Ostuni, 03/08/2009
Il difensore civico sulla presunta carenza di servizi e bagni pubblici
Pervengono all’’ufficio del Difensore Civico numerose lagnanze circa la carenza dei servizi e bagni pubblici nella nostra Città, nonché della cattiva gestione di quelli esistenti. Il problema è sentito in particolare nel comprensorio che riguarda Piazza Della Libertà e il Centro Storico. Da una prima ricognizione fatta dall’ufficio scrivente risultano operativi in Ostuni n. 8 bagni pubblici su 9 (il vespasiano allocato alle spalle del Palazzo di Città è CHIUSO da tempo), mentre i bagni previsti in corrispondenza della scalinata Don Elio Antelmi (Piazza Della Libertà), esistono solo su progetto realizzato qualche anno fa, con relativa copertura finanziaria, in attesa (dal maggio 2008) che venga svolta la gara per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori.
A quest’ultimo proposito, considerato che l’ufficio gare e appalti è sicuramente carico di lavoro, suggerirei una procedura più snella per la realizzazione dell’opera, da farsi in economia (dopo aver rivisto l’importo dei lavori) ai sensi della nuova disciplina istituita da questo Comune con Del. di CC. n.39 del 21.10.2008.
In ogni caso, a prescindere dalla strada che si voglia percorrere o meno, credo che una Città come Ostuni la quale vanta nella provincia (e non solo) il primato di presenze turistiche in corso dell’anno, che organizza numerose ed interessanti iniziative di carattere culturale, sociale, di intrattenimento ecc., non può presentarsi carente di alcuni servizi di prima necessità come i bagni pubblici, soprattutto nei luoghi dove ogni giorno si registra, in particolare nel periodo estivo, un alta affluenza di gente, la quale non può e non deve essere obbligata ad utilizzare i servizi igienici dei Bar, Ristoranti ecc..
Al potenziamento strutturale è tuttavia necessario affiancare una sua corretta funzionalità, invero, come ho potuto peraltro accertate de visu, l’attuale servizio di “custodia” dei bagni pubblici, egregiamente svolto (ovviamente proporzionato al corrispettivo riconosciuto) dalla cooperativa a cui è affidata la loro gestione, non garantisce risultati efficienti, inoltre gran parte dei punti operanti sono lasciati per parecchie ore della giornata senza alcun controllo, e quindi esposti al rischio di atti vandalici, di danni e/o di furti, con aggravio di spese a carico della Pubblica Amministrazione.
Questa ultima considerazione scopre un punto dolente che affligge oggigiorno una pubblica amministrazione (si realizzano opere pubbliche, grandi o piccole che siano, senza, talvolta, poter fare molto per garantire loro una efficiente gestione) ma, in ogni caso, in tante altre realtà italiane i servizi igienici pubblici sono gestiti con regolarità e funzionalità.
L’inefficienza o la carenza di capacità organizzativa non deve però partire da Ostuni, che si è sempre distinta per la professionalità della sua classe dirigente e l’operosità della sua gente.
Per tutto quanto sopra esposto, invito quanti di competenza a prendere in seria considerazione tale problematica e chiedo di intervenire con urgenza per ridurre al minimo il disagio denunciato.
Infine, facendomi portatore di tante lamentele avanzate da cittadini che risiedono nel centro storico, nella zona mercato (e non solo), di Ostuni, sono costretto ancora una volta a chiedere ospitalità agli organi di stampa per sensibilizzare l’intera Città, quanti vengono a visitarla o a lavorarci, ad essere rispettosi del patrimonio comune e delle regole di una civile convivenza: la carenza (che non può significare la pretesa di un bagno per ogni abitante) o la poca efficienza di bagni pubblici esistenti nel territorio non autorizza né legittima nessuno ad utilizzare ogni angolo del paese come un vespasiano.
COMUNICATO STAMPA COMUNE DI OSTUNI - UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO
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