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Brindisi, 15/06/2009
Mercoledì approda il viaggio del "Progetto Itaca"
Il 7 giugno è partito il Progetto Itaca, un viaggio di 1.300 miglia lungo le coste dell’Italia (7-21 giugno 2009) per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della disabilità, organizzato dall’AIL, Associazione Nazionale contro le Leucemie in collaborazione con Campione Sailing. Nelle 9 città toccate dalle imbarcazioni (Genova, Carrara, Roma Civitavecchia, Napoli, Reggio Calabria, Brindisi, Rimini, con arrivo domenica 21 giugno a Venezia, giornata nazionale dell’AIL) si svolgerà infatti un ITACA DAY, nel corso del quale equipaggi misti formati da skipper professionisti, pazienti in fase riabilitativa, medici, infermieri e psicologi, parteciperanno ad un’uscita in mare, sognando l’isola di Ulisse, l’eroe greco che per primo ha saputo abbattere le barriere imposte dal pensiero corrente.
Campione del Garda 1 e Campione del Garda 2, i due Maxi di Campione Sailing, sono partiti da Genova per compiere una circumnavigazione della penisola e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle malattie oncologiche.
Il progetto di vela terapia “Itaca”, iniziativa nata all’interno delle Unità Operative di Oncologia Medica e di Ematologia dell’Ospedale Civile di Brescia, ha l’obiettivo di unire l’importanza del processo riabilitativo alle potenzialità della barca a vela. Quest’iniziativa si propone di aiutare la persona a trasformare un’esperienza drammatica in un’opportunità di crescita e a fare in modo che la malattia non rimanga il centro della vita, ma ne diventi un punto di partenza, per attivare nuove risorse e per dare corpo alla speranza.
Perché proprio la barca a vela? La navigazione a vela è un’esperienza che contiene molti elementi utili a stimolare processi di crescita e cambiamento. La barca ha una valenza ambientale, perché è uno spazio ristretto dove si è uniti dalla lontananza da terra e dalla necessità di stare in un piccolo gruppo con un comune obiettivo. È un luogo dove si creano legami, dove è necessario cooperare, assumere dei ruoli, seguire delle regole. Ha una valenza educativa (e quindi riabilitativa) caratterizzata principalmente dall’impossibilità di fuga sino al rientro a terra, dall’interdipendenza delle responsabilità e dall’inevitabilità della comunicazione. Importante è anche la condizione di apertura all’esterno (osservazione delle onde, del cielo e delle condizioni meteo).
Il Progetto Itaca è nato nell’estate 2006, da un accordo tra le Unità Operative di Oncologia Medica e di Ematologia dell’Ospedale Civile di Brescia, l’Ail, la Fraglia Vela di Desenzano, il Circolo Vela Gargnano, la Regione Lombardia e la Provincia di Brescia. Il progetto è stato ideato da un paziente (Andrea Zani) e formulato ed attuato da un gruppo congiunto di operatori sanitari dell’Ospedale Civile di Brescia; le loro rispettive competenze, in ambito sanitario ed in quello legato all’esperienza del veleggiare, sono venute a confrontarsi e fondersi, in un lavoro sinergico.
Obiettivi del progetto
Gli scopi e gli obiettivi individuati in questo progetto sono molteplici:
Per i pazienti:
- osservare il miglioramento di parametri psicologici, psicofisici e di percezione del dolore, spesso correlati ad una valutazione più positiva della Qualità della Vita;
- offrire uno stimolo a vivere meglio, anche quando, dopo un momento particolarmente difficile della vita, a seguito della malattia, fisicamente non si è più quelli di prima.
Per i membri dell’equipe:
- relazionarsi in un contesto extra ospedaliero con i pazienti e allentare il carico di tensione che il contesto lavorativo spesso induce (prevenzione ed eventuale intervento sul burn-out).
Per l’opinione pubblica:
- dare una percezione diversa alla malattia cancro.
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