Brindisi, 01/07/2009

Soppressione scalo merci, CNA: "Ferrarese attivi tavolo di confronto"

Ancora una volta la Provincia di Brindisi e di conseguenza l’intero Salento vengono penalizzate per decisioni che vedono ormai un baricentrismo esagerato, frutto di valutazioni effettuate unicamente sulla base delle necessità e delle esigenze della città capoluogo a danno delle altre province, basti pensare alle vicende dell’Eurostar Roma –Lecce di qualche mese fa o alla riduzione dei voli dall’aeroporto Papola di Brindisi.
Dal 1°luglio, infatti, lo scalo merci di Brindisi, insieme a quello di Surbo, Taranto e Foggia, non potrà essere più utilizzato perché non operativo, con un serio danno per le aziende locali ed un conseguente innalzamento dei costi, in un periodo difficile quale è questo, in cui si risente particolarmente dei problemi legati alla crisi economica che sta investendo il territorio.
È evidente come Trenitalia non tenga nella giusta considerazione quelle che sono le esigenze di una intera Regione indebolendo le province più piccole come è quella di Brindisi, nel tentativo di contenere solo ed esclusivamente i propri costi, danneggiando così il tessuto economico su cui si basa l’intera regione, le piccole e medie imprese, i cui costi di acquisto delle materie prime o di spedizione delle merci finite aumenteranno notevolmente a causa del passaggio di trasporto su gomma.
La Cna di Brindisi, dunque, alla luce di quanto avviene in queste ore, ritiene utile sollecitare il Presidente della Provincia Massimo Ferrarese, benché appena insediatosi, perchè si faccia carico di una esigenza fortemente rappresentata, avviando in tempi brevissimi un tavolo di confronto con le parti sociali così da affrontare la Regione Puglia e Trenitalia per una rapida soluzione della vicenda,in modo da evitare che si mettano in discussione importanti investimenti già previsti come l’ampliamento del terminale Cemat-Brindisi oppure dello scalo merci a Tuturano che rischiano di essere vanificati.

COMUNICATO STAMPA CNA BRINDISI