Ostuni, 21/09/2009
Vertenza Solari: continua la protesta dei dipendenti
Apprendiamo in questo momento che i Lavoratori del Centro Residenziale per Anziani “O.e C.Solari” di Ostuni hanno deciso, volontariamente, ormai disperati per la totale chiusura della controparte ai ripetuti interventi sindacali e legali della CGIL, di organizzare un SIT –IN di protesta permanente dinnanzi la propria sede di lavoro, non escludendo forme estreme e più eclatanti di contestazione, per mettere in risalto la grave decisione assunta dall’Ente Ecclesiastico civilmente “Suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori”, di chiudere il suddetto Centro per Anziani e conseguentemente licenziare tutto il personale, con decorrenza 30 settembre p.v.
E’ opportuno ricordare che l’intero complesso immobiliare “Solari” è pervenuto all’Ist. delle Suore Dorotee, in seguito a donazione modale da parte del Cav. Angelo Solari e Caterina Lofino (entrambi oroginari di Ostuni) del 24.01.’67, ed accettata dall’Istituto delle Religiose in data 16.03.’68, in seguito ad autorizzazione con decreto del Presidente della Repubblica del 29.12.’67.
Tale donazione modale prevede la destinazione in “perpetuo” dell’opera (comprensiva dell’immobile, mobili di arredo, suppellettili e ogni altra cosa necessaria alla sua immediata funzionalità) a Casa di Riposo per Anziani, e tale modus/onere vincola l’utilizzo anche per il futuro, trattandosi di un’obbligazione accettata dall’Istituto Religioso beneficiario.
Si sottolinea che nell’atto di donazione il benemerito cav. Solari, con inusuale lungimiranza e sensibilità sociale, oltre che per fini umanitarie e spirito di carità cristiana, aveva precisato che l’opera aveva la finalità di dotare il Meridione di Italia di una struttura in grado di dare un contributo nel campo dell’assistenza agli anziani e per questo doveva e deve rimanere “come si è posto e progredire per modernità e criteri di adeguatezza dei mezzi”.
Abbiamo richiamato, se pure in estrema sintesi, una parte dell’atto di donazione, non solo per evidenziare il comportamento palesemente inadempiente dell’Istituto rispetto all’onere obbligatoriamente assunto, innanzitutto dal punto di vista giuridico, ma anche morale (quale obbligazione naturale), sociale (per la finalità data alla donazione dal Cav. Solari), senza tralasciare la finalità caritatevole e spirituale perseguita dal benefattore.
È necessario, quindi, che l’Ente Ecclesiastico di cui sopra ponga in essere ogni utile iniziativa atta a far vivere la struttura per anziani “Solari”, per contemperare i bisogni degli anziani del nostro territorio e la salvaguardia dei posti di lavoro del personale interessato, che altrimenti finirebbe in un profondo baratro senza via di uscita, in un territorio dove da sempre impera una profonda crisi occupazionale, aggravatasi con l’attuale crisi finanziaria del mercato globale.
Crediamo che l’Ente Ecclesiastico debba fare proprie le parole del Santo Padre, Benedetto XVI, il quale in occasione della sua visita a Cassiano, ha espresso nella sua Omelia le seguenti importanti parole, che devono essere la bussola di riferimento per tutti: “…..la ferita della disoccupazione che affligge questo territorio induca i responsabili della cosa pubblica, gli imprenditori e quanti ne hanno la possibilità a ricercare, con il contributo di tutti, valide soluzioni alla crisi occupazionale, creando (e ovviamente mantenendo) posti di lavoro a salvaguardia delle famiglie”.
Con il messaggio del Papa, ci sentiamo ancor più motivati a continuare a sostenere e portare avanti con determinazione - come CGIL - l ’azione di lotta intrapresa dai lavoratori, in difesa del posto di lavoro e del diritto degli anziani di essere assistiti nella Struttura “Solari” .
COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA TERRITORIALE CGIL
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