Brindisi, 04/08/2009
Sindacati di Polizia: "la politica litiga e le forze dell'ordine sono sempre più sole"
I nostri illustri e indaffarati uomini politici preferiscono dedicare il loro prezioso tempo, retribuito loro grazie al voto popolare, a contendersi l’acquisizione di cariche politiche negli organismi istituzionali.
È questo, a quanto pare, il loro passatempo preferito, messo in luce tra l’altro, anche da alte cariche di governo che, appunto, esortano i politici del Sud a “prendere esempio dalla Lega”, che come i cavalieri di Pontida - difendono il loro territorio e ne vogliono il bene e lo sviluppo.
Qui si accalorano, evidentemente solo per le alte temperature che stiamo registrando! Per accaparrarsi le “mitiche poltrone” – non certo per le innumerevoli e concrete problematiche che questo contesto presenta e che, per la loro risoluzione esigerebbero impegno e determinazione.
Gli unici a essere veramente determinati ed a volere il benessere della comunità sono le Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza – di direzione politica e tecnica – che, quotidianamente, mettono insieme le sempre più esigue forze a disposizione e cercano di far fronte ai problemi legati al tema della sicurezza dei cittadini di questa nostra Provincia.
Eppure ogni giorno leggiamo sulla stampa locale le criticità della “macchina sicurezza” a servizio dei cittadini nella provincia di Brindisi; ma l’impegno dei politici di questa terra in che cosa si concretizza?
Vi è solo da dire, sperando di far leva almeno sul senso di amor proprio, che alcuni componenti di governo nel Nord sono riusciti a far istituire nuovi presidi di polizia, mentre da noi la fitta costellazione di onorevoli e sottosegretari non riesce a far giungere neanche i rinforzi minimi più volte richiesti, a tutela dei cittadini che meriterebbero risposte risolutive.
Questo territorio meriterebbe più impegno, più dedizione, più ardore e più grinta nel tradurre i decantati proclami elettorali!
Ormai la città di Brindisi è pattugliata da una sola volante e in provincia diventa ancor più sentita la mancanza delle risorse umane.
La Questura magistralmente è riuscita, per la sicurezza stradale dei cittadini e per assicurare ai figli di questa martoriata provincia un rientro sicuro nelle calde notti d’estate, ad aumentare il controllo del territorio e vigilare su determinati luoghi a rischio, potendo contare esclusivamente su risorse economiche stanziate dalla Regione Puglia e su volontarietà e sacrificio di specialisti della sicurezza che hanno aderito a turni di lavoro straordinario.
I 50 militari annunciati, peraltro non ancora visti e tanto meno avvistati, purtroppo servono a ben poco, se non per la vigilanza del Centro CARA-CIE di Restinco.
Non è possibile fruire di essi poiché la loro preparazione professionale non è idonea e rispondente agli aspetti di sicurezza pubblica.
Viceversa, la loro presenza, sortirebbe sui cittadini un effetto opposto.
Il cittadino e il turista in visita alla città non si sentirebbero più “sicuri” ma soltanto più presidiati!
I militari (forse) vanno bene nelle città con numerosi obiettivi sensibili fissi (ambasciate, dicasteri, etc), non certo a Brindisi che agonizza per la mancanza di pattuglie!
Aspettiamo, con la nostra consueta attenzione, tempi migliori per i nostri figli sperando in una nuova politica del fare e non quella delle scaramucce e degli “inciuci” salottieri.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO A FIRMA:
Siulp Conte - Sap Pulli - Siap Colella - Silp Cgil Capodieci - Coisp Pennetta - Uilps Gioia-Marrazzo
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