Bari, 03/07/2009
Prende il volo il distretto aerospaziale pugliese
Seicentocinquanta posti di lavoro, più di 252milioni di investimenti, con 62milioni di finanziamenti pubblici, un impegno delineato in sette proposte che interessano 14 società. Con questi numeri l’aerospazio pugliese si candida a compiere il grande salto verso un aumento delle capacità produttive e lo sviluppo di nuovi prodotti. In una parola, innovazione e competitività per fare della Puglia un centro di eccellenza aerospaziale in grado di rapportarsi alle più importanti realtà mondiali del settore.
Le 14 società fanno parte del Distretto aerospaziale pugliese. Un organismo costituito da imprese, università, centri di ricerca, enti e associazioni, che dopo il riconoscimento della Giunta regionale avvenuto a luglio del 2008, ha già avuto modo di farsi conoscere a livello mondiale per la partecipazione alle principali manifestazioni fieristiche settoriali. Le imprese puntano alla crescita e per farlo hanno scelto di investire attraverso gli strumenti che la manovra anticrisi varata dalla Regione Puglia ha messo a loro disposizione, cioè Contratti di Programma e Programmi integrati di agevolazione (Pia). I progetti (fatta eccezione per quello di Alenia Composite Spa già approvato dalla Giunta nella seduta del 30 giugno) sono attualmente al vaglio delle commissioni di valutazione che si esprimeranno nei prossimi giorni.
“Al di là della valutazione – ha detto il Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo –, quello che si apprezza in queste proposte è la voglia di guardare oltre la crisi con progetti di sviluppo lungimiranti e fortemente innovativi. Le imprese del Distretto aerospaziale vogliono investire per crescere e diventare più competitive a livello mondiale. Siamo convinti che in Puglia questo settore che già occupa 4.500 lavoratori e totalizza 700 milioni di fatturato, stia per compiere un ulteriore balzo in avanti sia per gli investimenti che per la grande propensione ad internazionalizzarsi che il Distretto ha mostrato sin dagli esordi. Non sarà un caso se Unioncamere nell’ultimo rapporto sulla natalità e mortalità delle imprese italiane, ci dice che nel secondo trimestre 2009 il dato pugliese migliore sul tasso di crescita delle aziende (+69%), è proprio della provincia di Brindisi, centro pugliese dei comparti più forti della nostra economia: aerospazio ed energie rinnovabili”.
I progetti saranno realizzati infatti principalmente a Brindisi, ma anche Foggia, Grottaglie, Taranto e Lecce sono indicate come sedi di futuri investimenti. Le imprese grazie ai Contratti di Programma ed ai Pia intendono potenziare impianti, macchinari e attrezzature per allargare e migliorare le capacità produttive e innovare i processi di lavorazione, ma oltre all’investimento produttivo puntano sulla ricerca per realizzare nuovi componenti e prodotti innovativi.
I progetti
Alenia Aeronautica S.p.A. nella sede di Foggia (in partenariato con S.C.S.I. di Capitanio Salvatore & C. S.a.s. a Brindisi), intende investire quasi 53milioni di euro allo scopo di allargare e migliorare le capacità produttive per la realizzazione dello stabilizzatore orizzontale del velivolo B 787 “Dreamliner”.
Alenia Composite S.p.A., per lo stabilimento di Grottaglie (associata con G.S.E. Ground Support Equipment S.r.l. che opera a Brindisi) ha già ricevuto il placet regionale per un investimento di oltre 53milioni di euro grazie al quale acquisterà macchinari e attrezzature per la fabbricazione e l’assemblaggio di tronchi di fusoliere del velivolo B787 da realizzare con l’utilizzo di materiale composito e una modalità di fabbricazione fortemente innovativa.
Agusta S.p.A. a Brindisi (in partenariato con Giannuzzi S.r.l. a Cavallino in provincia di Lecce) grazie ad un investimento che supera i 19milioni di euro intende realizzare un nuovo reparto di produzione di componenti in materiali compositi per aeromobili di propria produzione.
Avio S.p.A. sempre a Brindisi (associata con Processi Speciali S.r.l. della stessa città) con oltre 48milioni complessivi di investimento punta a implementare linee di produzione e manutenzione e innovare le tecnologie per aumentare capacità produttiva e competitività.
