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Brindisi, Uilcem rilancia l'Osservatorio sulla chimica



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Brindisi, 22/09/2009

Uilcem rilancia l'Osservatorio sulla chimica

Da più parti, nelle ultime settimane, arrivano dichiarazioni varie e assunzioni di impegno, in riferimento al rilancio dell’Osservatorio Provinciale della Chimica e di conseguenza al rilancio della stessa.
Non pretendiamo, ne rivendichiamo etichette di primogeniture, non ci interessano, come non ci interessano basse e spesso strumentali polemiche politiche, perché da sempre siamo stati convinti che solo attraverso un impegno comune e solo attraverso una forte coesione progettuale, è possibile raggiungere obiettivi importanti ed auspicati da tutti.
Sono trascorsi anni inutili con momenti di strumentalizzazione a seconda della politica che si trasmette nel territorio.
Per questo siamo fortemente preoccupati di questa alta risonanza mediatica che si stà riversando sull’argomento, perché riteniamo che al di là delle belle parole e degli impegni assunti vi è la necessità di una pronta e non più rinviabile operatività, quindi di passare ai fatti.
E i fatti, purtroppo, sono questi: il Decreto Ministeriale istitutivo dell’Osservatorio Permanente del settore Chimico, a firma dell’allora Ministro Bersani, è datato 4 novembre 1997, in quel documento, fortemente voluto e sollecitato dal Sindacato dei Chimici, il Governo emanava “le linee di politica industriale nel settore della chimica”, allora considerate il primo vero tentativo serio di una politica settoriale.
E’ superfluo dire che dodici anni dopo, di quelle linee si son perse le tracce, ma è utile dire anche che, nonostante l’Osservatorio Nazionale e i rispettivi Osservatori Provinciali, compreso quello della nostra provincia, hanno mantenuto poltrone e organici vari, in realtà hanno prodotto ben poco o niente.
Si continuano a proclamare Accordi di Programma, Accordi sulle Bonifiche, investimenti vari, ma i fatti dicono che al di là dei cantieri per le fermate degli impianti, ad oggi non ci sono altre realizzazioni in essere.
Anzi, proprio questi Accordi vari, sono oggetto di discussione, di contenzioso e di proteste più o meno organizzate contro qualsiasi insediamento industriale e in particolare contro il Petrolchimico.
Pensate un po’, una delle aziende facente parte dell’Accordo Quadro di Programma sulla chimica, intenzionata ad istallare all’interno dello stabilimento un processo produttivo del settore aeronautico, ha cambiato idea sulla scelta del sito, perché lo stesso al momento è oggetto di un serrato dibattito che potrebbe offuscare e creare danno all’immagine dell’azienda.
Con questi atteggiamenti, caro dott. Portaluri, si impediscono nuovi insediamenti.
Come si impediscono anche, rallentando le varie procedure inerenti le autorizzazioni, come è successo alla Basell per l’impianto di sbottigliamento dell’Mzcr.
O i ritardi alla Polimeri Europa in riferimento al TAF, o alla Lng per il rigassificatore, o all’EdiPower per la Centrale a Ciclo Combinato.
Come non considerare poi l’inettitudine da parte delle istituzioni locali sulle questioni delle bonifiche e la conseguente distrazione dei fondi CIPE, utilizzati poi per altri scopi, ma la colpa dei ritardi di chi è ?
Come dimenticare l’obbligo imposto dal Ministero dell’Ambiente sulla realizzazione della “barriera di confinamento” per le acque reflue che traboccano, a detta loro, lungo tutto il perimetro dell’area industriale.
Tutte queste strumentalizzazioni, cosa hanno prodotto per il nostro territorio se non opportunità perse sia per le bonifiche e sia per la riconversione del settore industriale.
Infine, quale ruolo vogliono giocare le aziende, l’Eni in particolare per il Petrolchimico. E’ arrivato il momento che si scoprano le loro reali intenzioni e soprattutto che evitino di ostacolare nuove opportunità.
E' necessaria una forte mobilitazione unitaria, partendo sì dall’Osservatorio della Chimica, ma finalizzandolo alla risoluzione dei problemi e non alle discussioni sterili nel tentativo di far passare improduttivamente ancora altre legislature.
La gente è stanca, e non capirebbe più !!!

COMUNICATO STAMPA UILCEM


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