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Brindisi, Fita Cna dal Prefetto per le problematiche del settore trasporti



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Brindisi, 03/07/2009

Fita Cna dal Prefetto per le problematiche del settore trasporti

Ha avuto luogo oggi, presso la Prefettura di Brindisi, un incontro tra il Prefetto e i rappresentanti di categoria della FITA CNA (Federazione Italiana Trasportatori Artigiani), Associazione Provinciale di Brindisi, il Segretario Regionale Riccardi Ciliberti e il coordinatore provinciale Giuseppe Marsico. L’incontro, è servito ad evidenziare tutte quelle problematiche del settore, già nelle settimane scorse evidenziate, non ultima l’eliminazione dello scalo merci di Brindisi da parte di Trenitalia Cargo.

Di seguito si riportano, in una breve nota gli argomenti affrontati, e di cui è stata consegnata anche al Prefetto:

AUTOTRASPORTO SCHIACCIATO TRA CRISI ECONOMICA E SCELTE DI POLITICA DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA INSENSATE
Il lungo periodo di recessione economica, che ormai attanaglia il nostro Paese dal 2008 , rischia di provocare la chiusura di migliaia di imprese di trasporto in Italia, e centinaia in Puglia.
Particolarmente drammatica appare la situazione della provincia di Brindisi “in sofferenza “ già nel 2008 a causa di una debolezza strutturale del mercato locale dalle origini antichissime.
Sono preoccupanti – afferma l’unione Fita / Cna Puglia alcuni “ indicatori di crisi “ che emergono da una indagine della nostra associazione:
Confronto tra : PRIMO SEMESTRE 2009 - PRIMO SEMESTRE 2008 FATTURATO - 35 %
NUMERO VIAGGI A VUOTO + 15 %
INDEBITAMENTO MEDIO V/ FORNITORI + 20 %
TARIFFE € /KM - 10 % - 15%
TEMPI DI PAGAMENTO (corrispettivi per i servizi di trasporto ) AUMENTATI MEDIAMENTI DI 30 GG ( nello specifico da 90 gg a 120 gg )

Tutti indicatori che INDICANO CHIARO IL RISCHIO DI CHIUSURA DI CENTINAIA DI IMPRESE DI TRASPORTO
Ricordiamo che in Provincia di Brindisi risultano iscritte all’Albo n. 775 imprese così suddivise :
NUMERO IMPRESE ISCRITTE ALL’ALBO : 775
NUMERO DITTE INDIVIDUALI 551
NUMERO STRUTTURE CONSORTILI 19
NUMERO STRUTTURE COOPERATIVE 29
NUMERO SOCIETA’ DI PERSONE 53
NUMERO SOCIETA’ DI CAPITALE 123
Sono il 15% le imprese individuali, più esposte a rischio chiusura entro la fine del 2009, a causa di una crisi strutturale del settore, di un forte esposizione bancaria delle stesse, e di un calo del 35 % del fatturato.

CRISI DEL SETTORE E TENSIONE SOCIALE
Brindisi, come territorio, non puo’ permettersi la perdita di centinaia di posti di lavoro. Infatti, cio’ che deve preoccupare le Istituzioni non è SOLO la chiusura delle imprese di trasporto, ma il riflesso negativo sull’intera economia provinciale, a causa di un indotto ( carrozzierie, officine meccaniche, lelettrauti, concessionarie, agenzie locali di assicurazioni ecc ecc ) che ne verrebbe penalizzato pesantemente
Una situazione drammatica, che rischia di incancrenirsi anche a causa di una vertenza nazionale dell’autotrasporto che rischia di provocare altissime tensioni fra gli operatori del settore.
Brindisi è un territorio che merita una tranquillità economica e sociale, al fine di favorire le parti sociali e la ripresa dell’economia del territorio.
Per questo è indispensabile che ogni attore economico e/o istituzionale si prodighi, per una azione sinergica e immediata, al fine di scongiurare tensioni che occorre responsabilmente evitare , come un fermo dell’autotrasporto.
E’ infatti stato disatteso largamente il protocollo di intesa sottoscritto tra le associazioni dell’autotrasporto e il Governo lo scorso 18 Giugno.
A fronte del rispetto – di un unico impegno mantenuto nell’ ultimo Consiglio dei Ministri - , con il via libera al Regolamento della Consulta e dell’Albo, ( provvedimento questo che consente di costituire l’Osservatorio sui costi) sono rimasti disattesi molti impegni, tra i quali ricordiamo : -emanazione del decreto per la individuazione dell’Organismo di controllo così come individuato dall’83-bis;
- emanazione del decreto e relativa circolare sulla scheda di trasporto;
- emanazione del decreto per la costituzione del Fondo di garanzia;
- lo sconto sulla tassa di possesso
- maggiori interventi finanziari per la copertura degli sconti sui pedaggi autostradali;
Nessuno può permettersi di restare fermo ed impassibile prendendo semplicemente atto dell’ennesimo atteggiamento dell’Esecutivo teso a “prendere tempo senza nulla determinare“.

