Brindisi, 05/08/2009
Quartiere fieristico: il Propeller chiede chiarezza a Sindaco e Autorità Portuale
Nicola Zizzi Presidente del The Internationale Propeller Club Porto f Brindisi ha inviato una lettera aperta al presidente dell’Autorita’ Portuale ed al Sindaco di Brindisi, in relazione alla individuazione del sito da destinare ad area fieristica. Di seguito riportiamo integralmente il testo della missiva.
Lo scorso 31 luglio il Consiglio Direttivo del Propeller Club di Brindisi si è riunito per valutare le dichiarazioni rese dal Presidente della Autorità Portuale e dal Sindaco di Brindisi, nel corso della conferenza stampa da essi convocata il 27 u.s. , in merito alla individuazione del sito da destinare ad area fieristica.
L'attenzione, non solo del Club ma anche di diversi strati della società civile, deriva dal fatto che sull'argomento, già nei mesi scorsi, all'indomani della emanazione da parte della Regione Puglia della nuova legge sul “Sistema Fieristico Regionale” (l.r. n.2 del 9.3.2009), le posizioni assunte dalle due amministrazioni avevano suscitato lo sconcerto e le preoccupazioni degli addetti ai lavori.
In particolare, la necessità, per i comuni che ne fossero ancora sprovvisti, di soddisfare alla prescrizione dell'art.14, di realizzare entro 1 anno una apposita area fieristica, “...destinata, a tal fine, dalla pianificazione urbanistica e territoriale...”, ha generato fin dal marzo scorso una forte pressione del territorio per scongiurare, in caso di inadempimento, il pericolo di perdere il “Salone Nautico”.
E, in effetti, le preoccupazioni appaiono più che fondate, alla luce del tempo già perso in proclami e in annunci, dietro ai quali non pare esserci alcun serio e concreto elemento di programmazione e nessuna capacità di soddisfare gli interessi del territorio.
Infatti il 13 maggio scorso, i due stessi pubblici amministratori convocarono una altra conferenza stampa, nella quale annunziarono l’individuazione del sito, per il polo fieristico di Brindisi, dell’area “Posillipo”, detto anche “ex-Carboniera” (che sarebbe quel lembo di circa 30.000 mq. che costeggia il Canale Pigonati dal lato del rione Casale), e risposero all’Ordine Professionale degli Architetti che la area da questi ultimi proposta, del piazzale di S.Apollinare e del capannone ex-Montecatini, non era utilizzabile a tal fine in quanto già destinata a stazione marittima.
Da più parti (Camera di Commercio, Ordini Professionali, lo stesso Propeller Club) fu fatto presente, sia pur con comunicati stampa e lettere, stante la indisponibilità dei due enti ad affrontare un confronto su questo come su ogni altro argomento, la impossibilità pratica di realizzare il polo fieristico sull’area Posillipo, sia perché ancora in possesso della Marina Militare, sia perché inadeguata per la mancanza di viabilità di accesso sia per la incompatibilità con i pontili di ormeggio delle imbarcazioni in esposizione con il traffico navale che attraversa il Canale Pigonati.
Ora c’è la nuova proposta, su cui, a distanza di altri 2 mesi persi in vista della scadenza del termine transitorio concesso dalla legge regionale, i due amministratori non hanno trovato di meglio che lanciare in pasto ai giornalisti, convocati con licenza di solo ascolto ma con divieto di fare domande e richiedere chiarimenti (chi ha provato a farlo si è sentito rispondere con secchi rimbrotti), una nuova idea: il polo fieristico si farà sui piazzali di S.Apollinare.
Solo che poi il Sindaco precisa che l’area individuata per il polo fieristico non comprende il Capannone ex-Montecatini, che, per la sua funzione storica e monumentale, merita un altro utilizzo, diverso secondo lui anche da quello di sede della stazione marittima (utilizzo invece disposto, insieme alla stessa area di S.Apollinare, da un bando di progettazione emanato nel mese di aprile dall’Autorità Portuale).
Già la ricostruzione complessa, appena tentata dal pensiero del Presidente dell’Authorithy e del Sindaco, rende arduo individuare un bandolo di coerenza e di logica, ma il discorso si complica ulteriormente se si considera che, a parere del Propeller Club di Brindisi, anche l’ultima individuazione fatta per il polo espositivo appare illogica, impossibile e contraddittoria.
