Carovigno, 17/09/2009

PRC: "il piano del commercio uccide il centro urbano"

Chi arriva ad esprimere giudizi personali senza confrontarsi sulla materia del contendere probabilmente ha la coda di paglia e cerca di sviare l'attenzione dei problemi concreti di Carovigno.
Sul "Piano" approvato dalla maggioranza Zizza non bisogna piangere lacrime di coccodrillo. Occorre una mobilitazione vera contro il Piano di Attività Commerciale stesso, votato a ridosso di ferragosto, dal Consiglio Comunale di Carovigno. E' grave che la vicenda del Piano Commerciale adottato viene tirato fuori attraverso lo scontro in corso nella Destra di Carovigno. Cosa ci sta a fare la frantumata opposizione consiliare del centrosinistra ? Gli eletti della "Lista Coalizione "Democratica" a chi danno conto del propio operato. Ci voleva Mele a tirare fuori il problema ?
Occorre sostenere e criticare con forza la mancata partecipazione e il rispetto dei cittadini verso la costruzione del nuovo Piano Commerciale Comunale. Nessuno abitamte di Carovigno conosce il "Piano" comunale approvato perchè non vi è stata alcuna consultazione popolare e coinvolgimento democratico. Non si tratta di un "Piano" partecipato quindi.
Riteniamo assai grave che la città non sia stata informata direttamente. La partecipazione non è un optional che si può usare solo con i blog .Questa proposta ferragostana è una valanga di cemento e va contro il piccolo commercio, il centro storico e le periferie urbane di Carovigno.
E' stato dimostrato come nel medio-lungo termine un posto di lavoro nella grande distribuzione (e nei mega centri commerciali) ne cancella 2 e mezzo nel piccolo commercio: e fra gli assunti sono pochi ad avere contratti a tempo indeterminato e full time, la maggior parte sono part time ( e molti a tempo determiato ), stagionali, addirittura ci si avvale degli interinali (tramite le agenzie interinali tipo Adecco).
Tutti lavoratori con buste paga leggere e inadeguate per sopravvivere. Per questo diciamo stop a nuovi centri commerciali e sostegno al piccolo commercio e all'all'artigianato attraverso la riqualificazione e la rivitalizzazione del centro.
La politica del lavoro deve tendere alla creazione di più posti di lavoro e non nuovi posti di lavoro che ne prefigurano la perdita di altre. E come se si dicesse che per dare lavoro ai figli è necessario toglierlo ai padri o per dare risposta ai disoccupati si ricorra ad iniziative che ne creassero molti di più disoccupati.
Nel piccolo commercio la crisi è profonda. Le cessazioni di licenze commerciali hanno superato le iscrizioni nei registri delle camere di commercio anche grazie alla presenza della grande distribuzione degli ipermercati. Ribadiamo la pericolosià per l'economia locale carovignese, oltre che per l'ambiente e la vivibilità dei luoghi, di una concentrazione di centri commerciali sul territorio.
Per questo siamo preoccupati per il futuro di Carovigno. Il piccolo commercio anima e illumina la città. Se muore che città avremmo? E' urgente ripensare il "Piano commerciale" approvato. Il centro di Carovigno sta diventando un deserto ed ha bisogno di progetti veri e seri per bloccare l'emorragia del piccolo commercio facendo rivivere il paese. Speriamo che quelli che "comandano" a Carovigno si ravvedano e riprogrammino il tutto, contro i colossi della distribuzione, aprendo un confronto democratico, con i piccoli commercianti e i cittadini che vivono nella città.Riteniamo che Carovigno non abbiamo ancora bisogno di cemento, di grandi insediamenti impattanti e di nuove cattedrali del commercio di massa.
Siamo per la tutela del piccolo commercio e per la creazione di un coordinamento tra Comune, utenti ed operatori commerciali locali al fine di individuare azioni di tutela e potenziamento di un settore che svolge una funzione sociale oltre che economica, cercando di far corrispondere ad un miglioramento della quantità dell'occupazione anche un miglioramento della qualità del lavoro che eviti la precarietà e la ricattabilità del lavoro.
Alle "brutture liberiste" risponderemo, come sinistra di alternativa, sempre con dati, proposte e progetti concreti, questo è il nostro modo, anche stando fuori dal Consiglio Comunale, di far politica.

Circolo del Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea di Carovigno