La nostra richiesta all’Ill.mo Sig.Prefetto, quale autorevole rappresentante del Governo sul territorio, è che sia fatto quanto in Suo potere per sollecitare il Ministro dei Trasporti ad una sollecità e positiva chiusura della vertenza dell’autotrasporto.
Il Paese in questa delicatissima fase certamente non merita ulteriori e pesanti disagi, ma deve essere chiaro a tutti, comunque, che le responsabilità delle ormai pressochè inevitabili azioni di protesta che il mondo dell’autotrasporto potrebbe trovarsi costretto ad intraprendere, saranno da ricondurre esclusivamente a carico di coloro che continuano a disattendere gli impegni da loro stessi, e a più riprese, assunti con l’autotrasporto italiano ”.

INFRASTRUTTURE LOGISTICHE
Negli ultimi anni tutto il mondo produttivo della provincia di Brindisi, ha potuto puntare soprattutto su due fattori :
- infrastrutture
- imprese di trasporto e logistica ben strutturate.
Fattori, anche questi che potrebbero venir meno, con il discutibilissimo orientamento della divisione Gargo di Trenitalia, di non dare operatività agli scali di Brindisi, Surbo, Taranto,e Foggia. Scali dove più operativi per il traffico merci “ del diffuso “ . Quindi vengono tagliati fuori spedizioni via treno per carri singoli e/o inferiori ad un treno di 15 / 18 vagoni.
Tale “ taglio “ dello scalo merci di Brindisi, porrà in seria difficoltà economica le imprese strutturate in società consortili e/o società di capitali, che negli ultimi anni hanno posto in essere ingenti investimenti al fine di sviluppare la logistica integrata e bimodale strada / ferro
I primi segnali di allarme, raccolti dalle nostre imprese strutturate parlano di possibili tagli del personale ( autisti, operatori di magazzino, personale amministrativo ecc ecc ) del 20 %, entro fine anno, qualora Brindisi dovesse perdere a causa della chiusura dello scalo merci, la sua naturale vocazione logistica.
E’ superfluo sottolineare la strategicità di uno scalo merci che fino ad oggi ha rappresentato :
- un fattore di attrattività per nuove realtà produttive
- un elemento di valorizzazione delle attività imprenditoriali già esistenti
- un fattore di ottimizzazione delle materie prime in entrata ed in uscita, con conseguente diminuzione dei costi delle stesse, a vantaggio della competitività del mondo produttivo locale.
Non è possibile ragionare in termini di competizione territoriale tra lo scalo merci di Bari, e quello di Brindisi. Si tratta di avere una visione strategica dello sviluppo dell’intera regione Puglia, e attuare una politica delle infrastrutture logistiche che eviti ad interi pezzi del nostro territorio di essere tagliati fuori dalle grandi direttrici economiche e delle merci.
Per questo la richiesta all’ Ill.mo Sig. Prefetto è di farsi promotore di un incontro a breve con Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, lla divisione Cargo di Trenitalia, le associazioni datoriali e dei lavoratori, al fine di attivare un tavolo tecnico per l’individuazione di soluzioni logistiche ferroviarie diverse ed economicamente più vantaggiosei per tutti, rispetto a quelle che si vanno delineando.

