto che a Brindisi la grandeindustria rifugga dal principio di Responsabilità Sociale d’Impresa e tenda a conservare la situazione storicamente data. Quella nota delle rendite di posizione consolidate e del “ meccanismo delle conoscenze e riconoscenze” che perpetua se stesso con buona pace dello sviluppo, dell’occupazione , dei diritti e della trasparenza. Risulta, pertanto, indispensabile adottare anche negli appalti privati il “gruppo interistituzionale d’intervento” (inps, inail, ispettorato lavoro, spesal, asl, finanza, carabinieri, polizia, vigili del fuoco) che il Prefetto di Brindisi ha varato nel settore pubblico quale formidabile strumento straordinario ed articolato di controllo e, al tempo stesso, di repressione e di potente dissuasione.

4 - Welfare locale: più servizi, più inclusione, più occupazione.
La spesa pubblica per lo stato sociale locale rappresenta un vero e proprio investimento per lo sviluppo del territorio. Perché consente di dare risposte ai bisogni reali delle persone, di realizzare, attraverso l’esigibilità dei servizi, il diritto di cittadinanza e, anche, di creare nuova e buona occupazione. Purtroppo, la rete dei servizi socio-sanitari , nonostante gli importanti passi avanti degli ultimi anni, ha troppe maglie ancora scucite. I documenti programmatici (pal, piani di zona, area vasta ,etc. ) devono concretamente trasformarsi in strutture e servizi : riorganizzando l’esistente ed attivando quanto di nuovo è previsto ma rimane ancora sulla carta. Ad esempio:
a) l’ attivazione dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) , dei consultori e delle Residenze Sanitarie Assistite (RSA) in tutti gli ambiti territoriali, rispondenti a criteri di qualità;
b) l’implementazione (le risorse sono già disponibili) degli asili nido e dei centri di aggregazione giovanile;
c) l’avvio dei progetti previsti per la riabilitazione e l’inclusione dei disabili;
consentirebbero ingenti investimenti per realizzare servizi ormai indispensabili e immediata nuova buona occupazione.

5 - Una task-force per la formazione continua, l’orientamento, la rioccupazione di chi ha perso il lavoro.
Serve la costituzione di un nuovo organismo straordinario in cui i rappresentanti delle aziende, in particolare del sistema industriale, dei lavoratori,e delle istituzioni (ufficio provinciale del lavoro, inps, inail, centri per l’impiego..) coordinate dal mercato del lavoro della Provincia, programmino percorsi di formazione, riconversione professionale che si concludano con il reinserimento lavorativo di quanti sono espulsi dal mondo del lavoro. Con particolare attenzione ai disoccupati ultraquarantenni ed a quelli con più bassa scolarizzazione (altrimenti condannati all’esclusione dal mercato del lavoro) e rendendo i progetti di nuovi insediamenti produttivi ed industriali in essere ( accordo stralcio per la chimica, area vasta, sfir, etc.) pienamente coerenti ed immediatamente rispondenti a questo bisogno occupazionale e sociale di Brindisi.

Contro la crisi, la CGIL avanza 5 proposte, per realizzare le quali, però, c’é bisogno che le rinnovate Istituzioni locali si muovano in autonomia e con autorevolezza. Autonomia dalle forti pressioni e dagli storici condizionamenti economico-culturali, Autorevolezza nei confronti del livello di Governo nazionale che, come panacea per tutti i nostri mali economici ed occupazionali, vorrebbe offrire a Brindisi la scandalosa prospettiva del rigassificatore a Capobianco e della centrale nucleare ad Ostuni.

Brindisi chiede interventi straordinari e sviluppo sostenibile. La CGIL rinnova l’impegno al fianco dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, delle donne e dei disoccupati in tale direzione.
Leo Caroli
Segretario generale CGIL Brindisi

COMUNICATO STAMPA CGIL BRINDISI


Correlato su internet:


· La tua posta
· Segnala un compleanno
· Rassegna stampa
· Brundisium TV
· Sfondi per il desktop
· Fiamma - La sala giochi
· In chat
· Sondaggi
· Brindisi Links
· Statistiche


Chi siamo | Contattaci | Credits | Note per gli utenti | Indice del sito | | Brundisium.net in home page