Bari, 24/06/2009
Puglia Denuclearizzata: 5 consiglieri PD presentano proposta di legge regionale
"La Regione Puglia, sulla base dei principi costituzionali e delle competenze in materia di urbanistica e ambiente ... dichiara il territorio regionale della Puglia denuclearizzato e precluso alla presenza di impianti nucleari e al transito, anche temporaneo, di materiali nucleari". E’ questo l'art. 1 di una proposta di legge regionale firmata dai consiglieri del PD eletti nella provincia di Brindisi (Giuseppe Romano, Vincenzo Cappelini, Vincenzo Montanaro) assieme ai leccesi Antonio Maniglio Giuseppe Taurino.
La proposta di legge che verrà presentata nei prossimi giorni in Consiglio segue l'ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale nella seduta del 26 Maggio scorso con la quale la Puglia ha espresso il suo rifiuto incondizionato alla localizzazione di impianti nucleari sul suo territorio.
Tale norma - secondo i sottoscrittori della proposta di legge - richiede un ulteriore e più vincolante passaggio istituzionale attraverso l'approvazione di una specifica legge regionale.
Il piano del governo nazionale di riaprire la stagione nuclearista in Italia - è riportato nella relazione alla proposta di legge - appare assolutamente irrazionale e mette a rischio la sicurezza ambientale e sanitaria delle popolazioni interessate. Molto più saggio e lungimirante sarebbe... sviluppare.. le energie alternative da fonti rinnovabili.
A spingere i sottoscrittori a presentare la proposta di legge per denuclearizzare il territorio pugliese e a sollecitarne l'approvazione è una triplice riflessione: 1) la Puglia, con il Pear, ha scelto la strada di aderire al protocollo di Kyoto; 2) la Regione offre già tanto nel settore energetico (produce energia ben oltre il proprio fabbisogno esportandone l'80% a vantaggio della comunità nazionale); 3) la Puglia segue un modello di sviluppo incompatibile con il nucleare in quanto si basa sull'innovazione e la ricerca industriale, sulla valorizzazione delle sue peculiarità (agricoltura, rete di pmi artigiane e commerciali) e sulla tutela dei beni più preziosi (mare, costa, paesaggio rurale, città d'arte).
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Ore. Pi.
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