LEGALITA’ E TRASPARENZA.
Ci permettiamo anche di riprendere i contenuti dell’ultima autorevolissima trasmissione del giornalista Michele Santoro “ ANNO ZERO “ in onda su rai due, dal titolo “ Corri Bisonte Corri “ del 04 / 06 / 2009.
Senza entrare nello specifico delle questioni sollevate, ci permettiamo di sottolineare la ns. condivisione circa il pericolo di poca trasparenza e legalità in cui potrebbe cadere ed essere vittima l’autotrasporto Italiano, ormai indebitato e sfruttato.
La crisi economica, le tariffe di trasporto troppo basse, il pesante indebitamento delle nostre imprese, la concorrenza straniera sulla cui qualità da più parti vengono sollevate critiche, potrebbe indurre gli operatori ad operare ai margini della legalità e/o non rispettando le normative di sicurezza sociale e/o stradale, al fine di ridurre l’incidenza dei costi fissi aziendali.
Brindisi, può contare anche su una struttura logistica di elevata qualità : IL PORTO.
IL PORTO è inevitabilmente uno snodo di merci, incrocio di lavori ed attività difficilissime da monitorare anche solo sotto l’aspetto statistico.

IL PORTO E’ SICURAMENTE UNA OPPORTUNITA’ di sviluppo logistico ed economico.
La nostra associazione, da tempo è impegnata in campagne di sensibilizzazione presso la categoria al fine della promozione della sicurezza stradale e sociale, e del rispetto di tutte le normative.
Potrebbe non essere sufficiente.
Per questo la nostra richiesta all’Ill.mo Sig. Prefetto, è che Ella, si faccia promotore ed attivo sostenitore di una campagna di controlli da parte di tutti gli organi di polizia, affinché vengano – laddove ritenuto necessario - attivati controlli sul possesso dei titoli autorizzativi e/o di tutte le prescrizioni dettate dalle normative nazionali e comunitarie, da parte di tutte le imprese di trasporto e di logistica, nazionali, e/o estere che operano con il Porto di Brindisi.
E’ chiaro che non conosciamo situazioni di irregolarità, abusivismo e/o altro, ma riteniamo che una campagna di controlli attuata dagli organi di polizia, in direzione delle imprese di trasporto nazionali e/o estere che operano in direzione del Porto di Brindisi, possa essere un chiaro segnale della presenza dello Stato, in un luogo, ed in un momento economico, delicatissimo, in cui qualche operatore potrebbe cadere nella tentazione di essere poco rispettoso della legge, e/o tentare di operare ai margini estremi della legalità. A titolo puramente esemplificativo si ipotizza che potrebbero verificarsi casi di aziende che operano senza essere in possesso della Licenza Comunitaria, ma che svolgono comunque attività trasportistiche e/o ausiliarie che al contrario ne richiederebbero il possesso
In un territorio sano, si cresce economicamente tutti e più velocemente

COLLABORAZIONE TRA OPERATORI ECONOMICI.
Usciremo dalla crisi se tutti insieme saremo capaci di una visione strategica dello sviluppo del territorio di Brindisi.
Per questo occorre favorire ed attivare un dialogo proficuo fra gli attori economici del territorio.
Purtroppo nell’ultimo periodo molti operatori economici del ns. territorio, hanno usato atteggiamenti di chiusura verso il settore dell’autotrasporto brindisino, che tanto hanno dato in termini occupazionali e di sviluppo alla nostra provincia.
Siamo consapevoli, dell’autonomia delle scelte imprenditoriali attuate da grandi realtà produttive brindisine, ma riteniamo che al confronto non ci si debba mai sottrarre.
Siamo sicuri come comparto dell’autotrasporto brindisino, di riuscire a proporre soluzioni trasportistiche e logistiche di sicuro interesse a qualunque Committente.
E’ per questo che la nostra richiesta all’Ill.mo Sig. Prefetto è che Ella si faccia promotore di un incontro tra i grandi Committenti del territorio e l’associazionismo economico, affinché vengano esplorate tutte le soluzioni al fine di consentire alle imprese di autotrasporto del nostro territorio, di proporsi come Vettori e/o operatori logistici dei citati grandi Committenti locali.
Siamo certi, e si ringrazia sin d’ora L’ill.mo Sig. Prefetto di Brindisi per la collaborazione già dimostrata e per il prezioso contributo di esperienza, idee e progettuale che potrò dare nell’ambito delle Sue competenze, alla risoluzione delle problematiche esposte.
Si chiede a S.E. Illustrissima che sia data laddove ritenuto opportuno, comunicazione dell’incontro odierno e dei contenuti dello stesso agli organi di Stampa

COMUNICATO STAMPA FITA CNA


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