Design manufacturing Dema S.p.A (insieme con Arseni Davide Ditta individuale di Mesagne in provincia di Brindisi) investirà complessivamente più di 51milioni di euro per realizzare a Brindisi un intero stabilimento per la produzione di aerostrutture. Un’operazione che porterà da sola all’assunzione di 471 lavoratori.
Space Software Italia. S.p.A nella sede di Taranto (con Consorzio Optel come partner che investirà a Brindisi e a Valenzano in provincia di Bari) grazie ad un progetto che raggiunge quasi 12milioni di euro, intende diversificare la produzione per creare nuovi prodotti aggiuntivi.
Mentre i sei progetti descritti sono tutti Contratti di Programma, l’unico Pia (Programma integrato di agevolazione) riguarda Costruzioni Motori Diesel. S.p.A. che, a Brindisi, associata con International Aviation Supply S.r.l. della stessa città, spenderà poco meno di 16 milioni di euro per creare una nuova unità produttiva dedicata alla produzione e commercializzazione di motori a pistoni per il mercato dei velivoli dell’aviazione generale e degli ultraleggeri.
Il punto sulla manovra anticrisi
Sono 785 i progetti presentati dalle imprese per i dieci bandi attivati nell’ambito della manovra anticrisi. La Giunta regionale ha già dichiarato ammissibili (attraverso 9 Contratti di Programma e 11 Programmi integrati di agevolazione) investimenti per 340.565.785 euro che produrranno un incremento occupazionale di 806 unità e per i quali le agevolazioni previste ammontano a 107.837.271 euro.
La Regione Puglia per fronteggiare gli effetti della crisi nell’economia reale si è mossa con grande anticipo rispetto alle altre regioni e con un pacchetto di misure particolarmente corposo che ha già attivato bandi per 448milioni 770mila euro.
Gli avvisi sono stati attivati a cominciare dal novembre 2008. Per i Contratti di Programma, i Programmi integrati di agevolazione (Pia) e il bando Aiuti alla Ricerca per le Piccole e Medie Imprese, le domande potevano essere presentate a cominciare dal 19 gennaio 2009. Ad oggi sono pervenute 28 proposte per i Contratti di Programma, 36 per i Pia e ben 287 per il bando “Aiuti alla Ricerca”. Sono 144 le domande giunte per i tre bandi finalizzati all’internazionalizzazione (48 dai Consorzi export agroalimentari, 40 da quelli turistico-alberghieri, 56 dai Consorzi export Manifatturieri). Sono 16, invece le proposte per il bando sul contrasto all’usura, mentre l’avviso sugli Aiuti per programmi di investimento di Micro e Piccole imprese ha ricevuto fino ad oggi 86 domande e 12 l’Avviso a favore di Cooperative di Garanzia e Consorzi fidi per la dotazione di fondi rischi. Infine l’ultimo avviso che riguarda il sostegno allo Start up di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati, dal 22 giugno ad oggi, ha già ricevuto on line 200 domande.
Dei 10 bandi attivati quelli ancora aperti sono: Contratti di Programma (a sportello, cioè fino ad esaurimento delle risorse), Programmi integrati di agevolazione (Pia) (a sportello), Aiuti per programmi di investimento di Micro e Piccole Imprese (a sportello), Avviso per il sostegno allo Start-up di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati (a sportello).
Il settore dell’aerospazio in Puglia
Le grandi imprese operanti in Puglia nel settore dell’aerospazio sono quattro: Alenia Aeronautica, Avio, AgustaWestland, ElsagDatamat con presenza diretta e attraverso la controllata SSI.
Ad esse si affianca un numero ristretto di piccole e medie imprese in grado di gestire un prodotto verticalizzato e di procurarsi opportunità di business anche sul mercato internazionale; un numero maggiore di aziende, oltre 30, in grado di offrire solo l’esecuzione di fasi dei cicli di lavoro propri della filiera, ed infine aziende del settore aerospaziale, spin-off del mondo universitario, che oltre ad operare con le grandi imprese, hanno un proprio prodotto da offrire sul mercato. Il totale raggiunge il centinaio di imprese.
