Brindisi, 10/08/2009
Friolo (Pdl) chiede le dimissioni di Vendola
Il fallimento del presidente Nichi Vendola e del suo ex assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco, ora divenuto senatore del PD e come tale potrà godere l’immunità parlamentare, non è stigmatizzabile soltanto dalle note e tristi vicende giudiziarie ma anche, purtroppo, da una semplice equazione matematica. Quando a governare la Regione Puglia era l’attuale ministro Raffaele Fitto le casse della sanità facevano registrare un attivo di nove milioni di euro. Vendola ed il suo fidato ex assessore sono riusciti in pochi anni a dilapidare quel tesoretto e finanche ad indebitare tutti i pugliesi sino ad un miliardo di euro. Eppure le due situazioni economiche sono distanziate soltanto da quattro anni.
Denaro speso senza un’azione programmatoria oculata e senza portare benefici diretti ai cittadini ma soprattutto ignorando del tutto le promesse della campagna elettorale che, come tutti ricorderanno, era incentrata in particolare modo sulla sanità pubblica e l’impegno di aprire reparti e stabilimenti ospedalieri.
I cittadini sono consapevoli che la situazione della sanità pubblica in Puglia non è migliorata e in molti ammettono che si stava meglio prima, cioè quando Vendola fortunatamente si occupava di altro rispetto alla gestione della Regione. Al Governo Vendola, dopo lo sperpero compiuto in questi anni, ora mancano i soldi finanche per rinnovare le convenzioni con le strutture sanitarie private e quindi non è più in grado di colmare le risapute e sempre più evidenti carenze del sistema sanitario pubblico. Da ricchi a poveri ed indebitati i pugliesi e questo nonostante Vendola e la sua giunta regionale di centrosinistra abbiano provveduto ad aumentare tasse e tributi come nel caso dell’addizionale IRPAF, IRAP, accise su benzina e gas metano e sul conferimento dei rifiuti in discarica. Inoltre
Carenze e negligenze sono stati riscontrati in tutti i settori e l’incapacità gestionale di Vendola e i suoi assessori è risultata evidente anche quando era il momento di decidere come impegnare le somme disponibili. Si pensi, ad esempio, al notevole ritardo accumulato prima di poter liquidare il DIEF, il documento di indirizzo economico finanziario. Vendola ora chiede un miliardo di euro ad un pool di banche per coprire il “buco” della sanità pubblica. Sicuramente i pugliesi non sarebbero in questa situazione se lui avesse governato con più oculatezza, discernendo le giuste spese dallo sperpero. La speranza è che Vendola prenda atto del suo fallimento generale e si dimetta al più presto.
COMUNICATO STAMPA MAURIZIO FRIOLO - VICE COORDINATORE PROVINCIALE PDL DELLA PROVINCIA DI BRINDISI
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