Brindisi, 28/08/2009
Pubblicazione redditi medici: interviene l'Ordine
Gli elenchi di Dirigenti e medici dipendenti di Amministrazioni pubbliche resi noti in questi giorni dagli organi di stampa a seguito del noto “decreto Brunetta” impongono alcune considerazioni.
Innanzitutto costoro hanno redditi noti e controllati e pagano le tasse. Forse sarebbe stato più trasparente pubblicare i redditi al netto delle trattenute fiscali e previdenziali (spesso superiori al 50% del lordo).
Inoltre una quota del reddito di Dirigenti e Medici dipendenti di Amministrazioni pubbliche è dovuta a prestazioni erogate oltre il normale orario di lavoro per la nota carenza d’organico dell’Asl (ad esempio la pronta disponibilità al posto di guardia attiva per assicurare la continuità assistenziale). Perché le leggi finanziarie hanno bloccato da anni le assunzioni di altro personale sanitario, costringendo coloro che sono in servizio a turni massacranti di lavoro?
Altra considerazione: una quota del loro reddito è rappresentata dall’attività libero-professionale (ben controllata dall’Asl), che rappresenta il riscontro della fiducia dei cittadini che scelgono di rivolgersi ai medici operanti nel territorio, invece di intraprendere lunghi e costosi viaggi della speranza.
Infine, altre categorie professionali, notoriamente agiate, spesso più dei medici, hanno redditi noti decisamente inferiori. Siamo certi che il Governo e il Ministro Brunetta mostreranno lo stesso impegno e solerzia nello sviluppare la lotta all’evasione fiscale e a rendere trasparenti i redditi di tutte le categorie professionali.
Il presidente dell’Ordine
Dott. Emanuele Vinci
COMUNICATO STAMPA ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI
DELLA PROVINCIA DI BRINDISI
|