Brindisi, 17/09/2004
Bozzetti sulla crisi del settore metalmeccanico
In un recente incontro le società metalmeccaniche di costruzione, installazione e manutenzione di impianti, hanno esaminato la situazione attuale del comparto e le sue prospettive nel breve e medio periodo.
È emerso un quadro preoccupante derivante da un lato dal forte ridimensionamento delle opportunità manutentive al servizio dei grandi impianti industriali presenti nell’area e dall’altro la indeterminatezza che incontrano gli investitori nell’avviare nuove iniziative produttive.
Infatti, la mancata soluzione a tutt’oggi del problema delle caratterizzazioni di tutta l’area industriale sta limitando le possibilità di insediamenti industriali e sta frenando la cantierizzazione delle poche iniziative immediatamente cantierabili, con particolare riferimento anche ad ampliamenti di attività produttive che si consoliderebbero significat si consoliderebbero significativamente nel mercato.
Inoltre, importanti completamenti infrastrutturali in area industriale ritenuti fondamentali per lo sviluppo territoriale stanno subendo enormi ritardi o interruzioni definitive dei lavori.
Come “sistema” territoriale dobbiamo concentrare la nostra azione sulla rimozione dei vincoli esistenti ed avviare, con la collaborazione fra le Istituzioni e forze sociali, una capacità di cooperare con gli investitori, per consentire il massimo delle ricadute sull’imprenditoria locale, favorendo al tempo stesso ogni possibilità di indotto a supporto dell’iniziativa.
È auspicabile in proposito che le Istituzioni locali valorizzino al massimo anche le Convenzioni già stipulate con alcuni grandi gruppi.
La formazione di un indotto locale di carattere produttivo, sconti sul prezzo dell’energia - come più volte proposto dal Presidente Ferrarese – la parteciocali ai lavori di costruzione dei nuovi investimenti, l’affidamento corretto degli appalti di manutenzione, sono obiettivi non più procrastinabili, se si vuole consolidare il comparto metalmeccanico e, quindi, l’economia del territorio.
Una particolare attenzione va anche rivolta ai services manutentivi, al fine di evitare abnormi ribassi, che risulterebbero anche in contrasto con la legislazione vigente.
In tale situazione, è inevitabile per le imprese la difficoltà ad adempiere correttamente tutte le obbligazioni assunte nei confronti dei terzi (fornitori, erario, istituto di previdenza, personale, etc.).
In conclusione, credo sinceramente che i notevoli recuperi che, operando come “sistema” possono essere realizzati, permetteranno il superamento dell’attuale situazione di crisi e potranno garantire il mantenimento di un comparto, fondamentale per l’economia del territorio.
Il Presidente Sezione Industrie Metalmeccaniche
Antonio Bozzetti
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