Brindisi, 05/09/2009

Albano (PD): "felici e (tar)tassati"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera aperta di Vincenzo Albano, consigliere comunale del Partito Democratico indirizzata a Domenico Mennitti, Sindaco di Brindisi.
Sig. Sindaco,
credevo che in questa città non ci fosse più niente che potesse meravigliarmi. Le devo confessare però che l’ultima vicenda sull’entità dei tributi locali mi ha confuso.
Negli anni scorsi, come ricorderà, la sua maggioranza ha provveduto ad aumentarli, ora si cerca di convincere i cittadini che sono stati ridotti.
Credo e spero che sia tutto frutto di un equivoco, che comunque bisognerebbe chiarire, anche perchè, volendo, si può sempre porre rimedio.
Come ho già detto in Consiglio Comunale, Lei, nel suo programma di mandato, ha dichiarato di voler proseguire sulla linea di una progressiva riduzione della pressione tributaria, “procedendo su un percorso individuato e già intrapreso che ha segnalato il comune per la propensione a ridurre l’onere dei tributi in anticipo sulle decisioni governative centrali”.
Certamente si riferisce alla riduzione dell’ICI sulla prima casa, portata dal 5 al 4 per mille nel corso del 2007 e ulteriormente ridotta al 3,5 per mille, l’anno successivo. Parte per iniziativa del Consiglio Comunale, parte per iniziativa della Giunta, che comportarono la riduzione complessiva del carico tributario di circa 1 milione di euro.
Forse ha dimenticato che la sua maggioranza, nella stessa tornata di bilancio del 2007, con il nostro dichiarato dissenso, ha provveduto ad aumentare l’addizionale IRPEF comunale del 60%, portandola al massimo consentito dalla legge, con un maggior prelievo fiscale di circa 2 milioni e mezzo di euro. Con una mano si dava, con l’altra si toglieva molto, ma molto di più.
Se si fanno i conti per bene, si può facilmente accertare che la pressione tributaria è complessivamente aumentata di circa 1 milione e 500 mila euro ( quasi 3 miliardi di lire).
Comunque si cerca di chiamarla, per me e per i cittadini che ne sopportano direttamente il peso, più che propensione, si chiama attitudine all’aumento dei tributi.
Si può però porre rapidamente rimedio, con quell’avanzo di amministrazione al quale spesso si compiace di fare riferimento, ponendo mano alla Tarsu le cui tariffe, nonostante le tante dichiarazioni in proposito, sono rimaste fra le più alte in Italia.
E’ difficile spiegare al cittadino di Brindisi perché paga una tariffa superiore del 44% rispetto a quella di Bari, del 28% rispetto a quella di Lecce, del 22% rispetto a quella di Foggia, a fronte di un servizio non certamente migliore, anzi!
Nei mesi scorsi, ho presentato, sottoscritto da 21 consiglieri comunali, un ordine del giorno che si proponeva lo scopo di impegnare Lei e la sua Giunta alla riduzione della tarsu del 25% per gli anni 2009 e 2010, per sostenere le famiglie e le piccole imprese commerciali e artigianali in questo momento di difficoltà.
Una proposta che ripresenterò nei prossimi giorni, perchè non mi sembra giusta questa diversità di prelievo, senza giustificazione alcuna. E poi non è compito dell’ente comunale sostenere i cittadini in difficoltà?
Questa potrebbe anche essere l’occasione per Lei per rimediare, per rendere conforme alla realtà quanto dichiarato, riducendo, in anticipo anche sulla mia prossima iniziativa, la pressione tributaria e dare, almeno per una volta, sostanza alle sue dichiarazioni programmatiche.

Vincenzo Albano
Partito Democratico Brindisi