Infatti, vi è da osservare in proposito:
- l’area di S.Apollinare è stata già oggetto di una “Variante al Piano Regolatore Portuale” approvata nel 2006, che la destina “a servizio del traffico passeggeri e ro-ro” dei 5 nuovi accosti ivi previsti, finanziati e progettati (ma mai messi in gara), mentre per la nuova individuazione proposta è necessaria, per espressa prescrizione della legge regionale, una conforme pianificazione urbanistica e territoriale (che richiede tempi di approntamento sicuramente incompatibili con il termine concesso dalla Regione, e che variano, a seconda del caso, se si ritiene sufficiente un “adeguamento tecnico-funzionale” o, in relazione alle opere che saranno previste, se occorrerà una vera e propria “Variante al P.R.P.”);
- anche ipotizzando la possibilità di convivenza del polo fieristico con i 5 accosti progettati a S.Apollinare e la determinazione di limitare la modifica degli strumenti urbanistici vigenti al semplice “adeguamento tecnico-funzionale”, la presenza del polo fieristico andrebbe ad interrompere il “circuito doganale unico”, che costituisce un obiettivo da decenni perseguito per la razionalizzazione degli spazi portuali e che passa proprio per il piazzale di S.Apollinare;
- a parte i tempi necessari per le procedure di adeguamento degli strumenti urbanistici, come si può portare a termine nei pochi mesi ancora rimasti prima della scadenza del termine di 1 anno, la bonifica ambientale dei suoli, la realizzazione delle strutture a terra e a mare, l’affidamento della gestione a società privata (che, si rammenta, per la legge regionale n.2/2009 deve avvenire per mezzo di una gara)?
- con quali soldi sarebbero realizzate le suddette opere, visto che non è stato fornito alcun elemento in proposito?
- che funzione avrebbe il capannone ex-Montecatini, visto che Sindaco e Presidente dell’Authority, nelle interviste a margine della conferenza stampa ne hanno previsto usi diversi, e che è stato pubblicato dall’Authorithy un bando di progettazione per farne una stazione marittima?
Tutte le esposte obiezioni e domande, non vogliono essere pretenziosi e gratuiti atti di qualunquismo dei soci del Propeller Club, ma seri e concreti tentativi di avviare un confronto sui contenuti e di richiamare gli enti preposti alla coerenza ed alla serietà programmatoria, nonché al dovere di confrontarsi con coloro che vogliono solo contribuire al progresso del territorio e fornire elementi tecnici di giudizio.
Del resto, il Propeller Club, per mezzo del suo Presidente, nella riunione appositamente tenuta presso la Camera di Commercio lo scorso 19 maggio, ebbe a fare una proposta concreta di localizzazione del polo fieristico, presso l’area di circa 80.000 mq. posta su parte dell’Isola di S.Andrea (in fase avanzata di dismissione da parte della Marina Militare) e sulla attigua radice della diga di Punta Riso: tale ipotesi sarebbe, a parere dei tecnici del Propeller, di agevole e rapida realizzabilità, avrebbe una buona accessibilità viaria e disponibilità di parcheggio, non sarebbe gravata da previsioni di Piano Regolatore contrastanti (una volta riconsegnata dalla Marina, che si è dichiarata disponibile in tal senso come risulta nei verbali preparatori del 2° “Accordo di Programma Quadro”, non richiede varianti urbanistiche visto che è una c.d. “zona bianca”, cioè non destinata ad alcunchè nel vigente P.R.P.), sarebbe infine attigua al Porticciolo Turistico di Bocche di Puglia e nella parte di fronte a quest’ultimo potrebbe ospitare in sicurezza i pontili di attracco delle imbarcazioni da esporre .
Poiché ogni spirito polemico è del tutto estraneo al modus operandi del Propeller Club, la cui unica finalità è quella di affiancare le istituzioni con lo stimolo, la proposta ed il sostegno delle azioni di crescita e sviluppo, duole dover muovere le presenti critiche, ma in un auspicato momento di riflessione ed autocritica il Presidente dell’Autorità Portuale ed il Sindaco di Brindisi dovrebbero utilizzare gli spunti e le sollecitazioni per far crescere il nostro amato territorio e non per rinzelarsi e sbattere le porte del dialogo.
COMUNICATO STAMPA
THE INTERNATIONAL PROPELLER CLUB PORT OF BRINDISI
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