Brindisi, 14/08/2009
Gabbie salariali, Tomaselli: "importante la proposta di Ferrarese"
La proposta del Presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, di promuovere un incontro dei suoi colleghi del Mezzogiorno per una comune risposta alle provocazioni leghiste di queste settimane, a cominciare dall’anacronistico ritorno alle gabbie salariali, è una iniziativa importante che, finalmente, va ben oltre il chiacchiericcio estivo.
La questione meridionale è tornata prepotentemente all’attenzione della politica nazionale e del Paese intero. Che il dibattito sul Mezzogiorno, però, stesse prendendo una brutta piega era già evidente nelle settimane passate, con una risposta del centrodestra fatta di scelte retrive e meramente demagogiche: dal ribellismo dei notabili siciliani del PDL, sedato da qualche promessa di risorse, al ritorno al più antico centralismo nell’annunciata Agenzia per il Sud, per finire con le gabbie salariali.
Insomma, da parte del Governo si vanno prefigurando soluzioni con cui il Mezzogiorno rischia di pagare per intero quella che è ormai la deriva di una subalternità culturale, prima ancora che politica, del centrodestra alla Lega. Il tutto nell’imbarazzante silenzio e nella totale impotenza del Ministro Fitto e dei parlamentari meridionali del PDL.
Per questo, la proposta di Ferrarese è utile, innanzitutto, perché chiama al protagonismo attivo una nuova leva di amministratori locali meridionali, di cui proprio Ferrarese è uno dei testimoni più significativi per aver guidato quella che, a Brindisi, abbiamo chiamato una originale “alleanza meridionalista” tra PD, UDC, il movimento “Io Sud” di Adriana Poli Bortone.
Un protagonismo che fa i conti con una rinnovata “etica della responsabilità” che deve tornare ad ispirare l’azione politica delle classi dirigenti del Mezzogiorno, per poter reggere la forza d’urto di un pregiudizio, a volte non infondato, che sembra affermarsi nel paese e che vede in questa parte d’Italia una realtà di sprechi e pigrizie, mista a malaffare e a cattiva amministrazione.
Dopo l’appannamento della lunga stagione dei sindaci e dei governatori meridionali, che negli ultimi quindici anni soprattutto il centrosinistra (con qualche buon esempio anche nel centrodestra) aveva proposto come simboli di rinnovamento della politica e di buon governo, ora c’è bisogno di nuovi protagonisti che impugnino la bandiera di un Mezzogiorno moderno, consapevole dei propri limiti ma pronto alla sfida di politiche innovative ed originali e di un rinnovato patto nazionale.
La proposta di Ferrarese apre lo spazio proprio alla ricerca di questi nuovi protagonisti: i parlamentari del PD la sosterranno convintamente e, mi auguro, che, liberi da pregiudizi politici e da vincoli di obbedienza, eguale sostegno venga dai parlamentari meridionali del PDL. Così come auspico che tale iniziativa si allarghi ai Sindaci del Mezzogiorno, di ogni schieramento: a cominciare da un'altra personalità simbolo del buon governo delle città come Michele Emiliano, il quale, più che alle interne per quanto importanti vicende congressuali del PD, potrebbe anch’egli cogliere questo terreno di iniziativa per impugnare, con l’autorevolezza e la credibilità del suo ruolo istituzionale, la bandiera di un nuovo Mezzogiorno.
COMUNICATO STAMPA SEN. SALVATORE TOMASELLI
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