Brindisi, 27/06/2009
Bloccati i cancelli della Giano Plastica
Gli effetti della crisi continuano a creare grosse difficoltà ad aziende e lavoratori. A Brindisi è quasi del tutto scomparso il settore cresciuto nell'indotto del Petrolchimico per la trasformazione della materia prima, comparto che fino a pochi anni fa era abbastanza florido e costituiva una delle poche valvole di sfogo per un territorio martoriato dalla perenne piaga della disoccupazione.
Tre aziende della filiera hanno già chiuso i battenti ponendo in mobilità circa 120 lavoratori. In grossa difficoltà è pure la "Giano Plastica", attiva nella produzione di piatti e bicchieri di plastica. I lavoratori non percepiscono lo stipendio da oltre due mesi e pare l’azienda abbia accumulato notevoli ritardi nel versamento degli oneri contributivi.
Questa mattina i dipendenti, accompagnati dal segretario generale della Cgil Leo Caroli, hanno deciso di bloccare i cancelli dell’impresa. I lavoratori hanno lamentato una situazione al limite del paradossale: i segni di una grave crisi di liquidità sono forti (oltre ai lavoratori non vengono pagate le bollette nè i fornitori) ma l'azienda continua a ricevere quel numero di commesse che potrebbero garantire una buona operatività.
Nel pomeriggio di oggi la Filcem Cgil, con una comunicazione inviata al Prefetto di Brindisi e, per conoscenza, all'azienda ed agli agenti della Digos, ha richiesto la convocazione di un tavolo di trattativa/confronto tra l'azienda ed i lavoratori per "risolvere la situazione divenuta oramai insostenibile"
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