Mesagne, 21/09/2009
La Destra sull'esperienza amministrativa di Incalza
E’ giunto il momento di mettere in chiaro alcuni aspetti fondamentali che vedono La Destra nello scenario politico mesagnese, a distanza di un anno e mezzo circa, dall’insediamento del governo Incalza presso palazzo dei Celestini.
La Destra, che è una forza politica nata ufficialmente nel novembre 2007 ma con un precorso storico di più di 60 anni (Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale ) ha aderito alla formazione di centro-destra rappresentata dal sindaco Incalza per un chiaro e conciso motivo: quello di combattere la politica inefficace e poco veritiera del centro sinistra mesagnese che per anni ha apportato poco al benessere della città. Pertanto l’appoggio alla coalizione Incalza era vincolato unicamente dal riconoscimento che il programma politico previsto potesse tornare utile alla crescita della città.
Noi de La Destra, la destra Sociale, di cui l’Italia ha sempre più urgentemente bisogno, non abbiamo nulla a che spartire con formazioni liberal-capitaliste, democristiane e tanto meno neo-socialiste rappresentate rispettivamente dal PDL, la DC ed il nuovo (solo nel nome) PSI.
La nostra battaglia non finisce qui, non ci facciamo fermare dall’esclusione (ben artificiata) dal governo della città. Il nostro target è quello di portare avanti gli interessi dei cittadini tutti, senza distinzione alcuna. La famiglia, il lavoro, gli aiuti sociali, i giovani, la legalità sono i nostri obiettivi primari. I giochi di poltrone, gli accordi pre-elettorali, gli scambi di favori dell’ultimo minuto per non perdere il potere, a noi non interessano minimamente.
Se solo si fossero rispettate le volontà dei cittadini, se solo si fosse stati più onesti verso coloro che hanno tanto dato per l’elezione dell’attuale sindaco, oggi Mesagne avrebbe un governo stabile. Invece si è preferito sottomettersi ai ricatti da prima repubblica; di relitti resuscitati da un mondo politico che oggi non dovrebbe più esistere.
Si è ceduto alle pressioni dell’MPA, un partito sorto a Mesagne senza dare una minima spiegazione (valida) della loro esistenza: per spaccare forse l’Italia in due? Per darla vinta alla Lega nord che vorrebbe un’Italia divisa in due categorie, serie A e B? O forse per avere l’autonomia, ma da chi? O per lasciare che il sud sia governato da un oligarchia ancora più “assassina” dei nostri diritti?
Per non parlare poi di quel calderone eterogeneo che è il PDL; un ammasso di residui di mille specie (politiche) differenti, che lottano fra loro per avere la meglio sui colleghi; un partito senza storia nato solo per arraffare voti e obbedire al gran vizir di Arcore. Un partito che ogni giorno che passa dimostra sempre di più l’incapacità con cui governa l’Italia.
E poi ancora, si è stabilito di affidare ruoli a esterni nominati dai partiti. Esterni?! Ma ne siamo certi? E’ tutta gente politicizzata. Eccome!
E come è ormai “giusto che avvenga” in Italia, chi ne paga le conseguenze sono sempre gli onesti, coloro che tanto danno ma nulla ricevono. Tranne qualche falsa promessa, qualche telefonata di coinvolgimento dell’ultimo minuto, qualche parola di “conforto/speranza”. Per non parlare poi nello specifico dei cittadini dimenticati che devono lottare con i problemi quotidiani.
La nostra non è una battaglia di poltrone, ma una battaglia contro la cattiva, se non del tutto inesistente, politica. La nostra presenza nel consiglio - vi posso garantire - avrebbe rivoluzionato molti modi di fare di questa amministrazione ormai poco efficace. I nostri ideali sono la nostra forza, ma è chiaro che, attuati oggigiorno, arrecherebbero un gran fastidio a chi di ideali non ne ha mai avuti.
La Destra sociale è l’unica alternativa possibile in questo scenario. E tornerà alle prossime elezioni con la stessa carica di sempre che ci ha contraddistinto nel contesto della politica italiana negli anni. Accetteremo solo collaborazioni in nome di programmi onesti ed efficaci per il bene di Mesagne e se rappresentati solo da gente che di politica se ne intende per davvero.
Montanaro, LA DESTRA - Mesagne.
|