Brindisi, 28/08/2009
Grave denuncia di Giovanni Brigante sui presunti avanzi di amministrazione del Comune
Di seguito si riporta integralmente una interrogazione del Consigliere Comunale Giovanni Brigante al Presidente del Consiglio.
Prendo atto che sulla questione della ineleggibilità e/o incompatibilità da me sollevata nella precedente seduta consiliare, il sig. segretario generale non ha ancora risposto per iscritto alle osservazioni da me elencate, non tenendo conto che il sig. Sindaco a mezzo stampa ha reso noto che quanto meno una delibera di giunta adottata nel dicembre 2008 non è stata entro lo stesso mese ratificata dall’assemblea comunale e quindi resta l’ipotesi del danno erariale provocato da quei componenti è chiusa senza adozione dei provvedimenti consequenziali.
Ed ora, prima di ritornare come per il passato ai grandi programmi di Brindisi città d’acqua, che sicuramente saranno condivisi dalla maggioranza di questo Consiglio e consentiranno al Sindaco una momentanea tranquillità gestionale dal punto numerico, non può non essere evidenziata la mancata trasparenza e la falsità, ripeto la falsità, visto, sig. Segretario, che mai precisazioni sono pervenute al riguardo sino ad ora, sui documenti contabili relativi ai bilanci di previsione e rendiconti consuntivi dell’Ente.
L’Assemblea ha titolo a conoscere immediatamente se i notevoli avanzi di amministrazione relativi agli anni 2005/2006/2007 e 2008, corrispondenti rispettivamente ad € 10.278.333,58, € 12.882.764,14, €17.382.697,01, ed € 7.892.842,02 sono veri e reali perché se cosi fosse gli stessi costituiscono la prova provata intanto della mancata realizzazione dei bilanci di previsione per quegli anni, nonché della non realizzazione dei programmi annuali annunciati per detti anni dalla sconclusionata maggioranza di destra che vorrebbe continuare ad amministrare questa città.
Ma al di là di questa evidente, ma grave considerazione di ordine innanzi tutto politico, ben altra osservazione, invero più volte in passato da altri segnalata, merita di essere riproposta prima di avviare questo Consiglio.
La domanda da porsi è: e se gli avanzi sopra indicati, proposti dalla Giunta ed approvati dalla maggioranza assembleare, non fossero veritieri, come sembra rilevarsi a prima vista? Credo io sig. Segretario che la incompatibilità a ricoprire la carica di amministratore e/o consigliere vi sia tutta nei confronti di coloro da me nominati nella precedente seduta.
Ed allora, sig. Segretario e sig. Dirigente di Ragioneria e ricordando a me stesso che l’avanzo di amministrazione per ogni esercizio è il risultato delle varie poste contabili relativi al saldo banca ad inizio esercizio, più i residui attivi (crediti) e meno i residui passivi (impegni) mi chiedo e chiedo, come possano considerarsi contabilmente veri i sopraccitati avanzi di amministrazione, considerando solo a mo’ di esempio ed in breve sintesi per l’esercizio 2008 quanto segue:
Affari Generali
Com’è possibile considerare residui attivi e qual è il relativo titolo giuridico sottostante di crediti risalenti ad esercizi 1993 e successivi per rimborso spese servizi in conto terzi? E come possono essere ancora considerati residui passivi somme per depositi cauzionali riferiti ad annualità 1991?
Lavoro Pubblici
Sulla base di quale titolo giuridico viene mantenuto, per esempio, nell’elenco dei residui attivi, i cospicui contributi regionali e statali per opere pubbliche finanziate con L. 393, finanziamento anno 1998, contributo piano triennale tutela ambiente (€ 2.074.423,62); contributo anno 2001 costruzione infrastrutture igienico sanitarie per contrada Montenegro (€ 1.027.717,08); Appare difficile dare legittimità, per esempio, del mantenimento di un residuo passivo del 1984 (sorto da ben 25 anni) per manutenzione straordinaria alla delegazione S. Elia e Commenda per € 160.297,01.
Patrimonio Casa
Risultano inseriti in bilancio, sulla base dell’elenco degli riaccertati residui attivi e passivi, rispettivamente u importo di ben € 6.851.825,92 e di € 2.984.597,69. Dei primi fanno parte fitti reali di fabbricati e anticipazioni di spese condominiali risalenti ad esercizi che vanno dal 1993 in poi e per i quali sono evidenti le ragioni di mancanza di titolo giuridico e comunque di certezza di irrecuperabilità delle somme a detto titolo oltre ad un contributo regionale di € 977.897,93 del 2002 per edilizia residenziale pubblica. I secondi sono costituiti da tre impegni di spesa relativi agli anni 1999-2001 e 2002 di cui risultano motivazioni al mantenimento talchè possono essere considerati ormai insussistenti.
Ambiente Igiene Edilizia Scolastica Sport
I residui attivi ammontano a € 20.569.152,63 e quelli passivi a € 32.402.441,90.
E’ davvero interessante e quindi forti dubbi nascono in questo settore specie per la gestione del servizio dello smaltimento della discarica di cui mi occuperò in altra sede. E’ appena sufficiente domandarsi come sia possibile mantenere fra i residui passivi impegni per scuole pubbliche che risalgono agli anni dal 1991 in poi e cosi come deve essere legittimamente motivato il residuo passivo risalente al 1980, cioè da circa 30 anni, per la manutenzione straordinaria di una scuola materna per € 76.080,97 o per la messa in sicurezza di edifici scolastici, riferiti agli anni dal 1993 al 2003, per importi consistenti.
