Brindisi, 17/09/2009
Confartigianato sul rapporto Banche-Imprese
È notizia di questi giorni che è stato firmato a Roma, un ennesimo protocollo d’intesa per promuovere sul territorio, tra le banche popolari e le Associazioni di Categoria e delle Pmi, accordi operativi finalizzati a sostenere le esigenze creditizie e di assistenza finanziaria delle imprese.
Anche questo accordo va ad aggiungersi all’Avviso comune, sottoscritto il 3 agosto scorso dall’ABI, dal Ministro dell’Economia e dalle Confederazioni dell’Artigianato e delle PMI, al quale le Banche Popolari hanno già aderito.
Questo non è il primo accordo sottoscritto tra la parti ma si aggiunge ad altri sottoscritti precedentemente con altri gruppi bancari che si sommano con incontri e protocolli istituiti anche nella nostra provincia ed indetti proprio in prefettura ma tutto ciò non ha tramutato nessun risultato positivo.
E’ risaputo e più volte detto che il 95% delle aziende clienti delle Banche sono proprio piccole e medie imprese e che il 74% dei finanziamenti alle imprese erogati dalle banche è destinato alle microimprese artigiane.
Quasi sempre in attuazione dei protocolli, le Parti attivano Tavoli di coordinamento, osservatori o comitati , spesso a solo carattere nazionale per il monitoraggio delle azioni condivise.
Ma nella realtà locale le cose dette e sottoscritte non vengono mai rispettate, spesso si cade in una burocrazia bancaria assurda ed in una tempistica che è lontana con i tempi di chi fa e vuole fare impresa.
Non si può più accettare di essere maltrattati e malvisti, gli imprenditori, gli artigiani i commercianti sono una realtà importante di ogni territorio. Sono i soggetti che creano ricchezza, sviluppo ed occupazione.
Il nostro vuole essere un invito rivolto alle istituzioni, affinché si attivino con celerità ed attenzione dinanzi a questo problema. L’accesso al credito ed il rapporto con le banche deve essere monitorato a livello locale con parametri territoriali. Le banche che non rispettano gli accordi o che si allontanano dai criteri locali devono essere censite e riconosciute .
Le imprese devono conoscere le banche che operano realmente al fianco degli imprenditori e che sostengono lo sviluppo e la creazione di impresa. Gli imprenditori, devono sapere e conoscere a chi potersi rivolgere nel momento di difficoltà, non possiamo lasciarli allo sbando ed è solo cosi che si evita che questi si rivolgano a soggetti che approfittando del momento sfavorevole li ingabbiano in un sistema di usura che porta al fallimento e alla disperazione.
Pertanto, auspichiamo un tavolo di confronto urgente con il mondo bancario ed istituzionale , utile per fare chiarezza e per focalizzare linee guida chiare con parametri di valutazione che rispondano alle caratteristiche del nostro territorio. Invitiamo tutte le imprese a farsi sentire e lamentare questo problema che sicuramente conoscono, li invitiamo ad unirsi a questa nostra protesta per dimostrare tutti insieme la complessità di questa emergenza.
COMUNICATO STAMPA CONFARTIGIANATO BRINDISI
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