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Brindisi, 15/06/2009
Mennitti: “dare efficienza al prossimo governo della città”
Mi sono rivolto a Brindisi e ai brindisini e ho chiesto di condividere un metodo di lavoro che intendo portare avanti con le forze politiche e sociali che mi hanno appoggiato sin dal primo turno. Un messaggio di chiarezza per superare la confusione della politica e dare efficienza al prossimo governo della città. Non abbiamo dunque fatto apparentamenti e gli elettori troveranno sotto il mio nome le stesse quattro liste della scorsa settimana. Ma abbiamo trovato il consenso forte di cittadini, associazioni, movimenti e anche uomini e forze politiche che nel primo turno avevano operato altre scelte. Un messaggio chiaro e senza compromessi, alla città e per la città. Oggi siamo a un tempo più forti e più liberi. Segno che si può essere ottimisti: qualche volta i comportamenti chiari e forti possono aprire le menti e spingere all'impegno.
Sul fronte opposto si sono impelagati in trattative e mercanteggiamenti, con l'illusione di sommare sigle e favori, e alla fine si sono ritrovati più soli e più deboli. Chi resta legato alla vecchia politica fatica a immaginare quanto possa essere ricca di opportunità una nuova politica. Io interpreto il ballottaggio come una sfida diretta tra due programmi, due stili, due uomini. E' questa alternativa che si pone al giudizio dei cittadini. E allora, se si apre il dialogo con la città invece che con i partiti, se si scende nelle piazze invece che rinchiudersi nelle stanze, si ritrovano i consensi liberi delle persone, delle associazioni e degli stessi partiti.
Il messaggio di questa settimana è che una nuova e aperta visione della politica è in grado di aggregare consenso molto più che l'arroganza e il mercanteggiamento della vecchia politica. Mentre loro rincorrevano simboli da inserire nel medagliere, noi abbiamo scelto un'altra strada e su questa strada intendo proseguire nei prossimi giorni. Non ho posti da offrire a nessuno ma un grande lavoro di rigenerazione morale e civile della città da offrire ai cittadini, a tutti i cittadini e a tutti i movimenti: sociali, culturali, economici e politici.
Parlo di momento istituzionale della città. Intendo dire che ho una grande preoccupazione, che vedo largamente condivisa: che la brutta, vecchia politica possa pregiudicare un percorso di risanamento faticosamente avviato in questi anni. Questo risanamento non appartiene a me o ai partiti che mi sostengono, ma all'intera città che lo ha apprezzato anche nella differenza di posizioni politiche. Io chiedo ai cittadini il consenso di andare avanti e immagino un esecutivo aperto, capace di raccogliere sensibilità più ampie, di coinvolgere e non di escludere.
Quando il rischio è quello di rientrare nel vicolo cieco dell'arroganza e della malapolitica, il nostro compito è di avere uno scatto di orgoglio, di superare schemi antichi che i cittadini non capiscono e che non possono tenerci prigionieri. Qui non è in gioco la destra o la sinistra, il centro o il semicentro. Qui si tratta di andare avanti sulla strada di un rinnovamento nel quale si riconoscono le persone di buona volontà o di tornare indietro verso un'esperienza che ha dato alla città i peggiori anni della sua storia.
Domenico Mennitti
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