Brindisi, 11/09/2009
Albano (PD): il Comune ha speso 620mila euro per tre giorni di consulenza
E' mai possibile spendere 620.000 euro di denaro pubblico prelevato dal bilancio del Comune di Brindisi per un incarico portato a termine in soli tre giorni? E, soprattutto, perchè farlo quando si sono ricevute raccomandazioni ufficiali a servirsi di aziende meno esose?
E' questo l'interrogativo che Vincenzo Albano, Consigliere comunale del Partito Democratico, pone al Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti ed al Presidente del Consiglio Comunale
in un'interrogazione che punta il dito contro l'esborso a favore di una società a r.l., "per attività di studio e di analisi dei dati per l’acquisizione del contributo statale minori entrate ICI.". Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
Esimio Sig. Sindaco,
Con determine n. 26 del 9 aprile 2009, n. 57 del 22 giugno 2009 e n. 72 del 10 luglio 2009, sono state liquidate rispettivamente le somme di euro 37. 985,28 - 60.516,05 e 34.679,89 a favore di una società a r.l., “per attività di studio e di analisi dei dati per l’acquisizione del contributo statale minori entrate ICI, catg D”.
Dai successivi approfondimenti, determinati dall’entità delle somme erogate e dalla esigenza di conoscere le prestazioni eseguite, sono venuto a conoscenza che il 23 giugno dello scorso anno 2008, in esecuzione di un incarico conferito dalla giunta comunale il precedente giorno 19 giugno, il dirigente del settore servizi finanziari del comune di Brindisi, con propria determina n. 53, decideva di affidare ad una ditta specializzata, l’incarico di espletare l’ attività di studio ed analisi predetta.
Essa era finalizzata alla richiesta del contributo statale connesso ai minori introiti I.C.I. realizzati dal comune, dal 2001 in poi, in conseguenza della modifica dei criteri di definizione dei valori catastali di quei fabbricati.
Un affidamento che, come si legge negli atti del comune, doveva essere effettuato con urgenza, perché i tempi erano ristretti, in quanto la richiesta doveva essere inoltrata al Ministero dell’Interno entro il successivo 30 giugno; termine entro il quale, ogni anno sin dal 2003, tutti i comuni potevano chiedere i minori introiti realizzati nel o negli anni precedenti, e che il nostro comune non aveva mai reclamato.
Proprio per questo, prosegue la motivazione della determina, si è provveduto a chiedere “ per le vie brevi”, “ all’unica società a propria conoscenza” e “ vista l’offerta fatta pervenire “per le vie brevi”, si decide di affidare l’espletamento di questa attività, per gli anni dal 2001 al 2007, nel rispetto delle prescrizioni indicate dalla giunta comunale, sulla base di un corrispettivo corrispondente alla percentuale del 14% sul contributo statale.
Le carte dicono anche che il successivo giorno 27 giungo 2008, fu stipulato il relativo contratto fra il comune e la società interpellata, che il 30 giugno, solo tre giorni dopo, il comune provvedeva già a trasmettere gli elaborati, approntati dalla predetta società, al Ministero dell’Interno, che il giorno dopo (1 luglio) veniva già accreditato sul conto del comune un acconto di 2.703.269,18 sul totale complessivo di 4.433.768,79 euro, regolarmente iscritto al capitolo 68 del bilancio comunale.
A conti fatti, tra le urgenze, vie brevi, conoscenze proprie, nell’arco di pochissimi giorni è stato concluso un contratto e portata a termine l’attività richiesta di studio e di analisi, per la quale il comune deve corrispondere la somma complessiva di 620.000 mila euro circa, (1 miliardo e 200 milioni) .
Le somme fin qui liquidate, con le varie determine del dirigente del settore, costituiscono la percentuale del 14% sulle somme erogate di volta in volta dal Ministero.
Senza fare facile demagogia, a me sembra che per una attività di pochi giorni, sia stato liquidato un corrispettivo equivalente a quanto guadagna un impiegato comunale, di medio livello, in 40 anni di lavoro.
Ma mi chiedo, perché la sua giunta ha aspettato il 18 giugno per programmare quella attività, quando aveva tutto il tempo per programmarla senza fretta a gennaio, a febbraio, a marzo, ad aprile, a maggio di quel 2008 o, come hanno fatto molti comuni, negli anni precedenti 2005, 2006, 2007, attivando un normale confronto concorrenziale fra diversi preventivi, come mi sembra necessario esperire nei casi di rilevanza dell’ impegno economico? Perché all’ultimo minuto? Quali sono stati i motivi che vi hanno impedito di programmare per tempo questo affidamento miliardario? In base a quali elementi la sua giunta ha ritenuto congruo il corrispettivo del 15% indicato nella delibera?
Ma mi chiedo anche, e principalmente, perché non sono stati tenuti in nessun conto i suggerimenti e le indicazioni dell’ Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali , alla quale siamo associati, che aveva sconsigliato i comuni dal sottoscrivere tipologie di contratti che prevedessero compensi a percentuale, rispetto alle spettanze attribuite ai comuni? Perché non è stata interpellato anche per “ le vie brevi” il consorzio E- Progress, che l’Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali aveva proposto per l’esperienza maturata, la qualità e rapidità del servizio, ma anche per le condizioni vantaggiose offerte agli associati, che prevedevano un compenso in misura fissa?
C’è stato un notevole spreco di denaro pubblico? Si poteva pagare molto, ma molto di meno? Sembrerebbe di si !
Ma anche, considerata l’entità del corrispettivo erogato e/o ancora da erogarsi, le “ vie brevi" sono ammesse?
Ma mi chiedo ancora, quelle urgenze si stanno ancora replicando?
Sperò che nella circostanza avverta il dovere e la necessità di fornire chiarimenti ai cittadini, ai quali si deve sempre rendere conto della oculatezza con la quale vengono spesi i soldi delle loro tasse, che Lei, credo rammenti, ha provveduto ad aumentare nella misura consistente .
In attesa delle sue precisazioni, in adempimento a quanto previsto dal nostro regolamento e dalla legge.
Vincenzo Albano
Partito Democratico Brindisi
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