Brindisi, 08/09/2009
Ordine Publico: intervento della UIL
La UIL Provinciale esprime forte preoccupazione per quanto si sta verificando nella nostra provincia in termine di ordine pubblico.
La situazione che si è venuta a creare in questi ultimi tempi ha purtroppo radici e motivazioni storiche.
Pensavamo che questi atti criminali non si sarebbero più ripresentati con tale violenza ed assiduità.
Non si può considerare la cruda realtà di questi giorni come singoli fenomeni che accadono per caso, ma riteniamo che siano atti intimidatori mirati per far ritornare nel caos e nella paura l'intero territorio provinciale con danni che penalizzeranno il nostro sistema economico e sociale, già pesantemente colpito da una grave crisi causata da altri motivi.
La UIL Provinciale ritiene che la situazione è più grave di quanto si possa pensare e che non basta soltanto fare riunioni tra istituzioni locali, responsabili della pubblica sicurezza e del rappresentante del Governo per risolvere questi problemi.
È necessario innanzitutto coinvolgere tutti gli organismi che operano nel sociale per dare più forza alla azione meritoria che svolgono tutti i giorni le forze dell'ordine, con carenza di uomini e di mezzi, per affrontare in maniera più adeguata queste situazioni.
Né certamente il problema si potrà risolvere con le sole denunce da parte di coloro che subiscono queste violenze.
Occorre ben altro!.
È necessario fare svolgere in profondità una azione investigativa di controllo preventivo per anticipare eventuali episodi di questo genere.
La UIL di Brindisi si chiede: quali sono le azioni concrete che lo Stato ha presentato negli ultimi incontri del Comitato dell'Ordine e della Sicurezza per tutelare gli interessi dei cittadini ed il sistema economico e commerciale?
Le telecamere e le denunce sollecitate dal vice ministro dell'Interno Mantovano non sono sufficienti allo scopo.
Sono senz'altro uno strumento utile ma, molte volte, testimoniano soltanto un atto già compiuto.
Riteniamo che poiché nella provincia di Brindisi operano 18 Istituti di vigilanza privati sarebbe opportuno, come primo momento di rafforzamento della sorveglianza data la carenza di organici più volte fatta emergere dagli stessi operatori di polizia, sarebbe quanto mai opportuno trovare il modo di coinvolgerli per avere un'azione di controllo più capillare del territorio.
Secondo noi non basta esprimere una semplice solidarietà verso coloro che subiscono in prima persona gli attentati.
Occorre anche una mobilitazione generale di tutte le forze sane di questo territorio: Prefettura, Istituzioni, Sindacato, Operatori economici dell'intera provincia per organizzare una pubblica iniziativa per contrastare con proposte concrete il ritorno alla violenza intimidatoria della criminalità organizzata.
COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA PROVINCIALE UIL BRINDISI
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