Settore Gabinetto
Retto dal dirigente maggiormente retribuito dell’Ente e per il quale sarà necessario, unitamente agli altri dirigenti verificare da parte del Nucleo di Valutazione la retribuzione di risultato con riferimento agli obiettivi di piano gestionale assegnato a ciascun dirigente, sicuramente merita particolare attenzione nella determinazione dei residui. Ad oggi è sufficiente sapere se i residui attivi rivenienti da impegno Enel per gli esercizi 2005 e 2007 consistente in € 50.000,00 ed € 98.800,00 rispettivamente per sponsorizzazione convegno Brindisi città d’acqua e per la settimana della cultura a Brindisi, godono ancora di titolo giuridico per la riscossione e se è cosi è quali atti sono stati avviati per il recupero di dette somme oppure se detti importi non siano ormai considerati perenti.
Quanto sopra osservato a titolo esemplificativo porta di già inesorabilmente a poter affermare la inussistenza del mantenimento giuridico di somme per residui attivi o passivi all’esercizio 2008 e conseguentemente alla inesatta determinazione dell’avanzo di amministrazione per detto anno.
Ma vi è di più.
Per gli esercizi precedenti al 2008 restano più fortemente ancorate le ragioni giuridiche per il non mantenimento, dopo il riaccertamento da parte dei dirigenti dell’Ente e prima del passaggio nel relativo conto di bilancio, di ingente somme fra i residui attivi e passivi che hanno determinato poi i rilevanti avanzi di amministrazione sopra indicati.
Sono stati considerati in detti anni importi per residui attivi e passivi mancanti o, se si vuole, senza copertura di alcun titolo giuridico specie con riferimento alla anzianità del residuo talvolta superiore ai venti anni.
E’ appena sufficiente il richiamo all’elenco dei residui attivi e passivi conservati al 31 dicembre 2007 ed inseriti nell’apposito conto di bilancio per avere chiara l’idea della infondatezza della determinazione non solo dell’avanzo di amministrazione di quell’esercizio, ma anche degli esercizi pregressi.
Ora premesso che la normativa sul Tuel (artt. 179-189-228), alla quale dicono di richiamarsi rigorosamente i dirigenti dell’Ente per la determinazione dei residui attivi e passivi non risulta da tutti formalmente e sostanzialmente rispettata, è il caso di richiamare solamente quanto avvenuto per il settore viabilità a trasporti per immaginare come sono stati determinati gli avanzi di amministrazione anche per gli anni pregressi al 2007.
Nella determina sottoscritta dalla Dirigente del suddetto settore per la determinazione dei residui si afferma “ di dare atto che, in ottemperanza alle disposizioni di legge in materia sono stati determinati minori residui attivi per € 30.062.680,90 e sono stati determinati minori residui passivi per € 28.417.462,08 di dare atto, altresì, che l’eliminazione dell’importo di € 27.888.672,55 avviene in correlazione di importo sia in entrata (Cap. 796 art. 64, bilancio 2002) che in uscita (Cap. 28124, art. 5 del bilancio 2002) che € 507.614,75 sono portati in eliminazione del Cap. 30503, art. 2 del bilancio 2000 in quanto opera già ultimata e correlata a capitoli di entrata di competenza di altri Dirigenti e che € 174.000,35 sono portati in eliminazione nella parte entrata del Cap. 675 del bilancio 1999 e del bilancio 2001 in quanto operazione correlata a finanziamenti eliminati in capitoli di parte uscita di competenza di altri Dirigenti; di dare, infine, atto che sono state conservate a residuo unicamente le somme che rispondono a prescrizioni di cui gli artt. 189 190 del richiamato D.Lgs. 18 agosto 2000, n° 267”.
Naturalmente, sig. Segretario generale e sig. Dirigente di Ragioneria quanto sopra rilevato, specie con riferimento alla confusionaria, per usare un eufemismo, determina del settore viabilità e trasporti, porta alla conclusione dell’errato mantenimento e/o eliminazione di alcuni residui attivi o passivi per tutti gli esercizi relativi agli anni 2005/2008 con la logica
conseguenza dell’arrato avanzo di amministrazione per quelle annualità.
Per esperienza contabile acquisita quale amministratore di Enti pubblici, stando cosi le cose, e ritenendo la questione sollevata da grande importanza ed impeditiva per l’avvio di questo Consiglio, La invito sig. Segretario a voler informare l’Assemblea in ordine ai fatti rappresentati che, immotivatamente non sono stati oggetto di attenzione neanche da parte del Collegio dei Revisori dell’epoca di cui un Componente continua a farne parte, i modo tale da consentire al Sig. Presidente Dell’Assemblea, previa consultazione dei capi gruppo, di esaminare stante la gravità del caso la convocazione di un consiglio monotematico sulle questioni da me poste il rinvio a data da destinarsi della odierna seduta.
Conoscendo la sensibilità del Sig. Presidente formulo la richiesta di chiedere i chiarimenti al sig. Segretario Generale ed al Presidente del Collegio dei Revisori non essendo possibile proseguire sulle base di bilanci che, Dio non voglia, siano da considerarsi falsi.
Prego la S.V. di farmi pervenire risposta scritta entro tempi ragionevolmente brevi.
IL CONSIGLIERE COMUNALE
(GIOVANNI BRIGANTE)
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