Gli addetti del comparto aerospaziale in Puglia sono oggi oltre 4.100 unità, che si elevano a 4.500 unità se si considerano gli addetti delle imprese esterne cui le grandi imprese hanno da tempo esternalizzato numerose attività indirette (quali manutenzioni, pulizie, mense, guardiania, infermeria, etc.).
Il comparto pugliese dell’aerospazio contribuisce con oltre 700 milioni di euro ai ricavi del comparto nazionale, nel 2007 pari a 7 miliardi di euro circa. Nel corso del 2008 l’export del settore ha sfiorato i 180 miloni di euro, con un incremento del 26% sull’anno precedente.
È quindi evidente che il comparto aerospaziale di per sé importante per il sistema Italia, è strategico per la Puglia per i livelli occupazionali assicurati.
Il Distretto Produttivo Aerospaziale Pugliese
A luglio 2008 la Regione Puglia ha riconosciuto il Distretto Produttivo aerospaziale Pugliese che riunisce imprese, associazioni di categoria, enti locali ed organizzazioni sindacali, università, enti pubblici e privati di ricerca per un totale di oltre 50 aderenti, di cui 37 sono le imprese.
È uno degli 11 distretti produttivi riconosciuti dalla Regione Puglia. Ha un ambito territoriale regionale e si definisce come un sistema integrato di relazioni produttive, tecnologiche, istituzionali e di servizi, dotato di una organizzazione governata dalla fiducia e dalla cooperazione.
La caratteristica della proposta di riconoscimento è la fusione della componente tecnologica con quella produttiva: grazie a questa azione il sistema produttivo locale avrà maggiori possibilità di partecipare ai più significativi programmi internazionali aerospaziali e a strutturare un sistema di piccole e medie imprese orientato non solo alla subfornitura, ma anche alla produzione di prodotti da immettere direttamente sul mercato.
A settembre 2008 la Regione Puglia ha costituito con Piemonte e Campania, il Metadistretto dell’Aerospazio, a giugno 2009 anche la Lombardia ha chiesto di farne parte.
L’internazionalizzazione
Le commesse ottenute oggi nel settore dell’aerospazio, sono frutto delle politiche regionali finalizzate a promuovere l’internazionalizzazione. Da luglio 2008 ad oggi la Regione Puglia ha partecipato a ben cinque eventi internazionali:
Dal 14 al 20 luglio del 2008 siamo stati presenti al Farnborough International Airshow, la più importante manifestazione fieristica londinese del settore, una partecipazione realizzata all’indomani del riconoscimento ufficiale del “Distretto produttivo aerospaziale pugliese”. Poi è stata la volta dell’ International Aerospace Supply Fair (AIRTEC), che si è svolto a Francoforte dall’ 11 al 14 novembre del 2008 ed è stato l’occasione per presentare la filiera pugliese e il Distretto produttivo aerospaziale riconosciuto dalla Giunta regionale a luglio.
Dal 3 al 4 dicembre 2008 siamo andati a Tolosa in Francia per Aeromart. Proprio lì con il Direttore generale di Aéro Montréal, l’ente che rappresenta il distretto aerospaziale di Montréal che è insieme a Seattle e Tolosa uno dei tre poli industriali dell’aerospazio più importanti al mondo, è stata avviata una collaborazione tra il distretto canadese e il neonato distretto pugliese, non solo in ambito industriale ma anche nel campo della ricerca e della formazione.
Il primo appuntamento del 2009 è stato Echo Italia 2009, rassegna internazionale che si è svolta a Montreal dal 10 al 12 giugno ed è culminata con la firma di una lettera d’intenti tra Distretto Produttivo Aerospaziale Pugliese ed Aéro Montréal, intesa che sancisce il sostegno reciproco per progetti di sviluppo tra Puglia e Canada. Infine dal 15 al 21 giugno siamo al Paris Air Show, dove sarà presentato il Metadistretto dell’Aerospazio. È partito da lì l’annuncio della grande commessa della canadese Bombardier, un contratto ventennale da 700 milioni di dollari per la parte più significativa delle ali di 1700 aerei della serie “C” di Bombardier Aerospace, il nuovo jet a corridoio singolo sia da 110 che da 130 posti, che saranno costruiti da Magnaghi Aeronautica e Salver, aziende del Gruppo Invesco, negli stabilimenti della Campania e di Brindisi.
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