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Brindisi, Nasce l’Osservatorio Sindacale della Polizia di Stato



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Brindisi, 10/09/2009

Nasce l’Osservatorio Sindacale della Polizia di Stato


Oggi nasce l’Osservatorio Sindacale della Polizia di Stato, costituito dalle maggiori organizzazioni sindacali di categoria presenti nella provincia di Brindisi. Tulle le sigle sindacali costituenti, pur conservando la propria autonomia, hanno ritenuto che istanze e temi urgenti, di carattere e di interesse sociale e collettivo debbano essere rappresentate e affrontate in modo congiunto, così come accaduto a livello nazionale che ha visto la coesione, mai avvenuta in passato, delle diverse compagini sindacali di polizia.
Questo Osservatorio ha appreso dagli organi di stampa gli esiti e le posizioni assunte dalle varie Autorità presenti nel Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Senza entrare nel merito e in polemica con alcuno, invitiamo tutte le Istituzioni a un dialogo costruttivo finalizzato a dare finalmente attuazione al programma che questo Governo aveva annunciato!
Riecheggiano ancora le parole: “Crescere significa promuovere il Sud del Paese considerandolo come una formidabile risorsa per lo sviluppo. Crescere significa sradicare il peso delle cattive abitudini e della criminalità organizzata, la vera nemica della libertà, della sicurezza e del futuro del Mezzogiorno italiano, a vantaggio della libera creatività e della voglia di fare di tante intelligenze e volontà di cui sono ricche le regioni meridionali”.
Oggi invece, il Governo sta dimostrando con i fatti di non rispettare l’impegno assunto con gli elettori e con gli operatori delle Forze di Polizia.
La SICUREZZA era stata indicata come una delle “mission”, indispensabile premessa per lo sviluppo del nostro Paese. Era stato garantito, a viva voce, l’aumento progressivo delle risorse, maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine e incremento della polizia di prossimità, dei poliziotti e dei carabinieri di quartiere per rafforzare la prevenzione dei “reati diffusi”.
Oggi siamo costretti a protestare contro l’operato del Governo.
Oggi è doveroso per noi poliziotti lanciare un grido d’allarme, nella speranza che il senso dello Stato induca gli uomini di Governo a cambiare subito e radicalmente la politica sulla sicurezza, più che mai cangiante.
L’opinione pubblica non sa che gli organici al Sud non vengono adeguati, mentre al Nord Italia è sufficiente un furto in villa per dirottare personale in quantità e addirittura istituire nuovi uffici di polizia.
Si è preferito investire, togliendo fondi agli specialisti del settore, per assegnarli a fantomatici “nottambuli” travestiti da ausiliari della Polizia, il cui operato rallenta solo le attività istituzionali.
Il comune cittadino ripone fiducia nella Polizia ma sconosce la nostra effettiva condizione di lavoro. È giunta l’ora che tutti i cittadini ne siano informati.
La cittadinanza deve sapere che sono stati previsti “tagli” che impediscono l’acquisto di autovetture, di mezzi, di strumenti utili per svolgere il servizio nonché la possibilità di avere risorse sufficienti e necessarie alle attività addestrative, per i corsi di formazione, per rinnovare le armi in dotazione, per l’acquisto di munizioni, di divise e per la ordinaria manutenzione dei veicoli ormai vetusti, degli uffici e delle infrastrutture.
I cittadini devono sapere che la macchina Stato non va: stipendi e indennità sono pagati con ritardi irragionevoli!
La società sappia che: con la riduzione dell’organico delle Forze di Polizia, con il mancato turn over, si ha una riduzione di pattuglie e operatori sul territorio con inevitabile diminuzione dei servizi e dei controlli.
Altra nota dolente è come assicurare la vigilanza al Centro CARA-CIE di Restinco. Con quali uomini? Sappiate che sono sempre gli stessi, senza riposo e senza ferie!
Non è semplice fronteggiare le continue risse tra gli ospiti, scontri strumentali finalizzati ad ottenere l’accompagnamento nei centri di cura da dove poi tentare la fuga.
Ogni tanto qualcuno pensa che l’invio di militari possa risolvere il problema, ma ci spiace dirlo: è tutta una grande “bufala”.
Qui non servono mitra agli angoli di strada. La nostra formazione e professionalità, distinta in attività di prevenzione, repressione e in quella, fondamentale, di intelligence, sono del tutto diverse dalla loro.
Quindi, invitiamo tutti a controllare i numeri effettivi della Polizia di Stato; la pianta organica di Brindisi risalente al 1989 è troppo datata e ormai inadeguata alle nuove realtà operative e all’aumento di competenze susseguitesi nel tempo.
I sindacati non sono allarmisti e denunciano solo l’effettiva situazione di criticità in cui versa Brindisi.
Non abbiamo posizioni o colori da difendere, non vogliamo che la sicurezza sia motivo di scontri ideologici, per il semplice fatto che la sicurezza non ha matrice politica anzi, l’Osservatorio nasce con lo spirito di favorire il dialogo e la sinergia tra le Istituzioni, gli Enti Locali e le Autorità, che possa essere ragione determinante alla creazione di strategie di sicurezza innovative per tutti i cittadini. La sicurezza è un bene di tutti i cittadini quanto degli operatori delle Forze dell’Ordine!
L’osservatorio si prefigge di essere lo strumento che evidenzierà le reali problematiche degli specialisti della sicurezza e le porterà a conoscenza di tutta la società civile.
Le organizzazioni sindacali firmatarie del presente documento auspicano che le Autorità riconoscano questo Osservatorio al pari delle altre associazioni presenti sul territorio, e lo individuino quale parte sociale da integrare in un confronto democratico sulla situazione provinciale, certi che esso possa apportare un contributo concreto, diretto e propositivo.
Concludiamo con una frase di un noto esponente di Governo:
“Il Paese non ci chiede compromessi al ribasso, confabulazioni segrete o mercanteggiamenti, ci spinge invece ad assumerci ciascuno la nostra parte di responsabilità con un metodo e una cultura che mettano il rispetto al posto della faziosità, che mettano una polemica vivace al posto della guerriglia paralizzante, che mettano la bellezza della politica capace di cambiare le cose e di migliorarle al posto della demagogia, del chiacchiericcio, del teatrino e dell’inganno”.
Parole che se non verranno presto trasformate in fatti concreti, non potranno che essere definite false!

COMUNICATO STAMPA SEGRETERIE PROVINCIALI DELLE OO.SS. – SAP – SIULP – SILP CGIL – COISP – UILPS IN SEDUTA PLENARIA


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